Con Piuculture si chiude un anno all’insegna dell’inclusione

All’inizio di giugno si è concluso l’anno scolastico e con esso i laboratori di italiano L2 che Piuculture organizza dal 2010 nelle scuole primarie e secondarie del II Municipio di Roma e non solo. Un anno pieno di sfide, difficoltà e successi, che ha visto rafforzarsi e consolidarsi ulteriormente la presenza dell’associazione nel suo tradizionale terreno di intervento, con in più qualche novità. Il 2024 ha anzitutto confermato il valore del lavoro svolto sia da un punto di vista strettamente didattico-linguistico che da quello sociale. Dopo l’intensa attività organizzativa dell’avvio dell’anno scolastico, sono stati realizzati 38 laboratori di L2 durante o dopo l’orario scolastico, un laboratorio di studio assistito e due laboratori di L2 per genitori, con una durata media di 60 ore ciascuno. Come racconta Irene Scorbaioli, una delle volontarie più esperte, “è stato un anno denso di imprese nuove e ritorni importanti. Con grande piacere ho accompagnato per il secondo, in alcuni casi terzo anno consecutivo, i ragazzi fino a chiudere il loro percorso di formazione in L2, avendo raggiunto un livello B1, che li rende perfettamente in grado di partecipare all’attività scolastica. Questo risultato, ottenuto grazie ad un costante impegno e interesse, rappresenta per me e per loro un importante successo”.

La forza e le sfide dell’intervento didattico di Piuculture

In effetti la forza di Piuculture e il cuore del rapporto di stretta collaborazione e fiducia costruito con le scuole risiede anche in questo: nella capacità di dare continuità ad un intervento didattico di lunga durata, che ha non solo una valenza pedagogica, ma anche un importante risvolto sociale, in termini di inclusione e di dialogo interculturale. Sempre Irene racconta, a questo proposito, la sua esperienza con lo studio assistito che ha permesso di “mettere a confronto e portare avanti nella formazione sia studenti italofoni che non italofoni. Questo è stato molto interessante. Ci sono stati degli sviluppi molto piacevoli nel vedere come i ragazzi siano riusciti a costruire rapporti interpersonali di scambio e di supporto reciproco”. “Lavorare con i giovani rappresenta una sfida continua, che richiede di mettersi costantemente alla prova, elaborando strategie per creare quel clima di fiducia che solo consente il successo dell’azione didattica e inclusiva” dice Ilaria Paoletti, una delle collaboratrici di più lunga durata di Piuculture. “L’esperienza del laboratorio di italiano L2 con i ragazzi di terza media di quest’anno è stata molto sfidante e motivante. C’è stato tutto un lavoro preliminare per aiutare i giovani a conoscersi e fidarsi l’uno dell’altra, per poi arrivare ad un confronto più intimo e sincero, che ha portato ad interessanti e vivaci scambi di idee e opinioni su fatti sia personali, legati alla propria quotidianità, che di cronaca”. Un investimento di tempo e di energie che ripaga, soprattutto quando si riesce a restituire a queste seconde generazioni, che vivono spesso nell’ombra e faticano a tenere il passo con i propri compagni, un po’ di quel protagonismo che stentano ad avere altrimenti. Per questo diventano così importanti anche gli eventi conclusivi dei laboratori, momenti di festa dove, alla presenza di insegnanti, dirigenti scolastici, compagni e spesso famiglie, i giovani studenti ricevono un attestato di partecipazione ai laboratori e celebrano il percorso fatto.

Le novità del 2024

In merito ai corsi per adulti, al di là dell’indubbio valore sociale dell’iniziativa, è interessante il punto di vista di Irene che fa notare come “sia stato molto bello e importante chiudere il cerchio, conoscere e supportare i genitori e gli studenti dei laboratori. Soprattutto mamme con molti bambini al seguito. La loro forza di volontà e dedizione sono state incoraggianti e hanno dato grandissime soddisfazioni. Si è creata una piccola comunità legata a tutte le attività che Piuculture porta avanti nelle scuole”. Inoltre, quest’anno l’associazione ha sperimentato un progetto pilota, presso la Scuola Secondaria Sinopoli, chiamato “Osservare, Capire, Fotografare, Raccontare”, che ha combinato l’apprendimento della lingua italiana con la fotografia e l’educazione civica, coinvolgendo i ragazzi in un percorso creativo e stimolante, culminato in una visita al Quirinale e in una presentazione finale del lavoro realizzato. Con 230 persone coinvolte nelle attività dei laboratori in 10 istituti comprensivi di Roma, 41 volontarie appassionate e determinate, la collaborazione di insegnanti e dirigenti scolastici e il supporto del II Municipio, anche quest’anno le attività si sono chiuse con grande soddisfazione e con la volontà di continuare ad operare per una società più accogliente e inclusiva.

Elena Laurenti
(25 luglio 2024)

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