Municipio II: scuola aperta 24 ore su 24

In una società in cui i tempi per socializzare e incontrarsi sono sempre più risicati e in cui gli spazi pubblici si sono notevolmente ridotti, è importante che la scuola diventi promotrice di richieste presso le istituzioni, e di iniziative che coinvolgano bambini e cittadini. Questo il tema affrontato martedì scorso durante l’assemblea pomeridiana tra genitori, maestre della scuola Pio X e rappresentanti di associazioni del Municipio II.

Perché non lasciare aperta la scuola 24 ore su 24 come accade già in molti paesi? É la domanda che la maestra Maria Vittorini pone ai presenti: “abbiamo la fortuna di avere una bell’edificio con un quarto piano completamente libero, perché non adibirlo ad attività ludiche pomeridiane dopo l’orario scolastico?”. Le problematiche sono molte. Innanzitutto gli edifici non sarebbero completamente a norma e l’assicurazione dei ragazzi coprirebbe solo l’orario di lezione. Inoltre un’ altra difficoltà è determinata dalla riduzione del fondo scolastico che non consentirebbe il pagamento del lavoro extra del personale. Tutto però può essere aggirato grazie alle associazioni, che facendo pagare ad ogni ragazzo una quota simbolica di rimborso spese potrebbe realizzare all’interno dell’istituto delle attività teatrali, sportive e di intrattenimento. “Questa sarebbe un’ottima soluzione – spiega Maria Vittorini – che però deve rimanere circoscritta alle attività ludiche. Sono un po’ meno d’accordo che i volontari si dedichino ad attività di insegnamento ad esempio dell’italiano ai bambini stranieri. Perché specialmente in questo caso i docenti devono essere ben preparati e formati” puntualizza.

Per l’occasione è stato anche presentato il progetto ‘il quartiere siamo noi‘, iniziativa con finalità di educazione civica per i bambini, tramite la conoscenza ed il rispetto del proprio quartiere. Dalla somministrazione di un questionario è emerso che ciò che più lamentano i giovani è la sporcizia delle strade, mentre i genitori il traffico e la mancanza di luoghi pubblici dove poter portare i propri figli.

Ma quali sono i luoghi di aggregazione per ragazzi nel Municipio II? “Con il nuovo parroco stiamo creando un oratorio – spiega Francesco, rappresentante degli scout cattolici della parrocchia San Luigi Gonzaga – dove i giovani suddivisi in fasce d’età possono incontrarsi, socializzare e riflettere. Per partecipare occorre versare una quota di iscrizione annuale che corrisponde ad un rimborso spese”. Altre realtà aggreganti sono gli scout di Piazza Quadrata e la Primavera rugby “questo è il primo anno che siamo all’interno della scuola Pio X, i bambini possono partecipare alle lezioni con una quota annuale simbolica di 10 euro” spiega Federico Alverà allenatore under 20 dell’associazione. . La primavera rugby ha sede all’acqua acetosa presso il Cpo e si occupa della formazione dei bambini, insegnando il rispetto dell’avversario anche fuori dal campo. “Dopo la partita c’è il cosidetto terzo tempo. I ragazzi, come fanno i giocatori delle nazionali, si incontrano per parlare della disputa e mangiare insieme” racconta. “Tramite il rugby insegniamo una maggiore conoscenza del proprio corpo e delle proprie azioni. Io ho iniziato a giocare a otto anni e secondo mia madre mi è servito ad avere una maggiore disciplina, sembra che fossi una peste da piccolo, ma io non lo ricordo e smentisco, conclude ridendo Federico.

Melissa Neri(16 Maggio 2010)