A via Ancona 13 c’è il Cafe Cretcheu, volersi bene nelle lingua di Capo Verde. E’ tenuto da un gruppo di amici che nel novembre 2008 hanno creato l’associazione Caboverdemania.
Manuel Ramos presidente e Alcidio Da Graça vicepresidente hanno la doppia cittadinanza, italiana e di Capo Verde. Il locale è stato creato per ritrovarsi tra amici. Funziona con l’impegno volontario di 3-4 persone; ognuno di giorno ha il suo lavoro. Ma amano questo spazio, lo vogliono vivo, per loro, per il quartiere, per i romani.
Chi va una volta da Cretcheu ci torna volentieri. Per quattro sere a settimana – giovedì, venerdì, sabato e domaneica – dalle 19 in poi si può fare aperitivo, ascoltare musica, incontrare connazionali. si organizzano presentazioni di libri e si proiettano DVD. Si possono organizzare eventi culturali e feste di famiglia a costi contenuti. E’ uno spazio accogliente e raccolto, aperto a tutti non solo capoverdiani o italiani, l’obiettivo è diventare un punto d’incontro tra stranieri e italiani.
Piazza Fiume è uno dei luoghi di incontro dei capoverdiani, anche per questo per Cafe Chrecheu si è cercato un locale nei paraggi. L’ associazione più forte è quella delle donne capoverdiane (OMCVI) con sede nella Casa Internazionale delle Donne, ma a Roma ci sono tanti gruppi, associazioni culturali, sportive e musicali, discoteche. I capoverdiani sono molto legati anche con i connazionali emigrati in Olanda, Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo.
Capoverde è un piccolo paese di mezzo milione di abitanti; nelle isole arrivano italiani che si stabilizzano . “Sal e Boa Vista sembrano quasi colonie italiane – racconta Mauel – i capoverdiani continuiamo a emigrare e, nella diaspora, cercano di restare vicini“. Le feste sono l’occasione per mantenere unità la comunità. Natale e Pasqua sono molto festeggiati e anche il carnevale ha una bella tradizione. Per feste si organizziano tornei sportivi ,con squadre che vengono dalla diaspora. “L’anno scorso il 5 luglio, festa nazionale, eravamo tanti perchè abbiamo celebrato i 35 anni dell’indipendenza del paese. Il problema costante è trovare ostelli a basso costo; nel nord Europa per esempio a Pasqua le scuole offrono occasionale accoglienza, ci si arrangia con poco; qui non c’è questa mentalità. Malgrado le difficoltà, ogni anno a Pasqua riusciamo a organizzare tornei sportivi che aggregano centinaia di connazionali e vengono anche amici della dispora europea. Partecipano numerosi anche alla rassegna musicale “Roma incontra il mondo” di Villa Ada. Come radio di comunità usano Radio Città Aperta che ospita la comunità capoverdiana due ore la domenica dalle 14 : Radio Beleza.Quanti siete a gestire il locale? Funziona con l’impegno volontario di 3-4 amici; c’è molto da fare (anche pratiche burocratiche) e di giorno ognuno di noi ha il suo lavoro. Ma ci piace questo spazio, lo vogliamo vivo, per noi, per il quartiere, per i romani. Riscontriamo che chi viene poi ci torna.
manramos@yahoo.com 338-5220486