Scaldate i muscoli, perché domenica 8 giugno alle 15.30 lo Stadio dei Marmi apre i battenti per un pomeriggio all’insegna dello sport e dell’integrazione, con attività gratuite per tutti i bambini: è la seconda edizione dello Sport Senza Frontiere Day, manifestazione organizzata dall’omonima Onlus all’interno delle celebrazioni per il centenario del Coni con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, della Regione, di Roma Capitale, della Federazione Pugilistica Italiana, del Centro Sportivo Italiano, dell’Unione Italiana Sport per Tutti e della Comunità di Sant’Egidio.
Cento i ragazzini da tutto il mondo coinvolti nel progetto – una trentina le seconde generazioni di futuri italiani, molto forte soprattutto la presenza di rumeni e di qualche rom – selezionati dalle oltre 35 associazioni affiliate alla rete di Sport Senza Frontiere, che con parenti e amici potranno cimentarsi in tornei di judo, taekwondo, karate, boxe, scherma, arrampicata, ginnastica e molto altro.
Il grosso dello sforzo organizzativo sta proprio nel coordinamento del lavoro con famiglie e società sportive, “trattandosi di minori il rapporto con i genitori è obbligatorio”, spiega Alessandro Tappa, presidente di Sport Senza Frontiere. “Ci sono situazioni di famiglie disagiate, spezzate o poco presenti”. In particolare, il riferimento va ai rom, alla difficoltà “di coinvolgere, far vedere le gare, far capire la rassegna a chi vive nei campi e magari chiede l’elemosina, ma è un fattore decisivo. Il progetto ha questo impulso positivo”.
E le ambizioni crescono sempre, alla prima edizione c’erano poco più della metà di federazioni di quest’anno, “ci siamo mossi anche su questo binario, intervenendo sulla consapevolezza della contaminazione che raggiunge sempre più soggetti con il suo messaggio di inclusione sociale” e i numeri danno ragione. Per farlo ci si è avvalsi della collaborazione di tutor volontari del Rotar Act, la sezione giovani del Rotary, sia nella preparazione che per il giorno della gara, senza dubbio carico di dinamicità.
E un aiuto viene dagli importanti testimonial, grazie alla “lezione col campione”. Gli sportivi in erba avranno l’opportunità di confrontarsi con alcuni “amici storici della rete”, continua Tappa, come il pugile Roberto Cammarelle, oro a Pechino 2008 e argento a Londra 2012, il campione europeo 2012 di salto triplo Fabrizio Donato ed il campione olimpico di taekwondo Carlo Molfetta. A questi si sono aggiunti altri mostri sacri come il boxeur Clemente Russo, argento a Londra 2012 e campione del mondo 2007 e 2013 nella categoria massimi, la leggenda dei tuffi Klaus Dibiasi, dal palmares troppo lungo per rientrare in poche righe, e la promessa del basket Filippo Gorrieri, ex Virtus Roma. Marcherà visita invece Giorgio Calcaterra, detentore del titolo mondiale di ultramaratona (100 km), per un impegno sopraggiunto.
Merenda e riffa solidale Oltre all’attività fisica, vincerà la solidarietà. Le madri dei futuri campioni si metteranno alla prova con dei piccoli banchetti per la vendita di dolci fatti in casa, per una raccolta fondi a scopo di beneficienza. In più con l’acquisto di tagliandi durante tutta la giornata si potrà partecipare all’estrazione finale, che vede in palio “premi rimediati grazie a sponsor ed amici”, altra occasione per aiutare un associazionismo sempre più messo a dura prova. Insomma, un programma molto vario che incontrerà – letteralmente! – tutti i gusti celebrando la vera essenza dello sport come veicolo di integrazione.
G.S.(4 giugno 2014)