La poesia di Cavoni per ritrarre gli “invisibili”

presentazione-libroL’8 novembre, presso la Camera dei Deputati, si è tenuta la presentazione del libro  dal titolo: Censimento degli invisibili di Cesare Davide Cavoni, giornalista di Tv2000.

Ad aprire la presentazione, è Marina Sereni, vice presidente della Camera, che spiega chi sono  gli invisibili: i migranti, gli indigenti, gli anziani, i disabili, tutti coloro che, per vari motivi, vivono ai margini della società; “in genere i molti dati statistici forniti da varie organizzazioni non ci mostrano le sembianze di queste persone; la poesia di Cavoni riesce invece a fornirci delle immagini  che dovrebbero avvicinare la politica alla realtà degli invisibili, dopo essere entrati nella realtà delle varie situazioni e storie personali.”

Edoardo Patriarca, vice presidente della commissione parlamentare di inchiesta sui migranti, descrive i sentimenti principali del volume: “Una peculiarità  del libro è che il finale di ogni poesia ci lascia con delle domande invece di presentare delle soluzioni preconfezionate. Le poesie vanno lette diverse volte, lasciate sedimentare, affinchè  questa lettura possa aprirci interrogativi,  stimolarci nella ricerca di soluzioni.” A chiusura del suo intervento Patriarca riflette su come l’Italia possa crescere: “ più del Pil ci dovremmo preoccupare di fornire delle possibilità di lavoro ed integrazione ai troppi invisibili, da questo potremmo ripartire”.

Di Europa e di sentimenti parla Stefano Mirabelli, capo ufficio stampa conferenza Stato regioni: “l’Europa sta negativamente migrando verso un realtà di muri, mancata accoglienza e assenza di tolleranza. È interessante notare come Cavoni, che è un giornalista ed in quanto tale deve attenersi ai fatti spesso drammatici, poi si dedichi alla poesia che gli permette di parlare dei sentimenti delle persone, anche aldilà della notizia del momento.”.

Paolo Beccegato, vice direttore Caritas italiana, accosta la carità alla poesia: “chi fa carità incontra il brutto ed il bello, come Madre Teresa, nella carità si può trovare la poesia di aiutare l’altro e l’amore nel senso più aulico: l’amore per il prossimo.”

In conclusione l’autore parla del tema del viaggio presente nel volume: “quello intrapreso dai tanti migranti, ma è anche quello individuale che rispecchia la ricerca individuale di ogni persona che, attraverso il dolore, cerca di dare un senso alla propria esistenza.”

La poesia così intesa è uno degli strumenti per raccontare il sociale.

Marzia Castiglione Humani

(10, novembre 2016)

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