Mundialido, Spagna in finale

 

Il momento degli inni nazionali
Nella prima semifinale del Mundialido, disputata mercoledì 22 giugno alle 19 nell’impianto della Spes Artiglio, la Spagna supera, dopo i supplementari,  il Capo Verde per 3-2. Dopo 90′ il risultato era 2-2 dopo un’altalena di gol ed emozioni. Per conoscere l’avversario della finale gli iberici dovranno attendere il verdetto del giudice sportivo, vista la sospensione di Senegal-Paraguay al 6’ per le proteste veementi dei giocatori africani in seguito a ben tre espulsioni. Sembra comunque scontato che saranno i sudamericani, debuttanti al torneo, a sfidare le furie rosse.

Formazioni La Spagna conferma quasi integralmente l’undici anti Romania, con il solo inserimento, come terzino destro, di Kenyi Higashio ispano-giapponese beniamino dei tifosi. Nel 4-2-3-1 iniziale, Arcocha è l’unica punta supportato da Blanco trequartista, con Alfonso Garcia e Soler sulle fasce. Il Capo Verde rinuncia a sorpresa, nell’ottica del turn over, ai mattatori dell’Irlanda del Nord, Da Cruz ed Ernani Soares. Fortes de Brito e Pereira Fernandes sono i due attaccanti.

Primo tempo La Spagna parte subito forte, sa che gli africani possono andare in difficoltà se pressati. Al 4’ Alfonso Garcia sfiora il gol da buona posizione, miracolo di Mota che devia in angolo. Prima del 20’ è Arcocha a non riuscire a trovare la deviazione vincente sugli sviluppi di un corner e poco dopo è Blanco a scheggiare la traversa su punizione. Capo Verde si affida soprattutto al contropiede, ma non riesce a pungere. La prima frazione si chiude a reti bianche.

Secondo tempo Come con la Romania, l’inizio spagnolo è da incubo. Al 7’ capoverdiani avanti, su un cross dalla destra di Soares Silva, Barros anticipa i difensori e colpendo sporco il pallone beffa Morante, fino a quel momento inoperoso. È il gol che dà la scossa, già al 10’ Arcocha incorna un assist dalla destra e firma l’1-1. Gli iberici continuano a premere e sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina prima Moreno si fa respingere la conclusione, poi Arcocha raccoglie la ribattuta e a porta sguarnita deposita in rete per il 2-1 al 19’. Dopo 2’ Ernani Soares, appena entrato, potrebbe pareggiare ma impatta male di testa a Morante battuto e spreca alto. Squadre lunghe, le azioni da gol si susseguono. Nella Spagna entra Sosa, accolto dai tifosi con il più classico dei cori per festeggiare il 24esimo compleanno. La partita sembra scivolare verso la fine, ma a 3’ dal fischio grande scambio in velocità sulla fascia tra Fortes de Brito e Dos Reis, cross al centro per Ernani che di piatto infila l’angolo per il 2-2 che porta ai tempi supplementari.

 

Il rigore del definitivo 3-2 realizzato da Blanco
Supplementari Pronti, via e già Spagna che si riporta in vantaggio. Blanco, trattenuto in area, si procura e trasforma con un delizioso pallonetto il calcio di rigore che vale il 3-2 finale. Giocatori stanchi, la lucidità cala e i ragazzi dell’Erasmus non faticano troppo a tenere il punteggio, favoriti anche dall’espulsione di Gomes per un fallaccio su Soler a gioco fermo per fuorigioco della stessa ala. E per i tifosi sugli spalti può iniziare la festa.

 

La festa dei giocatori sotto lo spicchio dei tifosi spagnoli
  Commento tecnico La Spagna ha nettamente meritato una vittoria più larga di quanto non dica il risultato. Capo Verde si è aggrappato alla tecnica individuale per rimanere in partita, ma ha dimostrato limiti tattici. Oltre all’esclusione di Ernani, si è vista una grande confusione, con spostamenti continui di ruoli che non hanno prodotto nessun risultato concreto. Per gli iberici svantaggio nella finale di dover giocare contro una squadra più riposata, ma le furie rosse hanno dimostrato grande forza mentale e di spirito.

Gabriele Santoro(23 giugno 2011)