“Sosteniamo l’Ucraina!” è il titolo scritto in giallo sulla locandina che invita a partecipare, sabato 24 febbraio, alla manifestazione che ha celebrato il triste anniversario a due anni dall’invasione russa dell’Ucraina, con un corteo che ha attraversato le strade centrali della capitale da Piazza dell’Esquilino per concludersi a Piazza Venezia.
Nella piazza della Basilica di Santa Maria Maggiore, davanti all’obelisco, è stato allestito un piccolo palco dove si sono alternati interventi di politici ed attivisti, si è pregato, si è cantato, c’era tanta emozione nell’aria e lacrime negli occhi delle centinaia di donne presenti che attraverso le frasi su cartelli e striscioni “gridano” a gran voce di fermare questo orrore, vogliono soltanto vivere in pace nella loro terra e chiedono la condanna del dittatore russo.
Prima che il corteo cominci la sua marcia un flash-mob, come in una rappresentazione teatrale, sintetizza in pochi minuti le atrocità che il popolo ucraino sta subendo da dieci anni, da quando fu invasa la Crimea. Come in un tormentone estivo Il saluto nazionale ucraino “SLAVA UKRAINI, HEROJAM SLAVA” è stato il grido ripetuto oggi infinite volte.
Testo e foto di Alessandro Guarino
(25 febbraio 2024)
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