La comunità cinese ha preso piede a Roma ed è destinata a diventare sempre più presente nel settore commerciale. Ogni quartiere di Roma ha i suoi negozi di cinesi, forniti di ogni cosa, come dei piccoli centri commerciali. I parrucchieri non fanno eccezione al trend: Michele – il nome è italiano perché la nonna paterna era piemontese – è uno di questi.È arrivato dalla Cina, precisamente da Xi’an, circa due anni fa insieme alla moglie Lhi, proprio con l’intenzione di avviare a Roma un’attività commerciale. È scappato dal suo Paese perché “si vive male e non si ride mai” spiega, mentre in Italia la gente è allegra. Grazie all’aiuto di un suo amico ha aperto un negozio di parrucchiere in una zona residenziale di Roma, dove lavora insieme a sua moglie estetista.Per farlo ha dovuto affrontare non solo difficoltà economiche, ma anche delle regole molto rigide della sua comunità: “prima di aprire un negozio bisogna accertarsi che si trovi ad una distanza minima da un altro gestito da cinesi” racconta.Michele è un ragazzo molto ambizioso e con le idee chiare: lavora sette giorni su sette dalle 9 alle 20 per creare un solido futuro a sua moglie e alla sua bambina di quattro anni, Mei, ma soprattutto per far venire in Italia i suoi genitori che sono rimasti in Cina.Il suo negozio esteticamente non è eccessivamente curato, ma ha comunque molti clienti e di tutte le condizioni sociali: signore anziane, ragazzi giovani, più o meno benestanti.Sua moglie si occupa di estetica, così riescono insieme a fornire un servizio completo ai loro clienti. Michele è molto contento di questo lavoro perché gli permette di stare a contatto con la gente e migliorare così il suo italiano.Arrivato dalla Cina solo con i vestiti che indossava e un po’ di soldi, con un “colpo di spazzola” Michele si è davvero trasformato in un imprenditore.
Emanuele Cappello(5 luglio 2017)
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