Narguisse Dias, da coloro che la conoscono è chiamata con il diminutivo Nice, è una donna mozambicana, in Italia dal 2000, ha insegnato per molti anni danza africana tradizionale. Attualmente lavora in provincia di Ancona, dove risiede con il marito italiano e si dedica attivamente e con entusiasmo al volontariato.Nice racconta che non le è stato difficile imparare la lingua italiana, ha viaggiato partecipando alle fiere Expo e proprio durante un’esposizione nel 2015 le succede una cosa straordinaria
I turbanti
Presso lo stand in cui lavorava, durante un’esposizione le si avvicina una donna, incuriosita, che la vede intrecciare un turbante e le dice: “Domani tornerò con molte donne, malate oncologiche, saremo una sessantina circa” e così fu.Il progetto “Su(l)la testa” è nato, nell’ambito del volontariato, con la collaborazione dei servizi sociali del Comune di Ancona. È un progetto di sartoria per la realizzazione di turbanti solidali per tutte: migranti, italiane e vittime di tratta che sono in terapia nei reparti oncologici, donne che si trovano in una fase delicata caratterizzata, tra l’altro, dalla perdita dei capelli.Questi turbanti sono realizzati con varie stoffe colorate, tra cui la seta e la “Capulana”, tipico tessuto mozambicano, multicolore e dalle mille fantasie.
Il progetto “Su(l)la testa”
Gli obiettivi di “Su(l)la testa”, esempio concreto di speciale solidarietà, sono quelli di restituire una nuova “identità” alle donne attraverso l’uso dei turbanti. Sono stati realizzati, nell’ambito del progetto, incontri per far apprendere alle donne come indossare e realizzare questi bellissimi copri capi.“Tiramisù”, “Su la testa”,“Mediterraneo” sono i nomi dati ad alcuni modelli di turbanti, alcuni cuciti, altri semplicemente annodati. Molte stoffe utilizzate provengono direttamente dall’Africa e dall’impegno di molte volontarie di reperirle.Nel corso degli anni numerose sono state le iniziative a cui le volontarie del progetto hanno partecipato, ricordiamo il giorno dell‘8 marzo quando le volontarie si sono recate nei reparti oncologici degli ospedali Riuniti di Ancona per regalare i turbanti alle donne in cura, trascorrere con loro del tempo e insegnare loro ad annodare le stoffe. Il desiderio di Nice è quello di portare questo progetto anche nel suo Paese di origine, il Mozambico. Grazie al suo impegno e a quello di tutte le volontarie questa bellissima iniziativa continua a regalare sorrisi.
Flavia Lucidi(26 febbraio 2020)
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