Roma, caldo torrido. La città brulica di turisti in cerca di refrigerio e romani a passeggio in spasmodica attesa di assistere ad un’altra prodezza della propria Nazionale di calcio agli europei. La partita delle partite, Italia Germania, inizia alle 21. In molti ingannano il tempo passeggiando per il centro della città, in una delle gran classiche dello shopping, via del Corso e dintorni, tra un gelato e l’occhio puntato a qualche capo in saldo.
Avvicinandosi a piazza del Popolo giungono, inaspettati, suoni che non sono quelli del maxi schermo che di solito viene posto per le occasioni calcistiche, ma quelli ritmati di tamburi che incuranti del caldo scandiscono il tempo.
La curiosità allora ti porta dentro la piazza a vedere di cosa si tratta e scopri che c’è il Carnevale Africano.
Un pezzo d’Africa nel centro della città, con i suoi colori, canti, suoni, danze, cibi e tanti volti sorridenti. La gente si ferma e scatta foto con lo smartphone, anzi molti fanno selfie, altri assaggiano cibi e c’è chi, immancabilmente, chiede la ricetta. Altri assistono alla sfilata di moda che ti proietta dentro colori ed eleganze che non conoscevi.
Il tempo passa velocemente e, senza neanche accorgertene, ti rendi conto che avresti dovuto già esser via, per andare a vedere la partita con gli amici che ti aspettano e invece e inaspettatamente ti sei fermato lì, stregato da questa festa che ti ha rapito in una piazza del Popolo, che oggi si tinge d’Africa, terra in cui tutti abbiamo radici.
Giuseppe Marsoner
(5 luglio 2016)
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(Foto di Giuseppe Marsoner, Gabriele De Bonfils, Marco Grandelis, Marcello Valeri)
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