Villa Medici ha aperto le porte per due mostre: “Bad timing” di Théo Mercier e “Una linea storta tesa”. Quest’ultima è il tradizionale appuntamento con la mostra dei borsisti di Villa Medici. Il progetto, curato da Saverio Verini, riunisce le proposte elaborate dai sedici borsisti nel corso di quasi un anno di ricerca trascorso a Roma. Entrambe le esposizioni hanno dei punti in comune ma, al contempo, rispecchiano un’arte del tutto nuova.
La mostra “Una linea storta tesa”
Il titolo della mostra, Una linea storta tesa, evoca il percorso della residenza: una storia che comprende punti fermi e dubbi come un filo costantemente teso e agitato. La ricerca dei borsisti prende strade inaspettate attraverso deviazioni, incontri, imprevisti e sorprese che testimoniano la vitalità di questa esperienza. La mostra, infatti, diventa un’occasione per mostrare il cammino compiuto dai borsisti durante il soggiorno a Roma: non un punto d’arrivo, ma un passaggio momentaneo, vissuto tra insicurezze e scoperte sorprendenti.
Un’esposizione tra installazioni artistiche, performance, letteratura, ricerche storiche, video, fotografia, musica che vuole evidenziare i diversi percorsi dei borsisti. Dall’interesse per il paesaggio al rapporto con Roma e la vita a Villa Medici, che hanno fatto da sfondo alle opere dei borsisti.
“Una linea storta tesa”: chi sono i borsisti
Gli autori della mostra esposta in Villa Medici sono: Dolores Bakela, Gorge Bataille (Elodie Petit), François Bon, Vittoria Bonitati, Fatma Cheffi, Sonia D’alto, Giulia FIocCa, Geraldine Gourbe, Joan Grandjean, Nicolas Mathieu, Gaëlle Obiegly, Francesca Pietropaolo, Jean-Luc Plouviet, Lorenzo Romito, Simon(e) van Sarloos.
La mostra “Bad timing”
“Bad Timing” è la mostra dell’artista e regista Théo Mercier già borsista di Villa Medici nel 2013-2014, Mercier torna dieci anni dopo nel luogo che ha segnato una svolta decisiva nella sua carriera artistica. Un’esposizione del tutto differente dalla prima e che si sviluppa nel contesto dell’architettura, negli spazi interni ed esterni della villa a partire dal 10 giugno fino a settembre 2023.
Lo stile di Théo Mercier è ben definito. Un’artista a tutto tondo che cerca di rispondere alla domanda: Con quali poteri immaginari governa il nostro tempo e come possiamo riuscire a individuarne i fili?. Una pioggia di auto si è abbattuta sul piazzale di Villa Medici: Rivolti al suolo e con le ali aperte, l’artista immagina le auto come degli “uccelli meccanici” feriti che emettono il loro ultimo respiro. Andando avanti, una serie di sedie in bronzo si sciolgono al sole: sono abbandonate, deformate, schiacciate ed indicano la strada di un enigma che troverà la sua soluzione negli spazi interni di Villa Medici. Entrando dentro la struttura, infatti, si arriva ad un’antica cisterna dove Théo Mercier mette in scena la risoluzione sotterranea di questa situazione distopica. L’opera è stata realizzata con elettrodomestici usati e sculture di marmo amputate, provenienti dalle collezioni di Villa Medici.
Giulia Fuselli
(17/06/2023)
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