Dopo sette anni al servizio dei cittadini romani, in particolare delle comunità straniere, sono decadute le cariche di consiglieri aggiunti per il comune di Roma. I quattro rappresentanti: Tetyana Kuzyk(est europa), Maddison Godoy Sanchez(Sud America), Victor Emeka Okeadu(Africa) e Romulo Sabio Salvadr(Asia) dovranno lasciare il proprio mandato in mano al sindaco Marino, in attesa che venga ratificata una legge che permetta di indire nuove elezioni. Prima di lasciare il proprio posto i consiglieri si sono ritrovati per l’evento “Romulo Sabio Salvador sette anni di rappresentanza e impegno politico”, svoltosi nella sala del Carroccio in Campidoglio. L’incontro è stato organizzato per celebrare l’importante ruolo svolto dal rappresentante asiatico che negli anni si è distinto per l’organizzazione di importanti eventi come “l’incontro sulla sanatoria del 2012” o il festival “fibre filippine” . Romulo Sabio Salvadr impersonifica la figura dell’immigrato che ce l’ha fatta partendo da zero come lui stesso conferma:” Sono arrivato in Italia nel 1984 e ho lavorato come cameriere, portiere e attore prima di diventare imprenditore di una ditta di trasporti. Poi nel marzo del 2004 la grande occasione, mi sono candidato per il posto di consigliere aggiunto che ho ricoperto solo dal 2006 e che mi ha permesso di aiutare tante persone. Spero che il mio contributo come quello dei miei colleghi non passi inosservato.”L’incontro, ha dato la possibilità a vari esponenti della vita politica romana e nazionale di esprimere un parere sulla figura dei consiglieri aggiunti, sulla loro importanza e sulla questione della decadenza: ” E’ impensabile – ha spiegato Rita Cutini assessore per il sostegno sociale e la sussidiarietà- che il comune di Roma rinunci al loro apporto. La nostra città sta diventando sempre più multiculturale e avere la possibilità di lavorare con delle persone che fungano da tramite per le varie comunità straniere, non solo è fondamentale per migliorare le condizioni di vita di tutti i cittadini, ma anche per arricchire le iniziative del Comune grazie alle loro idee e alle loro culture. Non dimentichiamoci che l’impulso economico che negli ultimi anni è stato portato dai “nuovi romani” è importantissimo anche ai fini del bilancio. La figura del consigliere aggiunto è presente da undici anni a Roma e, inspiegabilmente, ancora oggi queste persone non hanno diritto di voto in sede di consiglio nonostante nella nostra città gli stranieri siano il 10% della popolazione. Una vera ingiustizia.”Per l’assessore per lo sviluppo delle periferie e della manutenzione urbana Paolo Masini:” L’ impegno di Romulo in questi anni è stato impagabile e il suo sorriso ha rallegrato anche le giornate più tristi. E’ stata una persona dai pensieri lunghi, come diceva Berlinguer, un politico vero e proprio che sa vedere oltre il palmo della sua mano. Mi auguro davvero che possa passare in Parlamento questa nuova legge, e che non si perda l’apporto che queste persone danno, ma che possano essere ancora più numerosi e avere maggior peso nelle decisioni da prendere. Se posso muovere una critica nei loro confronti è solo che dovrebbero cercare di occuparsi maggiormente di tutte le comunità che rappresentano e non solo di quella d’origine”.In conclusione, dopo altri interventi di colleghi e amici, ha ripreso la parola Romulo Salvador che ha voluto lanciare un messaggio: “Sono stati sette anni pieni di impegno per tutti noi, nei quali abbiamo affrontato tanti temi: dalle baby gang alle feste delle comunità passando per i diritti sul lavoro. La mia speranza è che possa proseguire il nostro lavoro sia che sia portato avanti da noi sia che lo sia da altre persone purchè gli stranieri possano sempre avere voce in Comune. In fondo la parola politica deriva proprio dal greco politikè “ciò che attiene alla città”, e noi ne facciamo parte.”
Adriano Di Blasi
(11 dicembre 2013)