Cittadinanza: approvato alla Camera il testo base di riforma

Riforma della cittadinanzaÈ stato approvato il 4 agosto in Commissione affari costituzionali alla Camera il testo base della riforma della cittadinanza. Il provvedimento che era stato presentato dalla relatrice Marilena Fabbri del Pd introduce il cosiddetto “Ius soli soft” che facilita l‘ottenimento della cittadinanza italiana da parte di minori stranieri nati in Italia o residenti da più anni nel nostro paese se sono rispettate alcune condizioni legate alla frequenza scolastica o alla residenza in Italia da parte di uno dei genitori. E’ il testo unificato di riforma della legge 91 del 1992,  risultato di oltre venti proposte presentate in questi anni da esponenti di tutti gli schieramenti politici, il testo introduce per la prima volta nel nostro paese accanto allo ius sanguinis i principi dello ius temperato e dello ius culturae, che consentono di accelerare i tempi di acquisizione della cittadinanza italiana per i bambini figli di stranieri.

In base al principio dello ius temperato possono ottenere la cittadinanza italiana i bambini nati in Italia da genitori stranieri regolarmente residenti in Italia da almeno cinque anni. Possibilità riconosciuta anche a chi ha almeno un genitore nato in Italia e regolarmente soggiornante da almeno un anno.

Lo ius culturae lega l’acquisizione della cittadinanza al percorso di vita in Italia e si applica ai bambini figli di stranieri arrivati nel nostro paese entro il dodicesimo anno di età che abbiano frequentato regolarmente per almeno cinque anni le scuole italiane. Per chi arriva dopo i 12 anni è previsto il requisito ulteriore della residenza legale ininterrotta di almeno sei anni.

Lo status di cittadino si acquisisce dietro richiesta dei genitori. In caso contrario gli interessati potranno presentare domanda entro due anni dal raggiungimento della maggiore età.

Il testo sarà discusso a partire dal mese di settembre. La riforma della cittadinanza è oggetto da anni di battaglie che chiedono il superamento dello ius sanguinis. Tale sistema, riconoscendo la cittadinanza esclusivamente a chi è nato da genitori italiani, nega ai bambini nati e cresciuti in Italia da genitori stranieri la possibilità di godere di pieni diritti.

S.F.(30 luglio 2015)

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