Sotto il sole rovente della prima domenica di giugno la Spagna si è portata in testa al girone E del Mundialido 2012. Complice il pareggio pirotecnico tra Italia e Giappone, la nazionale Iberica ipoteca così il passaggio al turno successivo mandando un forte messaggio a tutte le avversarie.Il primo tempoIl risultato della partita sembra quasi scontato, e tutti i pronostici danno per favorita la Roja ma poco dopo il fischio d’inizio è il Marocco a passare in vantaggio. La squadra africana, che indossa fratini gialli per distinguersi dagli avversari, approfitta di uno svarione difensivo e si trova in contropiede tre contro due. Due rapidi passaggi e la palla finisce in rete grazie al centravanti dei “Leoni dell’Atlante”. La Spagna, scossa dalla rete avversaria, si riversa nella metà campo maghrebina, e, dopo una punizione finita a fil di palo, trova il meritato pareggio con un tiro cross che, grazie alla complicità della dea bendata, finisce proprio sotto il sette. Al 14’ grande discesa marocchina sulla sinistra con tiro a rientrare sul secondo palo del numero 2. Gran risposta del portiere spagnolo che devia in angolo. Sugli sviluppi del calcio piazzato viene fischiata una punizione a favore del Marocco da cui scaturisce una brutta respinta del portiere avversario. Il pallone, dopo un campanile, riscende proprio sui piedi di un giocatore africano che deve solo appoggiare in rete. 1 a 2 dopo soli 15 minuti. Come se non bastasse al 19’ la Spagna riesce a pareggiare i conti grazie ad un gran tiro ad incrociare, dopo un pregevole assist filtrante, che lascia impietrito il numero 1 del Marocco.La partita, da questo momento, rallenta notevolmente, anche a causa della stanchezza che dipinge i volti dei giocatori scesi in campo. Molti falli e poco gioco. Proprio da un calcio piazzato però, la partita si riaccende. Il numero 13 iberico si porta in prossimità dell’area di rigore e calcia il pallone con estrema precisione. La parabola disegnata dalla sfera inganna il portiere marocchino che vede sbucare all’ultimo la palla e inevitabilmente viene scavalcato. Si va al riposo con la Spagna in vantaggio.Secondo tempoNell’intervallo i supporter spagnoli vincono nettamente la sfida sugli spalti con striscioni e cori in favore dei propri beniamini. In particolare Tony, capitano degli iberici, viene acclamato ogni volta che tocca palla.L’inizio del secondo tempo è di marca spagnola con gli iberici, schierati in campo con un 4-3-3 di blaugrana memoria, che dominano l’inizio della frazione. Dopo 8’ però è il Marocco a segnare grazie ad un’incredibile rete da centro campo. Il pallone si alza in aria e, grazie alla complicità del portiere, disturbato dal sole, si infila alle spalle dell’estremo difensore spagnolo. 3 a 3, e tutto da rifare per la Roja che non vuole perdere un’occasione così ghiotta per passare il turno anticipatamente. Dopo qualche occasione sparsa la Spagna prende sempre più campo e riesce a trovare il vantaggio al 31’ quando il numero 13, già autore della prima rete, tira a botta sicura verso la porta avversaria. Il portiere è battuto ma un miracoloso intervento del centrale africano evita temporaneamente ai suoi la sconfitta. Sul successivo calcio d’angolo però il 23 spagnolo viene lasciato libero di staccare in area, grazie ad un tuffo acrobatico riporta in vantaggio i propri compagni. Il Marocco tenta in tutti i modi di mettere in difficoltà la difesa Spagnola, ma grazie ad alcuni ottimi interventi da parte di Tony gli iberici portano a casa 3 punti preziosi.
Gabriele Santoro(4 giugno 2012)