Madre e figlio sono le due parole che hanno attratto Giorgia Mariani nel cerchio magico del volontariato. Vive nel quartiere Vescovio, ha cresciuto quattro figli, senza contare i cani, lavorando per anni nel settore TV. Oggi si dedica quasi a tempo pieno alla onlus Mother and Child Italia che gestisce una casa per mamme e bambini nella regione indiana del Kerala, profondo sud a maggioranza cattolica. “Laggiù una donna non sposata che aspetta un bambino merita più disprezzo che aiuto. Molti dicono ancora: se l’è voluta e si arrangi…”
Mother and Child Italia nasce nel 1995, quando Thomas Myladoor – che gestisce un ristorante a Roma – si trovava nel Kerala, il suo paese d’origine. Una notte trovò una giovane che stava per partorire in strada; l’aiutò e il mattino dopo lei era fuggita lasciandogli in braccio un bel maschietto. Altrettanto casuale fu l’incontro di Giorgia con Thomas, una sera nel suo ristorante indiano. “Stava raccontando a degli amici questa incredibile storia, mentre cenavo al tavolo a fianco con mia sorella. Sentimmo che stava costruendo un luogo per mamme e bambini. Ci conquistò la sua determinazione, valeva la pena dargli una mano. Mia sorella si offrì di organizzare una festa a sottoscrizione nel Borgo Tragliata, alle porte di Roma, dove viveva. Purtroppo lei se n’è andata giovane. Dovevo raccogliere il testimone”.
Ogni anno a novembre si rinnova la festa in un agriturismo di Borgo di Tragliata (www.tragliata.it). Giardini, due ristoranti, area giochi per bambini, cucina; tutto questo viene offerto dal gestore e alcuni cuochi affezionati lavorano gratis. Con il ricavato della prima festa (2002) furono comprate 20 mucche per nutrire i bambini.
Da allora, continua a cresce la partecipazione, la festa si arricchisce di spettacoli, musica, giochi a premi. Aumentano i donatori e gli attivisti dell’associazione. “Quest’anno – racconta Giorgia – eravamo più di 500 e abbiamo fatto 12.000 euro, nette, detratte le spese vive. Da ottobre a fine novembre l’evento mi occupa a tempo pieno, perché ogni anno bisogna proporre qualcosa di nuovo. Per i premi della lotteria cerco dei donatori generosi, almeno i primi premi devono essere speciali, per esempio quest’anno ho trovato una ditta che mi ha dato una play station… cose grosse. Gli adolescenti erano entusiasti, in cambio chiedo loro di preparare al musica, fare un concerto dal vivo e loro pensano a tutto, amplificazione, prove, ecc.”.
Il resto dell’anno Giorgia cura gli spetti amministrativi dell’associazione e aiuta il presidente – dice ridendo – a stare con i piedi per terra. “Lui è un visionario, pieno di energia, inventa, si butta, non calcola i mezzi. Una qualità che mi ha conquistato, ma credo che abbia bisogno di me, del mio lavoro sistematico. Per esempio curo la crescita dei benefattori”. Giorgia si è specializzata nella raccolta fondi e per i ragazzi che crescono nella casa in Kerala, ce ne vogliono tanti: “Finchè i bambini vanno alla scuola dell’obbligo, è tutto gratis, la gestione della casa costa poco, molto supportata dagli abitanti locali che regalano cibi, vestiti, ecc. Ma quando si è trattato di iscrivere i giovani al collage le spese sono diventate enormi. Bisognava sollecitare la generosità degli italiani. E ne vale la pena, perché questi ragazzi diventeranno autonomi, i professionisti che lasceranno la casa, continueranno tutta la vita ad esserne riconoscenti. Loro aiuteranno per sempre i bambini accolti negli anni a venire. In questa fase bisogna raccogliere tanti soldi e diplomarne il più possibile. A questo mi sto dedicando”.
Giorgia è andata tre volte in Kerala (a sue spese) per vedere come procede la casa: “E’ incredibile quanta gioia si sperimenta nel veder crescere le persone. So bene che anche in Italia, sotto casa, ci sono molte persone da aiutare. Ma ormai ho conosciuto loro. La relazione che si è creata – benchè cauale – è una responsabilità che non posso lasciare”.
E’ così anche con i benefattori italiani, quando diventano partecipi del progetto bisogna mantenere vivo il rapporto, dar conto dei progressi. “Un lavoro che prende tanto tempo, ma mette in molto energie. Proprio oggi ho avuto un piccolo riscontro, una persona incontrata anni fa che si è resa utile adesso”.
Contatti: mail giorgiamariani@tin.it