Bucarest, Cracovia, Salonicco e Budapest sono alcune delle città che fanno da scenario alle 14 storie contenute in “Pensi che ci saremmo potuti conoscere in un bar? Racconti dall’Europa dell’est”, edito da una piccola e giovane casa editrice Caravan Edizioni. “Un libro che unisce e fa conoscere meglio il vicino est europeo, perché l’arte non conosce confine” ha detto una delle autrice Zeta Kunduri (Atene), durante la presentazione del libro, che si è tenuta il 3 marzo alla Biblioteca Europea. Hanno partecipato all’incontro: Vincenzo Barca (Sindacato Nazionale Scrittori), Tiziana Cavasino e Herta Elena Rudolph (curatrici del testo), e gli autori Roman Simic (Zagabria) e George C. Dumitru (Bucarest).Presenti anche le giovani quattro editrici.
Il Libro “racconta la storia con la s minuscola” spiega iRoman Simic. Vite di uomini, barboni, ragazzi e donne che ci accompagnano per le vie delle città dell’Europa dell’Est. 14 storie di 11 autori inediti (croati, rumeni, greci, ceche, un ungherese e un polacco), che trattano di luoghi e non luoghi, di città come Cracovia, Bucarest e Salonicco, dove realtà diverse si incontrano e si scontrano nelle osterie, nei supermercati e sui mezzi pubblici. Posti lontani, ma anche vicini, che ospitano situazioni distanti ma familiari.
La Casa Editrice “Ci occupano soprattutto di letteratura di viaggio e migrazione attraverso la letteratura contemporanea e la saggistica” ha spiegato Marta che insieme a Valentina, Serena e Roberta ha fondato circa un anno e mezzo fa la Caravan Edizioni. Un progetto imprenditoriale che sfida la crisi, arrivando con “Pensi che ci saremmo potuti conoscere in un bar? Racconti dall’Europa dell’est” al suo quarto testo pubblicato. Gli altri: “Spigoli” di Devor De Pascalis, “La quarta sponda” Daniele Comberiati, “Il nuvolo messaggero” Aamer Hussein.
Melissa Neri
( 4 Marzo 2011)