E’ stato dedicato al Perù il secondo appuntamento, giovedì 27 febbraio, della campagna INCONTRO, organizzata dal Ministero dell’Interno nell’ambito del Fondo europeo per l’integrazione, al fine di conoscere meglio le realtà non comunitarie del nostro paese. L’incontro si è aperto con un video di presentazione che ha riassunto i tratti caratterizzanti del paese: dagli animali variopinti, alle vette delle Ande, il tutto accompagnato dal suono degli strumenti tradizionali. La particolarità di questi appuntamenti infatti, è stato quello di far immergere il più possibile gli spettatori presenti in sala nella cultura della comunità analizzata, attraverso video e performance dal vivo.
“I peruviani- ha spiegato Luca Di Sciullo presentatore dell’evento – sono tra le popolazioni con una presenza più significativa nel nostro paese. Lo scorso anno il ministero ha contato 109.000 cittadini provenienti dal Perù di cui il 60% sono donne.” Un dato interessante se confrontato con quello delle altre comunità presenti in Italia e dovuto principalmente ad un fattore lavorativo. “Il settore principale dove trovano impiego -ha proseguito Di Sciullo- rimane quello dei servizi con il 93% di lavoratori su un totale di 95.000 occupati, al secondo posto l’industria con il 6% ed infine l’agricoltura. Anche la disposizione geografica delle comunità peruviane risulta peculiare. L’area di maggiore concentrazione resta il nord ovest, che ospita il 60,3% di tutti i migranti, in particolare in Piemonte e Lombardia, ma, al contrario di altre realtà, il centro prende il secondo posto con il 31% delle presenze. La ragione di questa distribuzione è legata alla concentrazione in città come Milano(34%), Torino(10%) e Roma(16%).
Diverse associazioni della comunità peruviana sparse in tutta Italia hanno preso la parola: Pilar Saravia, dell’associazione Nostri diritti, ha raccontato il lavoro svolto per aiutare le donne del Perù che si trovano nel nostro paese ” Sfruttamento del lavoro, maltrattamenti, violenze domestiche, sono solo alcuni dei problemi che cerchiamo di risolvere. Quando è nata questa associazione non esistevano gli sportelli per i migranti quindi dovevamo occuparci noi di tutto. Per fortuna le cose sono cambiate, anche se c’è molta strada da fare prima di raggiungere i livelli d’integrazione presenti in altri paesi dell’occidente”. Dello stesso parere gli altri ospiti della giornata, come Luis Billiano dell’associazione Peruviani all’estero, o Haimè Tuillo di Roma Capitale Europa: ” Noi contribuiamo alla crescita di questo paese esattamente come gli italiani e per questo dovremmo avere gli stessi diritti. Un primo passo sarà dare il voto ai consiglieri aggiunti nei diversi comuni creando delle sinergie tra le comunità presenti nel paese. Una collaborazione, non un distacco.”
L’ultima parola è stata di Rosa Maria Mondragon dell’associazione Stranieri nel mondo che ha voluto sottolineare come: “In ogni difficoltà il popolo del Perù è stato unito e questo gli ha dato la forza di superare ogni ostacolo. Anche qui in Italia dobbiamo rimanere uniti per dimostrare che l’immigrazione può dare molto a questo paese.”
Adriano Di Blasi
(4 marzo 2014)