Giovedì 10 novembre 2022 si è tenuta a Roma, presso il cinema Savoy, in via Bergamo 25, la serata di premiazione della 28° edizione del MedFilm Festival, il noto festival della capitale dedicato alle cinematografie del Mediterraneo. A coordinare la serata sono stati Gisella Vocca, fondatrice del Med, e Federico Pontiggia, consulente della direzione artistica. Proprio Vocca e Pontiggia hanno introdotto, attraverso uno spigliato e gioioso fare, le giurie partecipanti al festival, che, ad una ad una, si sono alternate per decretare i loro vincitori.
Il vincitore Piuculture
Molti i premi previsti e tante le giurie coinvolte così da spaziare tra altrettante eterogenee realtà (dal mondo universitario al WWF, passando per critici, giornalisti, registi). Tra i molteplici giurati ricordiamo quelli selezionati dalla redazione Piuculture, i quali hanno decretato come loro vincitore il film Burning Days di Emin Alper. A fornire la motivazione della scelta Omar Neffati, giurato di provenienza tunisina: “Il film decretato come vincitore dalla giuria Piuculture è Burnig days, il film turco diretto da Emin Alper. Burnig days è stato scelto perché attraverso la narrazione di una vicenda particolare, quella che coinvolge il giovane pubblico ministero trasferito in una cittadina sperduta dell’Anatolia, restituisce un efficace e pungente sguardo sulla situazione politica e sociale che caratterizza la Turchia. Ad emergere, infatti, nel corso del film, sono una serie di elementi: la politica del partito al governo, fatta di soli slogan; la discriminazione tra villaggio e città; i giochi di potere; la corruzione; gli usi ed i costumi del popolo turco che vive nei centri minori; il ruolo della stampa e dell’informazione; l’omofobia e non ultimo il tema della giustizia. Tutti elementi che ricamano un ricco arazzo in cui scorgere il profilo della contemporanea Turchia. E non solo, il film nel toccare problematiche politiche e sociali diventa fotografia della situazione che coinvolge altri paesi, oltre la Turchia, inducendo così ad una riflessione critica di ampio respiro. Il tutto coinvolgendo lo spettatore in una storia che prende la forma di un thriller, potenziata dalla scelta delle musiche e dall’uso delle immagini che virano al color seppia”.
Il vincitore “Amore e Psiche”
Chiude la serata di premiazione l’annuncio del vincitore più atteso, quello del premio “Amore e Psiche”. A conquistarlo Ta Farda di Ali Asgari: “Con ritmo coinvolgente, con rigore d’autore e sensibilità, Ali Asgari racconta un giorno nella vita di una giovane madre di Teheran, denunciando intransigenze e soprusi ma anche lanciando un appassionato incitamento alla ribellione, valido oltre i confini iraniani, un film coinvolgente che merita di essere visto”. Lo stesso Ta Farda è risultato vincitore anche del Premio conferito dalla giuria Universitaria, del Premio Valentina Pedici e del Premio del Pubblico. Un’opera, dunque, particolarmente apprezzata in questa 28° edizione del Festival, che come ogni anno, dal 1995, permette di promuovere il dialogo interculturale, presentandosi come un’occasione per entrare a contatto con un ricco tessuto di tradizione e di visioni del mondo.
Cleofe Nisi
(11 novembre 2022)
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