10 migranti residenti in Italia e provenienti dall’Africa potranno diventare imprenditori creando un ponte tra l’Italia e i loro paesi di origine. L’opportunità nasce dal programma MigraVenuture, realizzato dall’ Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni e Etimos Foundation che da anni agisce come investitore sociale e incubatore di imprese innovative.
Con un primo bando che scade il 12 dicembre e un secondo, che sarà aperto a febbraio 2017, saranno preselezionate 20 idee. Il progetto incarna la nuova linea italiana di cooperazione internazionale. “Il ruolo delle diaspore nello sviluppo dei paesi di provenienza è fondamentale. Va sostenuta sempre di più l’idea che i migranti possano mettere a disposizione le loro competenze e risorse: umane, finanziarie, relazionali, culturali. L’obiettivo: creazione di lavoro e sviluppo di lungo periodo, non solo per l’Italia ma anche per i paesi di origine”, dice Davide Libralesso che si occupa di relazioni internazionali per Etimos.
Il percorso in tre fasi I potenziali imprenditori selezionati riceveranno in italia, a partire da dicembre 2016 fino a febbraio 2017, una formazione tecnica che permetterà loro di strutturare l’impresa a partire dall’idea.
I 10 progetti migliori per le potenzialità economiche e sociali potranno accedere a un fondo di capitalizzazione, che acquisirà una quota di minoranza nel capitale dell’impresa. Un passaggio necessario per avviare e far crescere l’attività nel medio periodo. “Questa è la grande sfida di MigraVenture: non si tratta semplicemente di un prestito, ma l’obiettivo è fare impresa insieme, capire le problematiche, rafforzare i partnerariati. Questo è il passaggio culturale nuovo. In ogni caso non è obbligatorio accettare Etimos come socio, si può rinunciare e scegliere di non avere fondi o avere semplicemente un prestito”, specifica Davide Libralesso.
Ma il programma non termina con la formazione e l’investimento, i neo imprenditori saranno affiancati anche nei loro paesi da esperti del settore che completeranno la formazione cominciata in Italia. “Inoltre auspichiamo che ci siano anche aziende italiane tra i partner, molte imprese italiane già operano in Africa ma agiscono con diffidenza, in maniera poco strutturata, sono privi degli strumenti culturali che servono per approcciarsi a un continente diverso. Il ruolo dei migranti in questo può essere fondamentale anche per l’Italia”.
Requisiti. Possono presentare le idee imprenditoriali i cittadini africani con permesso di soggiorno o residenti in Italia che abbiano la proprietà o la maggioranza delle quote della società o della start up.
L’attività deve svolgersi in uno stato africano e deve avere le caratteristiche richieste dalla legislazione del paese di riferimento. “Un’officina meccanica, un’attività agroindustriale, un’impresa per l’installazione e la manutenzione di pannelli solari, un’impresa di gestione integrata dei rifiuti che metta in contatto un ente pubblico locale e un partner italiano sono solo alcuni esempi di attività finanziabili”, dice Davide Libralesso.
Criteri di valutazione e vantaggi. Nella valutazione delle proposte un grande valore è riconosciuto alla solidità economica e alla sostenibilità della proposta imprenditoriale. Anche se di grande importanza sono anche le esperienze della persona che presenta l’idea, l’impatto socio economico del progetto e la coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Modalità di presentazione della domanda. Le candidature dovranno essere inviate tramite email all’ indirizzo migraventure@etimos.org, entro le ore 12.00 del giorno 12 dicembre 2016.
Maggiori informazioni sul bando sono disponibili sul sito di Etimos e sulla pagina Facebook dedicata a MigraVenture.
Rosy D’Elia
19 novembre 2016
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