Pasqua ortodossa: purificare il corpo e lo spirito

Il 5 maggio i rumeni della chiesa ortodossa festeggeranno in grande la loro Pasqua. Si sono preparati a questo giorno speciale osservando sei settimane di astinenza. “Non andiamo a letto con l’uomo e non mangiamo niente di animale, neppure uova o latte, racconta Petronela, solo frutta, verdura, cereali e legumi”. Una dieta vegana di 42 giorni per purificare il corpo e lo spirito, rispettando la vita, in attesa della venuta di Cristo che trionfa sulla morte e libera tutto il creato dalla  paura più grande.

Petronela vive ad Acilia col marito, la figlia di 25 anni e un’altra rumena con cui dividono le spese di casa. Sabato 4 maggio andranno alla cappella riservata per il rito ortodosso dove la comunità sarà raccolta in preghiera aspettando l’alba. La funzione completa dura cinque ore, dalle 11 di sera fin verso le quattro del mattino. Per una volta si può vincere il sonno e lasciarsi incantare dalle luci e dai canti di antichissima tradizione. “Rientrati a casa mettiamo i lumini davanti all’icona della madonna con bambino, presente in tutte le case rumene. Il mattino di Pasqua dormiamo un po’ di più, non tanto però, ci aspetta una colazione speciale, con uova sode dipinte e la pasca, focaccia dolce con formaggio su cui è incisa una piccola croce”.

Il pranzo pasquale è simile alla nostra tradizione, agnello, verdure e panettone fatto in casa, consumato coi parenti. In più i rumeni non si fanno mancare l’insalata russa e i tipici involtini di carni avvolti nelle foglie di vite. “Le foglie qui non si trovano, me le manda mia madre. Le raccoglie in autunno, le conserva in salamoia durante l’inverno e io le faccio rinvenire in acqua tiepida dove si scioglie il sale. Prepariamo tutto di sabato, perché nella domenica di resurrezione non accendiamo il fuoco. A Pasquetta si pranza fuori, nei prati, come voi”.

Partita da Galati undici anni fa, preceduta dal marito, ha aspettato un anno prima di far venire Cristina Mirela, la figlia di 14 anni, che non porta un bel ricordo dei coetanei che ha dovuto frequentare in terza media. “Il primo impatto è stato devastante, ricorda Petronela, ma dopo qualche anno si è inserita, ora si può dire che è quasi romana”. Per le seconde generazioni le tradizioni della Romania sono ancora importanti, ma – sembra di capire – non così tanto come per i genitori, che attendono con entusiasmo la costruzione della cattedrale ortodossa a sette cupole dorate. Il progetto è approvato, verrà costruita a Casal Bernocchi lungo la via Ostiense.

Paola Piva
(02 maggio 2013)

Le chiese ortodosse aperte per la Santa messa di Pasqua: