La sede al Villaggio Olimpico offre gratuitamente a mamme e famiglie in difficoltà, straniere e italiane, alimenti, latte di formula, prodotti per l’igiene, consulenze Il Centro Nutrizionale del Bambino (scheda) in via degli Olimpionici a due passi dell’Auditorium ha utenti provenienti non solo dal territorio del Municipio2, ma anche da quello dell’intero comune e dalla provincia.Ha cominciato la propria attività di assistenza al neonato, alle mamme e alle future mamme appena un anno fa, eppure le cifre che lo interessano, anche negli anonimi ed immensi numeri capitolini, fanno riflettere. Oltre 2400 tra madri, gestanti e neonati (fascia 0-3 anni) che versano in condizioni socioeconomiche, sanitarie e spesso anche culturali, di emarginazione e fragilità. Dei numeri che peraltro, ci assicura Maria Grazia Passeri, la presidente dell’Associazione (statuto) che gestisce il Centro, non colgono che una fetta dell’utenza realmente interessata e che non riguarda solo le straniere. Difatti se l’affluenza al Centro al 60% circa è costituita di madri dell’America centro-sud o africane, il 20% è italiana. C’è anche una discreta richiesta da parte di donne dell’Est Europa e dei Balcani.Oltre un terzo delle donne sono sole o ragazze madri, spesso disoccupate o che non possono lavorare full time; se il partner c’è spesso vive problemi analoghi: è senza lavoro , ha occupazioni saltuarie o non ha impiego. Dai numeri emerge che le donne straniere, rispetto alle italiane, hanno spesso bisogno del Centro anche quando hanno un partner: la presenza del compagno non basta e il ruolo di mediazione informativo culturale extrafamiliare resta insostituibile. Le italiane invece circa nella metà dei casi sono sole o ragazze madri. Cosa viene offerto alle madri e ai loro bambini? Si tratta di servizi gratuiti. La struttura promuove l’allattamento al seno, in quanto pratica ideale per la salute di madre e figlio; qualora un medico ne certifichi l’impossibilità e il Municipio ratifichi il disagio socioeconomico familiare, vengono offerti gratuitamente latte di formula, cibi per lo svezzamento, vitamine ed integratori per le nutrici, cibi speciali per bambini malati o nati prematuri. Da notare che il solo sussidio di cibi speciali, in alcuni casi evita che la famiglia affronti una spesa di oltre 500€ mensili.Settimanalmente vi sono corsi di formazione sui temi dell’allattamento, dell’alimentazione della donna gravida o nutrice, dello svezzamento del bambino, dell’igiene in gravidanza, della prevenzione delle comuni malattie, della maternità responsabile, della prevenzione degli incidenti domestici, etc.Lo staff è composto da: due psicologhe-psicoterapeute, una puericultrice, due pediatri, un’ostetrica, una ginecologa, un infermiere, un assistente sociale, un’operatrice formata laureata in farmacologia, una sociologa. Pur non essendo la sede un consultorio o un centro pediatrico, i professionisti presenti operano mediazione culturale e possono svolgere controlli sanitari di base per poi indirizzare alle strutture mediche preposte, anche in base all’urgenza. La sede è “un’oasi” studiata nei dettagli (foto inaugurazione, video), ottenuta grazie al II Municipio e in particolare grazie all’impegno e alla dedizione del giovane Matteo Bonetti, consigliere municipale precocemente scomparso.Il Centro, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è stato finanziato dal Comune di Roma con centomila euro, riceve la collaborazione assidua della Croce Rossa e di Rotary International. È in partnership con la Sapienza Università e la Terza Università di Roma.Centro Nutrizionale del Bambino, una anno di vita, venti di storia: l’incontro con Maria Grazia Passeri
Marco Corazziari(31-12-2010)