“La strada è la VOSTRA scelta” è la provocazione della comunità di Baobab Experience scesa in piazza del Campidoglio in un sit-in, mercoledì 17 giugno, dopo l’ennesimo sgombero. L’ultimo tra tanti, avvenuto in una situazione emergenziale che ha acuito la precarietà e le fragilità di persone costrette a vivere per strada quindi maggiormente esposte al rischio di contagio. Durante la Fase 1, la più difficile in termini di sicurezza, solamente 21 su 150 presenze di Piazzale Spadolini sono state redistribuite in altri centri capitolini. Eppure, i manifestanti di Piazza del Campidoglio sono tutti in regola con il proprio permesso di soggiorno e stanchi di non poter condurre una vita dignitosa nel pieno della legalità stabilita dalla legge. Le richieste avanzate all’Amministrazione sono il riconoscimento dei propri diritti di migranti, rifugiati e titolari di protezione internazionale, l’immediato miglioramento del circuito di accoglienza in termini abitativi e una reale regolarizzazione lavorativa tale da evitare il ricorso a lavori in nero.I manifestanti hanno parlato a turno, palleggiandosi gli interventi. Sui cartelloni che li hanno accompagnati durante la protesta spicca l’ormai immancabile “Black Lives Matter“, il nome del movimento attivista internazionale che recentemente si è impegnato nel denunciare le discriminazioni e la violenza della polizia sulla comunità afroamericana. I fatti statunitensi scaturiti dall’uccisione dell’afroamericano George Floyd sono un forte segnale di quanto il razzismo sia ancora socialmente presente ma, come ha tenuto a sottolineare una volontaria di Baobab Experience, ciò che accade oltreoceano non può creare ombra sui tanti migranti che in Italia vivono nell’invisibilità. Al termine del sit-in nessun rappresentante amministrativo è sceso in piazza per stabilire un dialogo ma è stato fissato un incontro alla settimana prossima.
Giada Stallone(18 giugno 2020)
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