L’Italia sostiene l’integrazione della Moldova nell’Unione Europea

Il destino della Repubblica Moldova è nell’Unione Europea. Con questa convinzione si sono riuniti il 24 novembre i rappresentanti della comunità moldava delle principali città del mondo per sostenere la Moldova nel percorso pro-Europa al Vertice di Vilnius sul Partenariato Orientale del 28-29 novembre. In questa occasione la Repubblica Moldova dovrebbe firmare l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, compresa la componente per la creazione della Zona di Libero Scambio, evento che renderà irreversibile il processo di integrazione europea del paese. Moldavi grandi e piccoli in compagnia di amici rumeni, ucraini, italiani hanno partecipato al flashmob nelle principali piazze di Roma, Torino, Padova, Firenze e Bologna. L’obiettivo era lanciare un messaggio al paese d’origine: che la diaspora offre tutto il suo appoggio e per chiedere alle autorità italiane il totale sostegno in questo senso.

L’appello al Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana, Emma Bonino. “Le recenti conclusioni delle istituzioni europee attestano progressi significativi nell’avvicinamento della Repubblica di Moldova all’Unione Europea. Questo ci incoraggia, e rafforza ancora di più la nostra fiducia che l’integrazione europea del nostro Paese non ha alternative e deve proseguire con forza e determinazione, nonostante velleità e pressioni, provenienti dall’interno del Paese o dall’esterno”, è quanto si legge nell’appello, e si manifesta la profonda gratitudine delle associazioni moldave per la qualità dei rapporti moldavi-italiani e per il sostegno fermo e costante dell’Italia al nostro paese ed ai suoi cittadini. “Alla vigilia del vertice di Vilnius noi, cittadini e amici della Repubblica Moldova in Italia, esortiamo le autorità dello stato in cui viviamo a continuare il loro sostegno verso le aspirazioni europeiste del nostro Paese”, così si conclude l’appello firmato da centinaia di partecipanti.

L’ambasciata sostiene i suoi cittadini. Il nuovo ambasciatore della Repubblica Moldova in Italia, Stela Stangaci, insieme al console Tudor Vasilica e altri rappresentanti del corpo diplomatico, ha sottoscritto l’appello, e l’ha consegnato di persona alla Direzione Generale per l’Unione Europea, nell’udienza del 25 novembre al Ministero degli Esteri. I rappresentanti dell’ambasciata moldava sono fiduciosi: come tutti i cittadini si aspettano che l’obiettivo del paese al Vertice di Vilnius sia raggiunto.

L’integrazione tramite l’unione e l’unione tramite l’integrazione, questo è lo slogan presentato da Tatiana Ciobanu dell’associazione Dacia, organizzatrice del flashmob insieme a Olga Coptu. „Consideriamo che la popolazione della Repubblica Moldova, sottoposta ad una politica di sradicamento e denazionalizzazione, è riuscita comunque a preservare la propria identità e a conservare così un frammento di terra latina, una parte della civiltà europea”, sostiene Ciobanu nella sua relazione, dove ricorda al pubblico che storicamente la Moldova è stata una provincia Romana, un valore aggiunto alla consapevolezza di appartenere alla civiltà daco-romana, alla cultura e spiritualità europea. Un pezzo di terra che apparteneva alla Romania, dovrebbe ritornare alla madrepatria tramite l’unione con il paese rumeno o l’integrazione con l’UE. Tatiana Ciobanu ha offerto ai manifestanti del materiale informativo, dei libri, ha spiegato i benefici dell’integrazione e poi tutti insieme hanno intonato canti patriotici.

“Per noi è prioritaria l’unione con la Romania, prima ancora dell’integrazione con l’UE, per sconfiggere tutti gli incubi della nostra storia vissuti con l’occupazione sovietica. Per questo manifestiamo oggi”, dice Tatiana Chirita, membro dell’associazione Dacia. Il cantante, scrittore e poeta rumeno George Lupascu, nel suo originale costume popolare, ha recitato una poesia dove parla della Bessarabia alla quale manca la madre-Romania, versi che hanno commosso l’artista e il pubblico. “Speriamo che l’intenzione del popolo valga di più di quella dei politici, avvantaggiati dai privilegi ottenuti tramite la corruzione e che l’unione abbia un effetto doppio e dia le stesse opportunità dei rumeni anche al popolo moldavo”, dichiara George. “Personalmente sostengo l’integrazione europea dello stato moldavo. Le persone di questo paese sono grandi lavoratori, onesti che hanno dimostrato all’Italia che il loro futuro è nell’Europa”, sono le parole del redattore italiano Federico Carabetta. “Vogliamo vedere il nostro paese più vicino ai valori europei ed a uno stile di vita europeo, ed è essenziale sollecitare le autorità italiane al sostegno dell’integrazione europea al Vertice di Vilnius, visto che ci hanno sempre appoggiato con forza”, conclude Olga Coptu, responsabile dell’evento.

Raisa Ambros(27 novembre 2013)

Leggi anche:

Il Natale moldavo: far conoscere ai figli la tradizioneMedFilmFestival, Igor Sava: la mia arte alla base dell’integrazionePuer: orfani senz’acqua e la necessità di costruire un pozzoLuminita Butuc: traduttrice di rumeno per Piuculture