Il 27 ottobre a Roma è stato un sabato di voci contrarie. Contro la barbarie e con i migranti sono quelle dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, dell’Arci e del movimento Non una di meno, circa 250 persone si sono date appuntamento alle 14.00 a San Lorenzo nella piazza dell’Immacolata, ricordando anche Desirèe Mariottini uccisa nel quartiere. Contro il Decreto Sicurezza e Immigrazione sono quelle del Sindacato Intercategoriale Cobas Lavoratori Autorganizzati, circa 4.000, che si sono fatte sentire da piazza della Repubblica al Colosseo. Contro il degrado della città sono quelle di migliaia di cittadini che si sono ascoltate in Piazza del Campidoglio. Contro gli immigrati “che ci portano la guerra in casa” sono quelle di un centinaio di esponenti di Forza Nuova che si sono riuniti a Porta Maggiore.Da una punto all’altro della città, anche le questioni più simili hanno assunto toni diversi. Mentre a San Lorenzo in sostegno dei migranti ci sono molti italiani e pochi stranieri, verso il Colosseo “contro il decreto sicurezza e immigrazione” c’è una folla di migranti, arrivati a Roma da diverse città italiane e in Italia da tutto il mondo. Mentre da un lato ci sono le mani in alto dipinte di rosso, simbolo delle morti in mare, dall’altra c’è un serpentone in movimento che si dirige verso Via dei Fori imperiali. Contemporaneamente da una parte ci sono i discorsi degli ex partigiani che temono il ritorno del fascismo, dall’altra ci sono i cori e gli slogan contro l’attuale governo.Similitudini e differenze nelle fotografie scattate da gma.
Fotografie di gma(29 ottobre 2018)
Leggi anche: