La XXX edizione del MedFilm Festival prenderà il via il 7 novembre e regalerà alla capitale dieci giorni di proiezioni e incontri dedicati alle culture che si affacciano sul Mediterraneo.
Nato da un’idea della direttrice Ginella Vocca, il MedFilmFest è il più longevo tra i festival cinematografici che si svolgono a Roma. Sono, infatti, trenta gli anni di presenza e di programmazione dell’unico festival italiano dedicato alle cinematografie del Mediterraneo, a riprova di come il Mediterraneo sia centrale all’interno delle culture che si affacciano su di esso.
«L’obiettivo dell’incontro – come ricorda Lorenza Lei, responsabile Cinema per la regione Lazio – è quello di coniugare tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, in quanto si tratta di un luogo strategico che ne permette una forte comunicazione».
Sono 31 le anteprime italiane e 50 gli ospiti nazionali ed internazionali, tutto ciò possibile grazie al supporto dei diversi enti che da anni collaborano con il progetto:
- OIM organizzazione internazionale delle migrazioni
- I Ministeri della Cultura di numerosi paesi,
- Enti cinematografici di oltre 40 paesi
- le Università di Roma Sapienza, RomaTre e UNIMED
- 150 scuole di cinema della città di Roma
MedFilmFest: i film della XXX edizione
I film del concorso ufficiale che si contenderanno il premio “Amore e Psiche” saranno otto. Inaugurerà il MedFilmFest il film m, la sera del 7 novembre, il film musicale “Everybody Loves Touda” di Nabil Ayouch, pellicola candidata per il Marocco agli Oscar 2025.
Due film sono quelli italiani: I diari di mio padre di Ado Hasanovic, ambientato in una Bosnia belliggerante, appena antecedente al genocidio di Srebrenica. E Sulla terra leggeri, di Sara Fgaier, sulla leggiadria dei ricordi. Pellicole realizzate grazie ad un grande lavoro d’archivio che garantisce un’autenticità unica.
Ci saranno due opere sul senso della maternità: Salve Maria di Mar Coll e Who Do I Belong To di Mariem Joobeur: il primo, spagnolo, racconta la storia di una neomamma che si accorge di non volerlo più essere. Il secondo, invece, tratta di una madre che deve affrontare il figlio terrorista nelle lontane campagne della Tunisia.
Un avvincente thriller, nonché grande prova d’attore, è Les Fantomes, incentrato su vittime e carnefici del conflitto siriano, opera del regista francese Jonathan Millet.
Infine, l’iraniano Boomerang di Shahab Fotouhi, una sinfonia emotiva sull’Iran contemporaneo.
Ultimo, ma non per importanza, l’atteso film No Other Land di Basel Adra, Hamdan Ballal, Youval Abraham e Rachel Szor, giudicato miglior documentario alla Berlinale 2024 ed opera di un collettivo Israelo-palestinese.
Film diversi tra loro ma che in comune hanno tutti il fatto di essere incentrati sul rapporto con il passato individuale e collettivo, la relazione con la memoria e lo slancio verso il futuro.
MedFilmFestival: le diverse sezioni
Numerose, anche quest’anno, le sezioni che comporranno il MedFilmFest:
– Il concorso internazionale cortometraggi, curato da Alessndro Zoppo,
– Atlante, fuori dal concorso che comprende opere di ogni formato realizzate da autori affermati e registi esordienti,
– Perle, dedicata al cinema italiano, dedicata ai due registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman,
– Mediterranea, novità di questa XXX edizione, la sezione nasce con l’intento di presentare opere del passato remoto e recente “l’intreccio di voci vibranti e libere del variegato panorama cinematografico del grande mare.”
– Voci dal carcere, realizzata in collaborazione con il DAP, curata da Veronica Flora. In questa sezione, attraverso nove cortometraggi si ripercorreranno le storie, le memorie e la creatività degli abitanti di diversi istituti penitenziari, sia Italiani che stranieri,
– Progetto Methexis,che raccoglie, come tradizione i lavori di diploma dei tredici studenti della giuria Methexis provenienti da diverse scuole di cinema del mondo,
– Medmeetings, una serie di progetti con lo scopo di condurre l’industria cinematografica italiana al centro delle collaborazioni euro-mediterranee.
Non mancheà la sezione Letture dal Mediterraneo, dedicata alla recente produzione letteraria, uno spazio per le autrici e gli autori che scrivono del grande mare.
Nel complesso sono più di ottanta i titoli in anteprima nazionale ed internazionale che saranno proiettati quest’anno nelle diverse sedi del Festival: al MAXXI, al The Space cinema Moderno, al Teatro Palladium ed alla Casa del Cinema.
Inoltre, il MedFilmFest avrà da quest’anno anche una diffusione online, grazie alla collaborazione di My Movies One, una piattaforma online sulla quale sarà possibile vedere tutte le proiezioni.
XXX MedFilmFest: la Giuria Piuculture
Complessivamente ci saranno nove giurie che visioneranno le pellicole presentate nei dieci giorni del MedFilmFest a partire dal quella che assegnerà il premio Amore e Psiche ai film del concorso ufficiale.
Come nelle scorse edizioni, anche quest’anno ci sarà la Giuria Piuculture che raccoglie cittadini di origine straniera.
La giuria, coordinata da Livia Gorini e Lorenzo Pugliese, è composta da un gruppo di appassionati di cinema originari da paesi diversi: Hussein Al-Lami dall’Iraq, Fatou Sockhna italo senegalese, Feride Fem Dizdar dalla Turchia, Setareh Ali Doost Dafsari dall’Iran, Youssef Ramadan Said dalla Libia, Nicol Sofia Cacho Stefan italo peruviana.
Le altre giurie assegneranno:
- il premio per la miglior opera prima e seconda,
- i premi Methexis e cervantes,
- la giuria Medfilm Works in Progress,
- la giuria per la miglior coproduzione euromediterranea,
- la giuria WWF Medfilm Award,
- il premio diritti umani
- le giurie universitarie.
Per il programma completo, clicca qui: https://www.medfilmfestival.org/it/
Lorenzo Pugliese
(30ottobre2024)
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