Accoglienza e integrazione presuppongono conoscenza e comprensione. Proprio per questo risulta fondamentale l’azione dei mediatori interculturali all’interno delle scuole italiane: è importante favorire la partecipazione alla vita scolastica dei figli da parte dei genitori di origine straniera, troppo spesso esclusi dalla comunicazione con il mondo scolastico a causa di barriere linguistiche insormontabili.
La traduzione delle istruzioni per la valutazione
Ha preso avvio a febbraio la convenzione tra Cies onlus e Piuculture odv per l’utilizzo di mediatori culturali all’interno del progetto Italy School Bus. Principali beneficiari saranno i 55 alunni delle scuole primarie, i 66 alunni delle secondarie di primo grado e i relativi genitori destinatari del progetto Italy School Bus, iscritti presso l’IC Via Volsinio, l’IC Winckelmann, l’IC Falcone Borsellino, IC Sinopoli Ferrini, IC Micheli e l’IC Via Ceneda.
La convenzione rientra nell’ambito di DOORS – porte aperte al Desiderio come Opportunità di Rigenerazione Sociale, cofinanziato dall’impresa sociale Con I Bambini e dal Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, che si occupa di mediazione interculturale e linguistica all’interno delle scuole.
Grazie a questo parteneriato e alla collaborazione delle traduttrici Veena Rattu, Marie-Lou Roussellot, Anna Carnariu, le istruzioni per la valutazione degli alunni della scuola primaria dell’IC Via Ceneda, sono state tradotte in 9 lingue:
- punjabi
- tagalog
- cinese
- bengalese
- rumeno
- hindi
- inglese
- francese
- spagnolo
Promuovere la partecipazione dei genitori
“La mancanza di comunicazione tra mondo scolastico e genitori di origine straniera all’interno delle scuole è una problematica annosa, che abbiamo riscontrato fin dalla nascita dei nostri laboratori”, spiega la presidente di Piuculture Amalia Ghisani, “La traduzione delle istruzioni per la valutazione redatte per la scuola IC Via Ceneda è il primo esito di questa collaborazione, che prevede traduzioni anche per le altre scuole aderenti al progetto. La promozione della partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei figli è uno dei pilastri alla base del progetto. La pandemia, d’altronde, ha dimostrato quanto sia incisivo il contesto familiare di provenienza nel determinare il successo o meno dei percorsi scolastici dei figli. Nel caso degli alunni di origine straniera, al successo nel percorso scolastico si affianca quello del percorso di integrazione. La collaborazione con i servizi sociali del II Municipio si inserisce proprio in quest’ottica di favorire quanto più possibile un attivo coinvolgimento delle famiglie”.
La mediazione in ambito linguistico e sociale
Una delle problematiche più frequenti che si trovano ad affrontare le famiglie degli alunni di origine straniera riguarda la scarsa accessibilità ai documenti scolastici, non soltanto al momento dell’iscrizione ma lungo tutto l’iter scolastico dei figli. Per questo, in linea con quanto promosso dalla rete Scuolemigranti, il progetto Italy School Bus ha previsto un ruolo attivo dei mediatori interculturali per favorire l’inclusione socio-educativa degli alunni delle scuole del territorio. Si tratta di una necessità misconosciuta a livello di normative nazionali, ma che ha ricadute importanti sulla partecipazione dei genitori stranieri alla vita scolastica dei figli. Il ruolo del mediatore, infatti, non si riduce a quello di mero interprete linguistico, ma si pone in un’ottica di intervento sociale. Se è vero che la lingua ci fa uguali, come diceva Don Milani, la problematica linguistica diventa immediatamente una questione di inclusione sociale e rimuoverne le barriere un’azione concreta a sostegno di una scuola sempre più interculturale.
Silvia Proietti
(17 febbraio 2021)
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