Lunedì 24 settembre 2018 è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri il decreto Salvini su Sicurezza e Immigrazione.Ecco cosa cambia per un cittadino straniero che viene in Italia e chiede di essere accolto.
Decreto Salvini: cancellato il permesso di soggiorno per motivi umanitari
Il permesso di soggiorno per motivi umanitari dava la possibilità a un cittadino straniero, che scappava dal suo paese di essere accolto e protetto in Italia perché:
- maltrattato;
- senza possibilità di nutrire se stesso e la sua famiglia;
- viveva in un paese senza leggi e capi giusti;
- il suo paese era stato colpito da un uragano, terremoto, ecc
- non aveva possibilità di vivere in un posto dove poter crescere in modo sano e con un futuro.
Cosa cambia: sarà possibile chiedere un “permesso speciale”, solo:
- per gravi problemi di salute (vittime di tratta, sfruttamento, cure mediche);
- se a causa di disastri naturali momentaneamente è impossibile tornare nel paese di origine senza rischiare la propria vita;
- per premiare il cittadino straniero che abbia compiuto azioni molto importanti per la popolazione.
Decreto Salvini: più giorni nei Centri di Permanenza per i Rimpatri
Quando un cittadino straniero viene in Italia e chiede di essere accolto, durante il periodo che serve alle autorità per decidere se è possibile o meno, è ospitato in grandi strutture chiamate Centri di Permanenza per i Rimpatri (già ex CIE).Se non può essere accolto, viene rimandato nel suo paese di origine.Cosa cambia:
- prima del decreto Salvini poteva restare nel Centro di Permanenza per i Rimpatri massimo 90 giorni;
- con il decreto Salvini diventano 180 giorni;
- altre strutture diventeranno Centri di Permanenza per i Rimpatri
- verranno costruiti nuovi Centri di Permanenza per i Rimpatri
Decreto Salvini: più soldi per i rimpatri
Lo stato darà più soldi per rimandare i cittadini stranieri nel loro paese di origine.Cosa cambia:
- 500mila euro nel 2018 per il Fondo per i Rimpatri
- 1milione e mezzo in più nel 2019 e nel 2020 per il Fondo per i Rimpatri.
Decreto Salvini: modifiche al sistema SPRAR
Lo SPRAR, Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati, aiuta il cittadino straniero a essere accolto e inserito in Italia con un lavoro, la scuola e un posto, dove abitare.Il sistema SPRAR garantiva a tutti i cittadini stranieri accolti:
- di partecipare a progetti di accoglienza e inclusione insieme alle associazioni di volontariato nelle città italiane che vogliono partecipare e che hanno dei luoghi adatti per accogliere.
- di interagire con mediatori, operatori sociali e insegnanti di italiano per stranieri;
- di inserirsi legalmente e di lavorare nel nostro Paese.
Cosa cambia:
- potranno far parte del sistema SPRAR soltanto i cittadini stranieri con protezione internazionale e i MSNA, minori stranieri non accompagnati;
- i cittadini stranieri richiedenti asilo saranno accolti solo nei Cara, Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo, e non potranno più iscriversi all’anagrafe e quindi chiedere la residenza.
Decreto Salvini: aumentati i reati che causano il diniego o la revoca della protezione internazionale
Non potranno più chiedere il permesso di soggiorno per protezione internazionale i cittadini stranieri che sono stati accusati di aver commesso:
- violenza sessuale;
- produzione, detenzione e traffico di sostanze stupefacenti,
- rapina ed estorsione,
- furto, furto in appartamento,
- minaccia, violenza o resistenza a pubblico ufficiale
- azioni causa di “paura e allarme sociale”.
Silvia Costantini(26 settembre 2018)
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