Gaza: libri per riflettere e non dimenticare

I Giovani palestinesi hanno organizzato una manifestazione nazionale per la Palestina, programmata per il 5 ottobre a Piazzale Ostiense. In seguito al divieto della Questura per motivi di ordine pubblico e il ricorso respinto dal Tar, parte dei promotori desistono: la comunità palestinese e gli studenti palestinesi in Italia rispetteranno il divieto e danno appuntamento per la manifestazione per la pace e la fine dei bombardamenti sabato 12 ottobre a Roma. Mentre l’Udap, Unione democratica arabo palestinese, i Giovani palestinesi d’Italia e l’Api, Associazione dei palestinesi d’Italia al momento mantengono l’appuntamento. La data scelta ha un valore simbolico, poiché ricorre il primo anniversario della strage di Hamas in Israele, avvenuta il 7 ottobre 2023 e l’inizio dell’ennesimo conflitto tra Israele e Palestina. Il ministro dell’Interno Piantedosi ha tenuto a ribadire che la manifestazione è andata incontro a un divieto perentorio in quanto tenderebbe “a celebrare la data del 7 ottobre come l’esaltazione di un eccidio” e quindi “non era possibile lasciar fare”, dichiarazione a cui anche Amnesty International Italia ha risposto ricordando che il diritto di protesta è protetto da diverse disposizioni sui diritti umani e dall’articolo 17 della Costituzione italiana. L’auspicio è  che si giunga a breve alla cessazione dei bombardamenti nel contempo la redazione di Piuculture propone alcuni spunti di lettura di autori palestinesi, israeliani e italiani che possano offrire un’occasione di riflessione.

Consigli di lettura

La pace è l’unica strada, David Grossman, Mondadori (2024)

La pace è l’unica strada” è una raccolta di interventi del noto autore israeliano David Grossman, convinto sostenitore di una coesistenza tra Israele e Palestina. Edito da Mondandori nel 2024, il libro analizza la parabola politica di Israele e commenta la complessa relazione tra i due popoli. I tragici eventi del 7 ottobre 2023, secondo la visione dello scrittore, non sono altro che il frutto di una politica dissennata, preoccupata più di espandere il proprio potere piuttosto che a ricercare la pace. Grossman si richiama alle parole dei Profeti per ricordare che la distinzione fra razze e religioni deve essere superata per dare un futuro certo alle nuove generazioni. L’odio e la violenza generano e alimentano sempre e solo altro odio e altra violenza, innescando una spirale inarrestabile. Nel libro emerge un messaggio fondamentale: bisogna trovare una ragione di coesistenza per raggiungere un futuro di pace dopo i dolorosi conflitti che massacrano ormai la regione da oltre 50 anni.

Un dettaglio minore, Adania Shibli, La Nave di Teseo (2021)

Un dettaglio minore” è una storia ambientata nell’estate del 1949, un anno dopo la guerra che i palestinesi chiamano “Nakba“, la catastrofe, che ebbe come conseguenza l’esodo e l’espulsione di oltre 700.000 persone, avvenimento che gli israeliani celebrano come la Guerra d’indipendenza. Edito da La Nave di Teseo nel 2021 e scritto da Adania Shibli, autrice palestinese di romanzi, opere teatrali e saggi, il libro descrive la vita nella Palestina occupata dove si è continuamente soggetti a controlli militari e a divieti e limiti negli spostamenti. La protagonista, una donna di Ramallah, dopo aver letto un articolo sull’omicidio di una ragazza, decide di mettersi in viaggio per saperne di più. Assalita da dubbi, ansie e paure, questa giovane alla ricerca della verità diventa la personificazione del popolo palestinese che alza la voce per denunciare la violenza efferata dell’esercito israeliano. Un romanzo breve, realistico, che mette in luce la difficoltà che si prova a vivere in un territorio occupato.

Gaza: Odio e amore per Israele, Gad Lerner, Feltrinelli (2024)

Gaza: Odio e amore per Israele” è un libro del giornalista, scrittore e saggista italiano Gad Lerner, edito da Feltrinelli nel 2024, che mette al centro della scena Gaza, la città dove il 7 ottobre 2023 le milizie di Hamas hanno sconfinato compiendo un massacro. Gli abitanti di Gaza sono stati a loro volta vittime di una dura repressione; Gaza è ormai diventata il simbolo di uno scontro tra due civiltà apparentemente incompatibili. Gad Lerner esamina le politiche di Israele e descrive il fanatismo identitario che ha contagiato i due popoli in guerra: le spaccature della società israeliana, il rinchiudersi in se stesse delle comunità ebraiche che lanciano accuse di antisemitismo a chi solidarizza con i palestinesi. Un racconto equilibrato che presenta un tema difficile e divisivo: la frattura tra due popoli, sempre più distanti a causa dell’estremismo di Hamas da una parte e del fondamentalismo israeliano dall’altra.

Resta ancora tanto da dire, Amos Oz, Feltrinelli (2023)

Resta ancora tanto da dire” è l’ultima conferenza tenuta all’Univesità di Telaviv nel giugno 2018 dallo scrittore israeliano Amos Oz, scomparso il 28 dicembre dello stesso anno. Si tratta di un discorso appassionato sulla delicata e complessa relazione tra Israele e la Palestina. Il sottotitolo dato a questo libro, edito da Feltrinelli nel 2023, è “L’ultima lezione” perché rappresenta, in fondo, il testamento umano dello scrittore che, già in altri romanzi come “Una storia di amore e di tenebra“, ha raccontato le vicende di Israele vissute in prima persona da lui e dalla sua famiglia. Fervente difensore della pace, Oz auspicava una soluzione del conflitto con la creazione di due Stati, un filo conduttore delle sue opere e delle sue lotte. Fra israeliani e palestinesi, tiene a sottolineare l’autore, c’è una ferita aperta e sanguinante che non si può curare con altre bastonate. Il libro è, quindi, un racconto dei traumi che lo hanno segnato, insieme a considerazioni politiche e a una speranza nel futuro.

La saggezza del condannato a morte e altre poesie, Mahmud Darwish, emuse (2022)

La saggezza del condannato a morte e altre poesie” è una miscellanea di ventotto poesie dello scrittore palestinese Mahmud Darwish, considerato il poeta nazionale della Palestina, per la quale ha scritto nel 1988 la Dichiarazione d’Indipendenza. Edito da emuse nel 2022, consiste in una selezione di poesie tratte dall’attività poetica dell’autore, divise in tre nuclei tematici: amore, io e patria. All’interno del libro trovano spazio testi che ripercorrono le fasi del vissuto di Darwish: dalle lettere sulla libertà e l’amore per la Palestina fino alla riflessione sull’esilio a cui è stato condannato. La sua esperienza poetica nasce, infatti, dall’ossessione di raccontare la perdita delle sue radici come conseguenza dell’esilio, condizione che rispecchia quella dell’intero popolo palestinese. Le sue poesie, dinamiche e struggenti, comunicano la continua ricerca di un senso nel presente, la nostalgia di un mondo perduto e il desiderio di poter riaffermare la propria identità.

J’accuse, Francesca Albanese, Fuoriscena (2023)

J’accuse” è un libro edito da Fuoriscena nel 2023 e scritto da Francesca Albanese, relatrice speciale Onu sui territori palestinesi occupati. Riprendendo il titolo dal famoso editoriale scritto dal giornalista e scrittore francese Émile Zola, l’opera costituisce una forte testimonianza civile basata su fatti documentati da cui scaturiscono le contraddizioni terribili e gli aspetti tragici di quest’ultimo conflitto storico; uno strumento per comprendere una lunga storia di rapporti tra due popoli di cui il 7 ottobre non rappresenta che un tassello. Di fronte alle diverse propagande e ai tentativi di giustificazione morale verso entrambe le parti, insieme all’enorme attenzione mediatica, l’autrice ha voluto documentare ciò che ha visto in prima persona mettendo “la verità prima di tutto“. Un libro importante per chi voglia capire che cosa stia succedendo in Medio Oriente attraverso fonti e riscontri effettivi da parte di un membro qualificato dell’Onu.

Legami, Eshkol Nevo, Gramma Feltrinelli (2024)

Legami” è una raccolta di storie che parlano di amore, famiglia e amicizia: un’occasione d’amore perduta, il legame tra un padre e un figlio, l’amicizia chiamata a lenire la malattia sono gli eventi narrati, frammenti di un’esistenza umana a cui è data sempre la facoltà di un nuovo inizio. Lo scrittore israeliano Eshkol Nevo, con questo libro edito da Feltrinelli nel 2024, propone una serie di racconti in cui il leitmotiv è la possibilità di ricominciare daccapo e di abbattere così i muri del pregiudizio e dell’esclusione. Una celebrazione della vita, in cui Nevo riesce a raccontare la sensibilità dietro le relazioni tra esseri umani, le ferite invisibili che li separano e che vanno riconosciute e guarite, perché solo così è possibile costruire qualcosa di nuovo. Il libro rappresenta un viaggio che, attraverso l’elaborazione del lutto, conduce a una rinascita dove il passato non viene cancellato ma rielaborato “per poter poi ricostruire le nostre anime e i rapporti con i nostri vicini”.

Alessandro Masseroni
(3 ottobre 2024)

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