Il 29 aprile si è svolto nella Sala Agnini di Roma un dibattito, organizzato da “Grande come una città”,che ha avuto come interlocutore il Fabrizio Barca del “Forum Disuguaglianze Diversità”, una fondazione che unisce otto organizzazioni e vari ricercatori che lotta contro le disuguaglianze sociali tramite incontri di sensibilizzazione in tutta Italia. Il tema dell’incontro di lunedì 29 è stato quello della giustizia sociale a partire dalle “15 proposte di giustizia sociale” elaborate dal Forum. Sono intervenuti Giovanni Caudo, presidente del 3 Municipio, e Christian Raimo,l’assessore alla cultura del Municipio, ma anche diverse persone del pubblico interessati a chiarimenti sulle proposte.
Le “15 proposte di giustizia sociale”
Oggetto del dibattito sono infatti le “15 proposte per la giustizia sociale” presentate al Presidente della Repubblica lo scorso 20 marzo. Le proposte hanno ricevuto un feedback positivo, al punto che alcune di esse verranno sperimentate. Le iniziative, a livello nazionale ed europeo, “sono nate per rimediare alla rabbia sociale degli ultimi anni, causata dalle disuguaglianze sociali e che è sfociata nella deriva autoritaria che osserviamo oggigiorno” sostiene Fabrizio Barca. Infatti sia Barca che Raimo ritengono che la situazione sociale attuale non sia dovuta a fattori inevitabili come la globalizzazione o le tecnologie, bensì sia frutto di scelte (o non scelte) politiche errate. Alcuni strumenti sono stati mal utilizzati. Tuttavia non si tratta di eliminarli completamente, ma di recuperarne il buon uso.
Le linee principali
Le iniziative sono perlopiù a breve termine e, pur non includendo tutte le categorie sociali, vengono definite “radicali” in quanto intervengono non sulla redistribuzione della ricchezza, ma direttamente sui meccanismi che la producono. L’obiettivo è redistribuire potere e non solo risorse. Tre sono gli assi principali di intervento: il cambiamento tecnologico, la relazione lavoro-capitale e il passaggio generazionale. Importanti sono la voglia di rendere la conoscenza un bene globale, e non monopolizzato nelle mani di poche imprese digitali. Inoltre, notevole è l’iniziativa per rendere farmaci e cure particolari accessibili a più persone. Dal punto di vista del lavoro, va presa in considerazione la proposta di istituire “Consigli del Lavoro e della Cittadinanza”, composti non solo da dirigenti ma anche da lavoratori, per elaborare in maniera collettiva le strategie aziendali.
Sostenibilità e nuove generazioni
C’è grande attenzione al tema dell’ambiente e della sostenibilità, con incentivi a chi rispetta l’ambiente durante la produzione. Ci si impegna a lasciare alle nuove generazioni un patrimonio di risorse intaccato. A tale proposito viene anche suggerita una “eredità universale”, ossia una donazione di 15.000 euro a ogni 18enne. Essa dovrebbe far sì che tutti i giovani abbiano le stesse possibilità indipendentemente dalla famiglia di provenienza.
Grande speranza
La chiarezza delle spiegazioni date specialmente da Fabrizio Barca e l’ampia partecipazione del pubblico con domande e interventi fanno ben promettere per queste quindici proposte. Bisogna solo stare a vedere se si avranno gli strumenti e i finanziamenti adatti per realizzarli. Infatti, molti dei presenti hanno chiesto chiarimenti su come si otterrebbe il denaro necessario per alcuni provvedimenti come l'”eredità universale”. Le risposte non si sono fatte attendere: per il 70% proverrebbe da tasse su donazioni di ingenti eredità di vita. In ogni caso, le proposte sarebbero davvero in grado di dare una scossa al sistema, garantendo a tutti i membri della società pari opportunità o comunque maggiore equità.
Giulia Maiorana
(30 aprile 2019)
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