
Gemellaggio con MedFilmFestival. Giovane e ambiziosa, la IV-a edizione del festival del cinema romeno ProCult festival si è svolta tra 22 e 25 novembre all’Accademia di Romania. La novità di quest’anno: alle tre categorie esistenti – cortometraggio, documentario e lungometraggio – è stata aggiunta l’animazione. “ProCult si propone di far vedere la parte positiva della Romania, – spiega Adrian Ioan Grigor, presidente e fondatore del festival. – Diventare un punto di riferimento per lo scambio culturale e artistico tra i due paesi, promotore di opere d’arte, dell’immagine metaforica del nostro paese”. Nato per gioco, dall’idea di fare un festival di corti, insieme a un regista di teatro di Cluj, “fare qualcosa di pulito, di innocente, di bello. All’inizio sono stati proiettati 6 cortometraggi, nel secondo anno pochi film in più, fino al coraggio di unirsi nel 2011 al MedFilmFestival, con un salto sostanziale di qualità, quantità e visibilità”. Con l’invito della Romania in qualità di paese ospite d’onore al MedFilmFestival, ProCult guadagna un posto di prestigio accanto ai festival consacrati. Un concorso con esperienza quello mediterraneo, un maestro per il novizio proveniente dall’est, l’anno scorso ha dato spazio con generosità alle pellicole romene e ha conferito il premio alla carriera al grande regista Sergiu Nicolaescu. “I fondi limitati del presente non ci hanno permesso di portare in gara tutti i film che meritavano, tanti produttori non cedono i diritti gratis, ma siamo soddisfatti dei risultati”.



La premiazione. Il pubblico numeroso presente in sala, romeni, italiani e rappresentanti di altre culture ha avuto il compito di scegliere il film migliore. Molti spettatori hanno votato le pellicole che gli hanno trasmesso emozioni famigliari, il piacere di essere trasportati per un momento nella terra natale, di ritrovarsi nelle situazioni di vita che qui non hanno più, di ridere della mentalità che una volta gli apparteneva e che adesso guardano da lontano. Perché vedendo questi personaggi, si rendono conto di essere cambiati durante la permanenza in Italia, capiscono cosa hanno lasciato lì e cosa si sono portati dietro. Il premio del pubblico è stato accordato, quasi all’unanimità, alla tragi-commedia di Horatiu Malaele, Le nozze mute (Nunta muta), un’opera molto originale, con un cast di grande valore. Il premio Metamorfoze per il miglior lungometraggio è andato al film The phantom father, scritto, diretto e prodotto da Lucian Georgescu, l’ospite d’onore del festival. Bad Habits, il miglior film d’animazione di Oana Georghiu, ha ricevuto la menzione Le luci (Lumini). Tra i vari corti è stato scelto come vincitore Gobbel, di Raluca David. All’autrice del documentario Naufragiat de Romania, la produttrice tv Cristina Tilica, è andato il premio Transparenze: “La menzione e la mia presenza al festival significano molto per me e per la Televisione Romena che rappresento. I documentari sono un mezzo importante per far conoscere la realtà romena al pubblico italiano”.
Raisa Ambros(28 novembre 2012)