Un posto in classe per tutti, la guida di Scuolemigranti per il diritto allo studio

Fonte: Scuolemigranti
Con l’arrivo dell’estate per i genitori di ragazzi stranieri l’iscrizione a scuola può diventare una vera impresa. È rivolta a loro la guida messa a punto da Scuolemigranti, la rete delle associazioni che insegnano gratuitamente italiano a migranti adulti e bambini a Roma e nel Lazio.

1. Tuo figlio non trova posto a scuola?

Se vuoi informazioni sulle scuole di zona consulta il sito www.scuolediroma.it, dove trovi:

  • la mappa di tutte le scuole pubbliche di Roma divise per Municipi,
  • gli orari di ricevimento e altre informazioni anche in arabo, bengalese, cinese, rumeno, spagnolo, inglese e francese.

Se vuoi segnalare il problema invia un’email a info@scuolemigranti.org. Scuolemigranti coinvolgerà l’Ufficio scolastico regionale, il ministero dell’Istruzione e l’ente locale.Se sei un genitore straniero, devi sapere che per la legge e la Costituzione la scuola è

  • aperta a tutti (anche a chi non ha permesso di soggiorno regolare)
  • obbligatoria
  • gratuita

Nel 2006 l’obbligo scolastico è stato elevato a 10 anni (fino al compimento dei 16 anni d’età).

2. Hai difficoltà a iscrivere tuo figlio a scuola?

Anche se la pre-iscrizione tramite il portale Iscrizione online per l’anno scolastico 2017 – 2018 è scaduta a febbraio, il bambino appena arrivato ha diritto di frequentare la scuola.Puoi richiedere l’iscrizione in formato cartaceo alla segreteria dell’istituto in qualunque periodo dell’anno scolastico.

Quali documenti servono?

Documenti anagrafici

  • Documento d’identità dell’alunno (passaporto, certificato di nascita o atto di nazionalità) e dei genitori o di chi ne esercita la tutela.
  • Permesso di soggiorno dell’alunno (dal quattordicesimo anno d’età) o di uno dei genitori. Se la richiesta del documento è in corso, puoi presentare la ricevuta rilasciata dalla Prefettura in attesa del documento definitivo. Se sei un genitore che risiede in modo irregolare in Italia puoi fare l’iscrizione senza timore di essere denunciato.
  • Codice fiscale dello studente e dei genitori. Se l’alunno non ha codice fiscale puoi iscriverlo online. Gli verrà assegnato un “codice provvisorio”, che la scuola sostituirà poi con il codice fiscale definitivo. Se invece tu genitore non hai un codice fiscale, puoi fare domanda direttamente alla segreteria della scuola.

Documenti sanitari

  • Certificazione delle vaccinazioni obbligatorie. Devi presentarla entro il 10 settembre e puoi sostituirla con un’autodichiarazione. Per le scuole dell’infanzia la presentazione è obbligatoria, per gli altri gradi di istruzione no (attenzione però: se non la presenti scatta una multa e una segnalazione all’Asl).

Documenti scolastici

  • Certificati relativi agli studi fatti nel Paese d’origine (tradotti e autenticati presso il tribunale territoriale competente) o autocertificazione del genitore.

Documenti fiscali

  • Documenti relativi al reddito familiare (come l’Isee) per stabilire le rette della mensa scolastica, del trasporto e delle altre attività. Il termine per la presentazione è generalmente il 30 settembre.

Se la documentazione dello studente non c’è oppure è irregolare o incompleta, uno dei genitori ne dichiara i dati anagrafici sotto la propria responsabilità. In questo caso il bambino verrà iscritto con riserva ma questo non pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi.È possibile che la scuola in cui vuoi iscrivere tuo figlio abbia terminato i posti disponibili: si parla di “classi piene”, ovvero la scuola ha già raggiunto il numero massimo di alunni consentiti rispetto a quello dei docenti.

3. Perché è importante il ruolo dei cittadini

Non esiste un ufficio di riferimento per guidare il genitore nella ricerca di un’altra scuola disponibile in zona.

A chi puoi rivolgerti?

  • Al Servizio Sociale ed Educativo anche se non esiste in tutti i Municipi di Roma e i Comuni del Lazio.
  • Alla rete Scuolemigranti: le sue associazioni si trovano nei diversi Municipi di Roma (i contatti sono sul sito della rete Scuolemigranti.
  • Alle associazioni di volontariato.

(7 agosto 2017)

 

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