Quante volte abbiamo sentito la frase “è meglio che rimangano a casa loro”, rivolta ai migranti, magari mentre si leggeva una notizia dai giornali o si guardavano gli sbarchi in televisione. Novanta volte su cento questa frase aveva un’accezione negativa. E magari si sentiva aggiungere: “ci tolgono il lavoro” “sono dei delinquenti” o “ci hanno invaso”. Ci sono poi quelle dieci volte su cento che quelle parole venivano pronunciate in chiave positiva, come a dire “dobbiamo aiutarli a vivere nei posti dove sono nati, dare futuro ai bambini, far sì che crescano loro e le comunità in cui vivono”. è in questa seconda logica, quella minoritaria, che si inserisce il sostegno a distanza, già noto come adozione a distanza. La forma di solidarietà più popolare che lega un italiano ad un bambino o ad una comunità nel cosiddetto sud del mondo. Il 21 e il 22 febbraio si celebrerà il XV Forum Nazionale del sostegno a distanza. L’evento, dal titolo La Solidarietà per il Welfare dei Popoli si terrà a Roma, organizzato da ForumSaD ed Elsad, con il supporto di Fondazione con il Sud. La manifestazione, che ha ottenuto l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo e l’Adesione del Presidente della Repubblica, quest’anno indaga anche i risvolti positivi che questa forma di aiuto verso i paesi in difficoltà ha sul territorio italiano. Novità assoluta il coinvolgimento dei migranti nei progetti di solidarietà. Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud, definisce questa scelta “un valore aggiunto importante e attuale perché legge le esigenze del nostro paese”.
Il Forum Nazionale punta a dimostrare come il sostegno a distanza non sia solo una questione legata all’aiuto verso i paesi poveri, ma sia capace di creare capitale sociale, mobilitare volontari e addirittura contribuire all’integrazione. Costruire un tessuto sociale, insomma fare welfare. Che senso avrebbero altrimenti le oltre dieci idee progettuali presentate in Basilicata, Campania e Sardegna, dopo una collaborazione tra associazioni di volontariato e migranti? Di queste idee – nate da un progetto che ha visto collaborare nelle regioni del sud Italia, ForumSaD e Fondazione con il Sud – si parlerà sabato. Elizabeth, ingegnere dominicana da dieci anni a Cagliari ha ideato un progetto per aiutare i bambini di strada del suo paese d’origine. Fatima della Costa d’Avorio, accoglie i migranti ivoriani che arrivano a Napoli, ma non solo. Nella capitale ivoriana, Abijan, vuole ristrutturare una scuola. Anche le associazioni italiane hanno messo nei loro progetti l’ingrediente del coinvolgimento dei migranti. Con laboratori tenuti dagli immigrati nelle classi, sono stati realizzati gemellaggi tra scuole. “Questi progetti – afferma Vincenzo Curatola, presidente di ForumSaD – sono innovativi per due ragioni: rinnovano la solidarietà, aggiungendo lo sguardo accorto e consapevole di chi fino a qualche anno fa viveva nel paese che si va ad aiutare; offrono una ulteriore via all’integrazione, sentirsi parte del nostro paese non solo per lavoro, ma per la solidarietà”.
Sono 1,5milioni gli italiani che sostengono un bambino, un adulto o una comunità a distanza. Ogni anno, si stima, gli italiani donano, attraverso il sostegno a distanza, circa 500 milioni di euro. La forza di questa forma di solidarietà, al di là dei numeri, sta nel fatto che ogni bambino o persona aiutata non viene sradicata dal proprio territorio, come magari potrebbero fare l’adozione internazionale o l’affido. L’idea è nell’aiuto alle popolazioni in loco, soprattutto puntando sull’istruzione.
Il Forum sarà un’occasione anche per ricordare Mandela.Il video Mandela Dance di Massimo Ghirelli, aprirà il XV Forum Nazionale, per ricordare la figura del grande leader scomparso a dicembre 2013. Afferma Curatola “La sua non è stata una battaglia solo per far cadere l’apartheid, ma a tutto campo: per l’istruzione, per i bambini e molte attività sociali. Non è una forzatura dire che uno dei più grandi sostegni a distanza, che il mondo abbia fatto sia stato quello nei suoi confronti. Dall’Italia le associazioni, grazie al movimento anti apartheid, hanno sostenuto la sua lotta. E quindi per ForumSaD quello verso Mandela è l’esempio più riuscito di sostegno a distanza che ha cambiato la storia”.
Fabio Bellumore(20 febbraio 2014)
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