Accoglienza migranti: dalla tendopoli a Tiburtina ad una struttura a Tiburtino Terzo

Tendopoli a Tiburtina
Alcune delle quindici tende del complesso situato in zona Tiburtina, gestito dal personale della Croce Rossa Italiana per l’accoglienza ai migranti in transito a Roma. La struttura è stata allestita dallo scorso 13 giugno. Da allora ha ospitato più di trentamila persone in totale.

Sarà trasferita a via del Frantoio 44, al Tiburtino Terzo, in un complesso di proprietà del Comune e sequestrato nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale, la struttura di accoglienza allestita dal personale della Croce Rossa Italiana di Roma nei pressi della stazione Tiburtina. Adibita dallo scorso 13 giugno per ospitare i migranti in transito negli ultimi mesi, in maggioranza eritrei, da allora la tendopoli ha accolto circa un centinaio di persone ogni giorno, fino a toccare le duecento presenze giornaliere nelle ultime settimane.

Le piogge autunnali ed il calo delle temperature, destinato ad accentuarsi in vista dell’inverno, avevano profilato uno scenario critico per la tensostruttura, delineando condizioni insostenibili a livello di permanenza per quanti vi venivano accolti e vi prestavano servizio. Lo stesso Flavio Ronzi – Presidente del Comitato provinciale di Roma di Croce Rossa Italiana – di recente aveva rivolto un appello direttamente al sindaco Ignazio Marino, per sollecitare un intervento in merito. La soluzione, dopo l’annuncio nella serata di martedì 6 ottobre dell’assessore alle Politiche Sociali Francesca Danese, è stata individuata in una struttura stabile, in passato concessa temporaneamente ad una cooperativa facente capo a Salvatore Buzzi,  scelta ora in sostituzione del Ferrhotel, ex albergo per ferrotranvieri. “Si tratta di una restituzione importante alla città e a persone sulle quali si è lucrato” ha dichiarato Danese.

Sospiro di sollievo, dunque, per i migranti e i volontari e gli operatori di Croce Rossa Italiana di Roma e di altre associazioni del volontariato, impegnati dall’estate in azioni di ospitalità ed assistenza alle migliaia di persone giunte a Roma dopo estenuanti traversate del Mediterraneo o di altri paesi europei.

Ronzi presidente CRI Roma
Ronzi presidente Comitato Provinciale Roma di Croce Rossa Italiana

“Il flusso in arrivo è in diminuzione, a fronte di un’accelerazione delle partenze degli ultimi giorni”: è questo il quadro recente stilato da Ronzi, che prosegue rivelando l’atteggiamento positivo riscontrato nei migranti ospiti della tendopoli a Tiburtina. “Le persone sanno di poter avere qui un rifugio sicuro, cure mediche, accoglienza positiva, riposo e nutrimento. L’importante è realizzare una tipologia di accoglienza che non incida negativamente sulla qualità della vita dei romani, mostratisi generosi ed attenti alle ragioni umanitarie, fornendo aiuto anche attraverso migliaia di donazioni spontanee. Al tempo stesso, miriamo ad offrire un rifugio sicuro a chi ha attraversato deserto e mare spesso alla mercé di criminali: strutture come queste svolgono un ruolo fondamentale anche nel sottrarre le persone ai trafficanti”.

La sede alternativa, situata al Tiburtino Terzo, è realizzata per perseguire gli stessi obiettivi e potrà ospitare un centinaio di persone, in linea con il fabbisogno necessario e per porre un argine alla questione rifugiati. L’augurio è che risollevi, almeno in parte, i migranti in transito a Roma dalla criticità delle loro condizioni. Già messi a dura prova dal viaggio intrapreso, nonché da quel passato di sofferenze che proprio con la scelta della strada verso l’Europa hanno cercato di lasciarsi alle spalle, “hanno bisogno di tutto: dai vestiti al cibo, a un posto dove dormire e restare per qualche giorno. Tra loro, anche donne e alcuni bambini, oltre ai minori non accompagnati”. Così ha ricordato Ronzi, ribadendo l’impegno di CRI Roma a proseguire le azioni di accoglienza e assistenza.

Clara Agostini(7 ottobre 2015)

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