Foto Giuseppe MarsonerI girotondi invadono le piazze d’Italia. Da nord a sud, ancora una volta, gli “Italiani senza cittadinanza”, scendono in piazza per ribadire l’urgenza dell’approvazione al Senato della riforma della legge sulla cittadinanza, per i bambini nati o cresciuti in Italia da migranti regolarmente residenti. E questa volta, e in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia che si è svolta il 20 novembre, lo hanno fatto insieme a maestri‚ insegnanti e docenti universitari che ogni giorno guardano negli occhi gli oltre 800mila bambini e ragazzi che frequentano la scuola e l’università con i compagni italiani‚ ma non sono cittadini come loro.L’evento, dal titolo #GirotondiCittadinanza, si è svolto in diverse città italiane ed è stato promosso tra gli altri da L’Italia sono anch’io, Italiani senza cittadinanza e Insegnanti per la cittadinanza, e ha voluto mettere al centro dell’iniziativa la scuola, simbolo di integrazione dei nuovi cittadini.“Perchè oggi sia veramente la giornata per i diritti dell’infanzia, non possiamo permettere che i bambini vengano trattati in maniera diversa e non abbiano gli stessi diritti. Bisogna che i senatori si sveglino, il tempo è adesso!”, ribadisce tra striscioni e libretti scolastici in Piazza Montecitorio Paula Baudet Vivanco, rappresentante del Movimento Italiani senza cittadinanza.Presente anche all’incontro il senatore Luigi Manconi che ha evidenziato quanto siano decisivi questi giorni “perché la discussione al Senato riprenda e volga ad un termine positivo”. Un mese determinante, quello di novembre se si tiene conto che proprio l’obbiettivo che L’Italia sono anch’io, Italiani senza cittadinanza e altre associazioni si propongono è quello di arrivare entro la fine del mese all’approvazione definitiva della legge di riforma della cittadinanza. E per ribadire, ancora di più il loro appoggio, nella stessa giornata, è stato lanciato nuovamente lo sciopero della fame iniziato lo scorso 3 ottobre, che sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di rappresentanti delle istituzioni, politici, insegnanti e attivisti, ormai sono state superate le mille adesioni.Ma non solo le piazze, molte anche le scuole coinvolte tra cui la Di Donato nel cuore del Municipio I di Roma. Laboratori creativi, flash mob, letture e palloncini hanno riempito di colore il cortile della scuola lunedì 20 novembre per ribadire la necessità del voto immediato della Riforma, ormai ferma al Senato da quasi due anni. Una questione che coinvolge la sensibilità e la vita di oltre 800 mila ragazzi che frequentano le scuole dove, come ricordano gli organizzatori della campagna, “non ci sono stranieri, ma bambini, e ogni bambino cresce cittadino”.
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