Le Biblioteche di Roma, attraverso la Campagna Biblioteche Solidali hanno organizzato il 23 aprile, per il quarto anno consecutivo la rassegna Cori Solidali che ha avuto l’obiettivo di presentare il lavoro svolto finora con la campagna ma soprattutto si è focalizzata sulla raccolta fondi, fondamentale perchè si tratta di un progetto che si autofinanzia. I nove cori che si sono esibiti nella Chiesa Valdese in Piazza Cavour, hanno componenti di culture diverse e questo aspetto è stato evidenziato anche dai brani, che hanno portato i presenti nei diversi paesi del mondo attraverso la musica e alla fine dell’esibizione a gustare le delizie del buffet multietnico. La data scelta per la rassegna non è casuale, “volevamo celebrare innanzitutto una giornata che cadde proprio il 23 aprile, la Giornata internazionale del libro e della lettura”, dichiara Ivana Dama, responsabile Campagna Biblioteche Solidali.
La Campagna Biblioteche Solidali nasce nel 2006, all’inizio come progetto che ha al centro dell’attenzione il diritto alla lettura e all’alfabetizzazione nel mondo, poi si sviluppa come campagna permanente senza alcun strumento di finanziamento interno. I principali obiettivi sono quelli di costruire o sostenere biblioteche nei Paesi del Sud del Mondo.
Le associazioni che vogliono aderire alla campagna devono avere alcuni requisiti base, “l’iscrizione al registro delle associazioni di Roma da almeno un anno e avere precedenti progetti avviati nei paesi dove si vuole aprire o sostenere la biblioteca”. Oggi sono nove associazioni che hanno fiducia in questo progetto e si impegnano a realizzare eventi culturali in collaborazione con Biblioteche di Roma, per decidere poi dove inviare i fondi. Non è sempre facile raggiungere i risultati sperati, a causa della crisi economica ma anche perchè i risultati non sono visibili immediatamente, ma “noi ci crediamo in questa campagna e andiamo avanti”.
Ogni anno viene realizzato un rendiconto finanziario, “siamo a una media di 10 mila euro all’anno, non sono tanti ma se sono spesi bene nei paesi ai quali sono destinati si possono creare grandi cose”, dice Silvia Bazzocchi, responsabile Campagna Biblioteche Solidali. E infatti, i risultati si vedono già, fino ad oggi sono state costruite o sostenute 28 biblioteche in 22 Paesi di tre continenti.
Determinazione e fiducia in quello che fanno, cosi potrebbero essere caratterizzate brevemente le persone coinvolte in questa campagna, e vanno avanti nonostante il periodo buio dal punto di vista finanziario.
Alina Barbulescu
(22 aprile 2015)
Leggi anche: