La comunità latinoamericana parla dalle onde di Radio Vaticana ogni martedì e ogni giovedì, da dieci anni. La voce del martedì è quella di Sandra Bossio Risso, da due anni speaker radiofonica grazie a un corso organizzato dal CICS, il Centro Interdisciplinare sulla comunicazione sociale della Pontificia Università Gregoriana, da cui è nata anche l’idea della trasmissione.
Hola mi gente! – Ciao Amici! è una trasmissione bilingue, nata per dare voce ai migranti e alle loro storie. A dispetto della sede ospitante, il programma non si occupa affatto di religione. Le tematiche trattate sono varie: si può parlare di musica, di attualità, di legge, di psicologia, soprattutto perché ad affiancare Sandra il giovedì, ogni quindici giorni, c’è la dottoressa Leticia Marín, che nella sua programmazione tratta argomenti sensibili come la violenza sulle donne, il ricongiungimento familiare, l’educazione dei figli.
Da due anni a questa parte il format della trasmissione è molto cambiato: “prima la trasmissione era inserita nel contesto delle comunità cattoliche latinoamericane. Ora è decisamente più aperta”, racconta Sandra, che da quando ha iniziato l’esperienza in radio ha cercato di portare il suo punto di vista sull’integrazione e sulla comunicazione interculturale. La scelta di usare due lingue non è casuale: “dipende dallo scopo. Ogni volta che contatto un possibile ospite cerco di capire quale sia il fine del suo intervento, e a chi vuole rivolgersi. La scelta della lingua è finalizzata al tipo di comunicazione che ci interessa”. In realtà, però, nella trasmissione lo switching dall’italiano allo spagnolo è continuo, e gli argomenti sono quasi tutti estremamente trasversali.
Lo Ius Soli, il lavoro delle collaboratrici familiari e di cura, i Festival interculturali, il lavoro dei volontari della Caritas di Roma. Sono questi alcuni dei temi portati in broadcast da Hola mi gente! e che possono certamente definirsi di interesse comune. Dello Ius Soli, ad esempio, si è parlato sia tramite ospiti della Rete G2 sia attraverso il cinema: “abbiamo invitato Fred Kuwornu, regista del documentario 18 ius soli”, racconta Sandra. Quanto al lavoro di cura, una delle ospiti della trasmissione è stata Miryam Ceciliano, che ha portato la sua esperienza come assistente familiare per i malati di Alzheimer. Del Festival Ratatouille di Ladispoli si è parlato invece con Silvia Marongiu, delegata del Comune all’integrazione, mentre per la Caritas di Roma è stato ospite Gonzalo Castro, colombiano, che si occupa del coordinamento dei volontari della struttura.
Non sono mancate poi le responsabili del movimento Se non ora, quando? di Ladispoli e Cerveteri, Luisa Ermini ed Annamaria Miceli, e la testimonianza di Stella Malagón e John Mwangi su quello che viene definito il Ghetto di Rignano, esempio di caporalato nel sud Italia su cui la cronaca sta puntando l’attenzione in questi mesi. Gli ospiti di Sandra non provengono infatti solo da Roma: attraverso i collegamenti telefonici la radio ha ospitato anche Jenny Solares, della milanese Diritto In Famiglia e i responsabili del progetto torinese Indovina chi viene a cena?, in cui famiglie migranti ospitano a cena famiglie italiane per agevolare la conoscenza reciproca e l’integrazione.
Nonostante Sandra preferisca raccontare delle storie personali, le capita a volte di doversi rivolgere ad esperti per affrontare delle tematiche più tecniche: “con il Console Generale del Peru si è parlato della legge del ritorno, che consente alcune agevolazioni ai peruviani che decidono di rientrare in patria. Il Console è venuto in trasmissione insieme ad un avvocato, per spiegare la legge nei dettagli”, ha raccontato Sandra. Lo stesso è accaduto in un’altra puntata parlando dei diritti delle collaboratrici domestiche: “non do mai informazioni se non sono sicura che siano corrette”, ragion per cui in alcuni casi l’intervento degli esperti di settore è d’obbligo, oltre che molto apprezzata dagli ascoltatori. “In radio non abbiamo una linea diretta per gli interventi del pubblico” continua Sandra “ma la pagina Facebook del programma è molto utilizzata. In genere qualche giorno prima lancio l’argomento della puntata successiva e chiedo se ci sono domande: molto spesso capita che me ne facciano, e quella diventa un’occasione per parlare di cose specifiche con i miei ospiti”.
Sandra cerca sempre di porre le questioni “in positivo”: anche quando si parla di razzismo, di diritti negati o di difficoltà di integrazione, si cerca sempre di farlo con uno sguardo al futuro e delle testimonianze positive. In altri casi si parla di cultura: “Abbiamo avuto tra gli ospiti Ciro Guerra, che è venuto a presentare il suo film Los viajes del viento. In un altro caso si è parlato di teatro con Mariana Lertola e suo padre, e il 24 settembre abbiamo ospitato Gisela Josephina Lopez, cantante venezuelana”.
Il più grande cruccio di Sandra è probabilmente quello di avere una redazione molto ristretta: “per fare radio ci vuole molta passione e una formazione specifica”, racconta. Di corsi di comunicazione partecipativa come quello che ha seguito lei purtroppo non se ne organizzano più, così ne approfitta per lanciare un appello: “Ci piacerebbe molto farne di nuovi. Se qualcuno volesse organizzarne uno con la collaborazione del CICS naturalmente può contattarci”.
Progetti per il futuro? Continuare a parlare di comunità, associazioni e persone. “Se arrivassero nuovi volontari potremmo organizzare anche altro. Ad esempio, qualche tempo fa avevamo iniziato un progetto: un radiogiornale che commentava le notizie principali del mese appena trascorso. Era interessante e diverso dal solito format”, racconta. “La cosa principale comunque è continuare a raccontare le storie dei singoli. A me interessa quello che le persone hanno da dire: la comunicacion popular è questo…ed è anche lo scopo del programma!”.
Per ascoltare Hola mi gente!
Martedì e giovedì alle 11:30 (replica alle 21:50)
Direttrice: Marisol Flores
Radio Vaticana 93.3 o in streaming (canale 1)
Podcast delle puntate precedenti
Veronica Adriani
26 settembre 2013