La situazione attuale: oggi, a favore della famiglia, esiste la misura immediata e diretta del Fondo Nuovi nati previsto per tutto l’anno 2014, istituito presso il Dipartimento per le politiche della famiglia. E’ un Fondo volto a favorire l’accesso al credito delle famiglie, con un nuovo figlio nato o adottato, attraverso il rilascio di garanzie alle banche e agli intermediari finanziari.
Possono chiedere un prestito, fino a 5000 euro da restituire entro 5 anni, i genitori dei bambini nati o adottati negli anni 2012, 2013 e 2014, senza limitazioni di reddito. Possono accedere al finanziamento ammissibile alla garanzia del Fondo gli esercenti la potestà genitoriale su bambini nati a adottati negli anni 2012, 2013 e 2014.
La domanda può essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo alla nascita o all’adozione.La misura è accessibile anche ai cittadini stranieri. La normativa infatti non fa alcuna distinzione tra cittadini e stranieri purché siano regolarmente soggiornanti. La banca o l’intermediario finanziario, alla cui discrezionalità è rimessa la decisione in merito alla concessione del prestito, valuterà il titolo e la durata del soggiorno.
La proposta per il 2015: a decorrere dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017, è riconosciuto un assegno di importo annuo di 960 euro erogato mensilmente a decorrere dal mese di nascita o adozione. Tale assegno sarà corrisposto fino al compimento del terzo anno d’età ovvero del terzo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione, per i figli di cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea o di cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno e, residenti in Italia e a condizione che i genitori abbiano conseguito, nell’anno solare precedente a quello di nascita del bambino beneficiario, un reddito complessivamente non superiore a 90.000 euro. L’assegno è corrisposto, a domanda, dall’INPS, come da articolo 13 del disegno legge di stabilità 2015.
Le polemiche: in attesa dell’approvazione della legge di stabilità 2015 sono sorte polemiche a seguito della bocciatura in Senato dell’emendamento proposto dal leghista Roberto Calderoli il quale chiedeva di riservare ai “cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea” il bonus bebè previsto dalla legge di Stabilità.
Continua….
Piera Francesca Mastantuono
(20 novembre 2014)