Le Radici: mensile albanese ponte fra due culture

Momento di lavoro nella biblioteca dell’Abbazia di San Nilo, Grottaferrata

Le Radici è un mensile italo albanese nato nel 2012 da un’idea di Hasan Aliaj sessantenne di Valona, in Italia da ventisei anni, “In quel periodo frequentavo la biblioteca dell’Abbazia di San Nilo dove ho trovato infinite fonti preziose che trattavano argomenti inerenti al mio paese di origine e assecondavano i miei interessi di giornalista. Mi è sempre piaciuto conoscere la storia antica, le origini del mio popolo, “le radici”. Attualmente collaboro con Maria Teresa Carnevali, svolgiamo ricerche a partire dalla letteratura albanese, nella biblioteca di Grottaferrata, ma appena arrivato in Italia ho fatto di tutto: giardiniere, lavapiatti e altri lavori umili che consentivano di mantenermi.”

Le Radici” – Prima pagina del numero di Marzo 2017

“Le Radici” è un mensile cartaceo, disponibile anche online, che affronta tematiche diverse: archeologia, storia antica, cultura, attualità, ma anche problematiche che interessino i migranti, il tutto in due lingue albanese e italiano.“Gli articoli in italiano aiutano i miei connazionali ad imparare la lingua, quelli in albanese servono  a non dimenticare il nostro idioma”. L’obiettivo è diffondere la conoscenza della storia e della cultura dell’Albania. “Il giornale è diventato un ponte fra paesi, tradizioni, origini diverse.” Nel futuro sulle pagine del giornale si vorrebbe raccontare di personaggi albanesi di grande rilevanza  storica e culturale.

I collaboratori sono tanti, “vivono un po’ ovunque, tra loro ci sono esperti di settori diversi: linguisti, scienziati, archeologi, giornalisti”. Le mille copie del giornale vengono stampate a Tirana perché in Albania i costi sono inferiori rispetto all’Italia. “Nel vostro paese il giornale arriva con il traghetto e poi viene distribuito gratuitamente in diverse città, dove risiedono le comunità albanesi, non solo in Italia ma anche in Europa”. Nella diffusione sono utilizzati anche i bus ai quali in cambio viene fatta pubblicità. In realtà la distribuzione del giornale è svolta prevalentemente in modo volontario: “è realizzata da persone che hanno spirito patriottico e da varie istituzioni albanesi come l’Istituto della Diaspora. Lungo il nostro cammino abbiamo trovato gente interessata e disponibile che ci ha aiutato senza chiedere nulla in cambio”, infatti le principali difficoltà che incontriamo sono, ovviamente, di carattere economico.

Oltre alla passione quello che spinge Hasan Aliaj ad andare avanti è la risposta dei lettori, “hanno dimostrato grandissimo interesse, per questo abbiamo cambiato veste tipografica e inserito nuove pagine: all’inizio erano solo quattro, oggi sono ventiquattro”, un inconfutabile segno di successo.

Ania Tarasiewicz

(5 Aprile 2017)