Andrea Signorini: “La politica del fare”

Andrea Signorini: candidato per la Presidenza del Municipio II per la lista Fratelli d’Italia, la Lega “Noi con Salvini”, la Lista Civica di Giorgia Meloni.
Andrea Signorini: candidato per la Presidenza del Municipio II per la lista Fratelli d’Italia, la Lega “Noi con Salvini”, la Lista Civica di Giorgia Meloni.

In vista delle prossime elezioni amministrative, intervistiamo Andrea Signorini, uno dei candidati per la Presidenza del Municipio II, appartenente alla lista che comprende Fratelli d’Italia, la Lega “Noi con Salvini” e la Lista Civica di Giorgia Meloni.

1.Quali forze politiche raccoglie la sua lista?Fratelli d’Italia, la Lega e “Noi con Salvini”, la Lista Civica di Giorgia Meloni.

2. Perché ha deciso di candidarsi al Municipio II?Faccio politica in questo Municipio da oltre 15 anni e negli ultimi tre anni di giunta di sinistra, la situazione è precipitata.

3. Quali sono i 3 principali problemi del territorio nel quale si candida?Il primo è il degrado in cui riversano le strade. Mai il territorio è stato così sporco e così abbandonato. Abbiamo strade, parchi e piazze che non vengono pulite ormai da quasi tre anni. Il secondo problema è la scarsa o nulla manutenzione delle strade. Da quando governa questa giunta le strade con le buche si chiudono direttamente: è il caso di via Chiana, via della Moschea, piazza Bologna. Le buche non si riparano più ma si chiudono con un nastro bianco e rosso alla viabilità. L’ ultimo problema è connesso alla sicurezza, alla microcriminalità alle quali sono correlati tanti altri disagi, come nel caso di stazione Tiburtina o zona San Lorenzo.

4. Il Municipio II ha 176 mila abitanti, oltre 20 mila sono stranieri quali saranno le 3 prime azioni per agevolare l’incontro fra culture diverse?Per la precisione credo che gli abitanti siano più di 176 mila, credo che attualmente sfiorino i 190 mila. L’inclusione delle popolazioni straniere, anche quelle che vivono in pianta stabile nel Municipio, passa attraverso un aiuto vero. Se una persona straniera arriva qui, che sia comunitaria o extracomunitaria, includerla significa sapere come vive, dove dorme e cosa fa per vivere. L’inclusione non può essere ciò che abbiamo visto ancora in questi giorni in via Cupa, una via privata, dove i migranti dormono per strada. L’inclusione all’interno del tessuto sociale passa attraverso la presa di coscienza e quindi l’interesse reale per quello che effettivamente fanno durante la giornata. Ovviamente, bisogna metterli in contatto con tutti i canali che possano trovargli un posto di lavoro o comunque condizioni migliori per vivere.

5. Sta seguendo l’iter della legge di cittadinanza? Cosa pensa in merito a questa legge?I cittadini innanzitutto dovrebbero essere informati un po’ di più. Il problema bisognerebbe affrontarlo facendo in modo che le amministrazioni comunali, e quindi anche municipali, informassero di più i cittadini in merito a questo tema: l’informazione non può passare solo attraverso internet. Materie come queste andrebbero trattate con i sistemi informativi del Municipio. Non compete a me entrare nel merito di una legge che è di interesse nazionale. Forse il Municipio ha altre priorità, altre competenze. Ci sono altre persone più importanti di me che sono chiamate a discutere in merito a questa legge ma posso dire che i cittadini stranieri non possono essere lasciati in balia della vita di tutti i giorni senza un lavoro.

6. Quali soluzioni per evitare il ripetersi del malaffare legato all’accoglienza di migranti (caso Mafia Capitale)?La risposta a questa domanda la dovrebbe dare il Partito Democratico. Le cooperative coinvolte sono infatti di chiara matrice di sinistra. I candidati della sinistra sapranno sicuramente rispondere meglio di me. L’unica cosa che andrebbe fatta è affidarsi a persone oneste, a dipendenti puliti. Può capitare di affidarsi alle persone sbagliate ma non tutto può essere attribuito alla sfortuna. L’amministrazione prima di dare soldi alle cooperative deve quantomeno verificare chi siano.

7. Ritratto: che studi ha fatto? Ha famiglia? Hobby?Sono diplomato come perito informatico. Ho due bambine: una di nove anni e una di due anni e mezzo. Convivo, ma non sono sposato. La mia passione è il calcio.

8. Quale è stato finora il suo impegno civile e/o politico?Faccio politica da quando sono ragazzino. Ho iniziato in Alleanza Nazionale, dopodiché ho fatto l’assessore in questo Municipio dal 2001 al 2006. Ho sempre unito l’impegno politico all’impegno civico. Quando ti occupi di disagi come le strade, i tombini, i cassonetti, più che impegno politico diventa, infatti, un impegno civico. Quando ero assessore appartenevo ad una lista civica e non politica. Chi mi conosce sa che sono molto attivo nell’ambito delle parrocchie. Sono infatti un cattolico apostolico romano credente. Non mi piace tuttavia parlare in questo periodo di quali attività ho svolto nell’ambito di volontariato perché si sa che sotto elezioni diventano tutti “solidali”.

9. Qual è l’ultimo piatto di cucina straniera che ha mangiato o cucinato?Io non cucino. Non sono capace di cucinare piatti tipici stranieri ma nemmeno quelli italiani come l’amatriciana, se è per questo. L’ultimo piatto di cucina straniera l’ho mangiato ieri a pranzo: il cous cous, ma non mi chiedete come si fa!

10. Vorrebbe aggiungere qualcosa che per lei è importante per il Municipio II e che non abbiamo affrontato nelle precedenti domande?Visto che il presidente uscente di questo Municipio ha parlato per tre anni di legalità e di trasparenza, tutto è stata questa amministrazione meno che trasparente: soldi buttati o non impegnati. Uno spreco di 300 mila euro sulle rimozioni abusive, 800 mila euro sulla manutenzione delle strade, soldi dell’economia persi, buttati. Non sono stati incassati,  inoltre, quasi 3 milioni sul rinnovo della concessione del parcheggio di piazza delle Muse. Noi, con la Commissione trasparenza, in questi tre anni abbiamo seguito tutte queste situazioni e abbiamo rilevato una mancanza di trasparenza. Tra l’altro il presidente uscente, in maniera misteriosa, non solo non si è ricandidato alla presidenza di questo Municipio ma ha persino ritirato la candidatura l’ultimo giorno. Per il Municipio serve ripristinare un minimo di trasparenza, mentre la prima cosa che è stata fatta dal presidente uscente è stata comprare il permesso della ZTL (Zona a traffico limitato), 670 euro con i soldi dei cittadini. Se verrò eletto, non solo rinuncerò alla macchina di servizio, ma la metterò a disposizione della consulta del volontariato e del sociale per fare i servizi e accompagnare le persone che ne hanno bisogno, e io continuerò a girare, come ho sempre fatto, con lo scooter.

Ania Tarasiewicz

(31/05/2016)

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