Si è disputata domenica 22 maggio alle 15 al campo della Spes Artiglio, nei pressi della stazione Tiburtina, la sfida tra Camerun e Spagna, conclusasi con un pareggio, 1 a 1, la quinta partita della prima giornata del girone C del Mundialido 2011, “torneo di calcio per stranieri”.
La giornata di sole sembrava minacciata da un temporale, ma la tifoseria c’era ed era variegata: famiglie con bambini e molti giocatori di altre squadre, come il Congo, dello stesso girone, interessato a studiare l’avversario. Gli africani hanno disputato la partita successiva con il Brasile, conclusasi con un 1 a 0 per la formazione sudamericana che si è portata in testa al girone. “Vincere piace a tutti, vengono a vedere anche le altre squadre”, commenta Danilo Zennaro, presidente di Senza Frontiere, Asd che si rivolge a ragazzi italiani, lavoratori stranieri e immigrati presenti nei Centri d’accoglienza e della Caritas dell’intero territorio comunale e che dal 2004 è partner organizzativo del Mundialido.
Il Camerun partecipa al Mundialido 2011 come terzo classificato all’ultima edizione, maglietta verde e rossa simile al Senegal, mentre la Spagna, maglietta rossa e gialla, è tra le 8 squadre europee del mondiale, ci sono poi 8 squadre africane, 4 sudamericane, 3 asiatiche e, da quest’anno, l’unica senza uno stato preciso di riferimento, la rappresentativa Rom. L’Italia è l’unica équipe non straniera. I partecipanti coprono “varie generazioni e molti parlano italiano, basta avere un documento d’identità”. Le squadre hanno provenienze diverse “per l’evento sono state coinvolte tutte le ambasciate – dice Eugenio Marchina, presidente di Club Italia, Asd che organizza il Mundialido e altri eventi sportivi – ma ogni squadra ha origini differenti: il Camerun deriva da un’associazione, la Comunità Camerunense di Roma e Lazio, mentre la Spagna è composta da studenti Erasmus”. Zennaro aggiunge che “non è la prima volta che gli Erasmus partecipano al Mundialido, sono studenti di Roma 3 e, ovviamente, la squadra cambia ogni anno”.
L’inaugurazione del torneo è avvenuta ieri (sabato 21 ndr) presso l’impianto Alfredo Berra a Marconi dove è stato allestito il villaggio multietnico, con gazebo e spettacoli per ogni paese: “per il prossimo anno pensavamo di costruire un villaggio permanente durante tutti i 30 giorni di torneo, in modo da creare un vero e proprio evento multiculturale con cucine e tradizioni diverse. Anche Più Culture potrebbe diventare partner e avere un gazebo”. In effetti manca solo un giornale, perché la tv è rappresentata da Babel, canale 141 di Sky, che su BABzine, quotidiano di informazione della rete, propone approfondimenti e servizi sul torneo e sui partecipanti e a luglio manderà in onda “il meglio del Mundialido”, mentre Radio Radio su FM 104.5 “fa interventi in diretta tutti i giorni e la domenica sera”.
Patrick, tifoso camerunense, a fine partita commenta “gli spagnoli sono stati molto bravi, siamo stati fortunati a pareggiare”. Ma i tifosi più accaniti, o meno obiettivi, non sono d’accordo, Pietro “tifoso e medico” camerunense al contrario commenta: “doveva finire 2 a 1 per noi!”. Patrick decide di seguire anche Congo – Brasile e Italia – Senegal e ne ha per tutti: nonostante abbia vinto, “il Brasile di quest’anno non è tanto forte e l’Italia è di serie D, secondo me il torneo lo vince il Senegal”. L’Italia, 3 volte campione nelle scorse edizioni, ha infatti esordito con un bel 0 – 4 con il Senegal, perché “mangia troppo e non ce la fa”, commenta ridendo una ragazza che indossa la maglietta verde del Camerun. La tifoseria africana è al completo, ma i camerunensi sono nulla al confronto dei senegalesi che cantano, o delle “donne capoverdiane che sono quelle che strillano di più” commenta sorridendo Zennaro.
Le tifoserie non sembrano affatto straniere, ma italiane perchè parlano romanesco, ne rimango stupita e quasi imbarazzata con il mio volantino per “corsi di lingua italiana” e il mio inglese e spagnolo stentati: Christian, camerunense, vive in Italia da 5 anni, “il segreto è non aver paura di sbagliare, l’importante è comunicare, e poi in Camerun si fanno corsi di italiano”. Nel paese infatti ci sono due lingue ufficiali, l’inglese e il francese, per parlare tra di loro oltre i mille dialetti, inoltre “a scuola c’è l’obbligo della terza lingua, si può scegliere tra spagnolo e tedesco”. Parlando con Bertrand, stessa sensazione e stesso italiano impeccabile, e subito mi lancia una frecciatina: “siete voi che dite che Balotelli non è italiano”. Poi mi racconta la sua storia: “sto studiando teologia morale tra Berlino, Zurigo, Parigi e Roma, poi vorrei tornare in Camerun per insegnare quello che ho imparato. Vivo a Roma da 5 anni, parlo inglese, francese e tedesco, ora sto cercando di imparare anche un po’ di arabo”. Bertrand gioca nella squadra del Camerun come portiere, ma non ha potuto partecipare alla partita contro la Spagna: “3 settimane fa ho mandato il mio documento, ma il mio nome non risultava, giocherò alla prossima partita”, martedì 31 maggio alle ore 21 contro il temuto, o forse no, Brasile
Alice Rinaldi(25 maggio 2011)
Formazioni
CAMERUN | SPAGNA | ||
BILOA | Joseph Marie | ALEGRIA | Jorge |
CAMARA | Mohamed Lamine | ARCOCHA | Rubio |
CAMARA | Sekou | BENITEZ | David |
CHUKWU | Christopher | BLANCO | Pablo |
DONGMO KANA | William | DE GRACIA | Luis |
FANKA | Gerard | DOMINGUEZ | Oscar |
HAPI NGUETSOP | Sergeo | FRAPOLLI | Edward |
KEITA | Sekou | GARCIA | Alfonso |
KOUDOUM | Kengne | GARCIA | Alberto |
LEUPHO | Eloi Brice | HIGASHIO | Kenyi |
MBABIA | Adalbert | MARTINEZ | Jose |
MELONE | Joseph | MELI | Mateo |
METANBOU NGOUNE | Thierry | MORANTE | Daniel |
MINSONE NOCKHA | Thomas | MORENO | Joaquin |
MOUDJO | Cham | PEREZ | Jorge |
NDONGO NOAH | Francis | PERNIA | Ivan |
NLEND | Stephane | RODRIGUEZ | Mario |
OMGBA EMBOLO | Bertrand | RODRIGUEZ | Sergio |
ONDO NDOHO | Patricio | SOLER | Andres |
SOMO BABATAK | Sylvain | SOSA | Daniel |
TAPPA TCHONANG | Blaise | ZAYAS | Julian |
TITCHEU HEUDJIE | Raymond | ZUBELTZU | Mikel |