Il 21 ottobre 2015 è stato firmato il protocollo d’intesa tra Maria Amata Garito, Rettore dell’Università telematica internazionale UNINETTUNO e Foad Aodi, presidente della comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-Mai), dell’Associaizone dei medici di origine straniera (AMSI) e del movimento “Uniti per Unire”. L’accordo è stato sostenuto, a livello istituzionale, dall’Ambasciatore della Lega araba in Italia, Nassif Youssef Hitti e dal ministro plenipotenziario Enrico Granara, coordinatore per gli affari multilaterali del Mediterraneo e Medio Oriente presso il MAE.
“Questo protocollo segna una svolta importante perché agisce nella direzione di un’istruzione senza confini che comprenda ed accolga diverse culture”, sottolinea Aodi. Lui stesso sarà inoltre impegnato nella docenza nei settori immigrazione e diversità nei quali metterà in evidenza “il collegamento tra cultura e religione per aggiornare medici e professionisti della salute in materia d’immigrazione”, al fine di avviare un costruttivo dialogo interculturale.
Medicina sociale e telemedicina, stage per gli studenti stranieri, workshop sul dialogo interculturale e inter-religioso, gemellaggi con le Università arabe, sportelli telematici, riconoscimenti dei percorsi di studio sostenuti all’estero, corsi professionali e linguistici per i migranti, sono i punti di innovazione del protocollo stipulato. “Riteniamo sia altrettanto importante definire il profilo giuridico del mediatore culturale, così da diffonderne un’esatta conoscenza e fare chiarezza sul suo ruolo”, aggiunge Aodi “da quando ho fondato l’AMSI nel 2000 il mio impegno è sempre stato volto alla valorizzazione e gratificazione professionale dello straniero”, ed il riconoscimento dei titoli di studio dei cittadini stranieri presenti in Italia è un fondamentale punto di partenza.
Uno dei focus del protocollo è dato dallo sportello telematico pensato in particolare per “individuare i bisogni formativi degli stranieri e darvi risposte concrete” evidenzia la Garito “un mancato riconoscimento dello studio determina il perpetrarsi di uno stato di frustrazione, decisamente negativo”. Il progetto dello sportello sarà attivo nei prossimi mesi e prevede anche la costitutzione di comitati scientifici all’interno dell’ateneo telematico “lo scopo è valutare la preparazione dei cittadini stranieri in modo da valorizzare le competenze che possiedono. Solo attraverso la sinergia tra le culture possiamo costruttivamente andare avanti e camminare insieme” e la formazione è la base dalla quale non si può prescindere.
Piera Francesca Mastantuono
(29 ottobre 2015)
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