Melting Pot per i minori
Un vero e proprio manuale di sopravvivenza, rivolto ai minorenni che viaggiano e migrano soli. Questa l’iniziativa portata avanti dal Progetto Melting Pot Europa, in collaborazione con il network Welcome To Europe. Strutturato su un centinaio di pagine, il progetto si rivolge a un pubblico di giovani lettori con un linguaggio semplice e intuitivo e tocca argomenti come il permesso di soggiorno, il ricongiungimento e i diritti del minore. Ma anche la politica del lavoro, il funzionamento di passaporto e titoli di viaggio, oltre a presentare ruoli e professioni a supporto dei minori come l’avvocato, il carabiniere, il tutore e il mediatore culturale. Il manuale è illustrato da Chiara Zamboni, il cui tratto acquerellato, dai colori chiari e dal forte contrasto, si presenta molto gradevole e accogliente per i più giovani.
Gli ospiti della presentazione
Melting Pot Europa, che presenta il manuale, lavora da dieci anni per la distribuzione di materiale e risorse, allo scopo di fare dei migranti non soltanto vittime passive della criminalità, della politica e della benevolenza dei volontari, ma attori attivi e coscienti della loro nuova vita in Europa. A introdurre il un webinar tenutosi giovedì 21 maggio, è Stefano Bleggi il Coordinatore del progetto e referente territoriale della campagna LasciateCIEntrare. Con lui Andrea Panico e Davide Carnemolla di Welcome To Europe e l’illustratrice del manuale Chiara Zamboni; partecipano anche Pietro G. Panico, avvocato e consigliere legale, che introduce la tematica dell’accoglienza e dei respingimenti, Daria Storia per parlare del funzionamento e delle dinamiche dei passaporti e Anna Maria Bitonti per esporre la modalità con cui la problematica della pandemia di Coronavirus e i modi con cui interferisce con l’assistenza agli ultimi della società.
I Dati Della Migrazione
Le regioni più colpite dal fenomeno migratorio sono, naturalmente, quelle del Mediterraneo. La Grecia, per esempio, soprattutto il comune di Idomeni, in cui i migranti sono frequentemente vittime di aggressioni anche spietate da parte della polizia. E i minorenni sono costretti a lavorare in cambio del denaro necessario per sostentarsi. Ma anche i Balcani, chiamati “Terra di Mezzo” o “di nessuno”. L’Italia rappresenta sovente la meta designata e agognata, ma il viaggio per raggiungerla è doloroso e difficile. I rischi sono molti: oltre alla possibilità di essere respinti ed espulsi, i giovani migranti devono vedersela anche con il trattenimento, spesso lungo e in condizioni inadeguate, un’accoglienza che non sempre fornisce il supporto fisico e psicologico necessario e con il rischio di ritrovarsi intrappolati in un giro di sfruttamento lavorativo o sessuale.
L’intervento della malavita
Parte dello scopo della guida e della presentazione che la introduce è diffondere fatti e verità dedicati alla tematica della migrazione ponendo anche l’accento su problematiche e che spesso vengono trascurate anche dagli stessi volontari. Un esempio, potato avanti dall’avvocata Bitonti, è quello dei giovani neo maggiorenni, che sembrano essere esclusi dal sistema di assistenza e accoglienza a vantaggio dei bambini e dei più piccoli.A tutti sono rivolti consigli per superare il travaglio psicologico del viaggio.Viene presentato il Numero Verde Anti-Tratta con una breve spiegazione dei pericoli rappresentati da tale situazione, oltre che l’assistenza che è possibile ricevere per uscirne. Si parla poi dei problemi specifici del ricongiungimento.
Spesso i finanziamenti europei si concentrano soprattutto sulla limitazione dell’immigrazione clandestina, dalla quale consegue un aumento dei centri detentivi, esperienze infernali alle quali sono sottoposti migliaia di minorenni in Libia, Sudan ed Egitto. Anche in Italia la malavita trae spesso vantaggio dai minori soli:
- lavoro sottopagato,
- sfruttamento sessuale,
- spaccio.
I minori rischiano di essere coinvolti anche nel mercato di organi, un business miliardario spesso utilizzato dalla malavita come “pedaggio” per arrivare in Europa.
L’esperienza del viaggio dei minorenni
Viene presentato inoltre il report mensile dedicato ai MSNA, Minori Stranieri Non Accompagnati: la maggioranza sono maschi, di età compresa tra i quindici e i sedici anni. La maggioranza di essi provengono dall’Albania, dalla quale sono entrati 1957 minori non accompagnati fino al 31 marzo dell’anno. Altri paesi di provenienza l’Egitto e il Bangladesh e in misura minore il Pakistan, il Kosovo, la Tunisia, la Costa d’Avorio, ma anche, pur se in numeri ridotti Guinea, Senegal e Marocco. Le cifre generali degli sbarchi sono invece in calo: negli ultimi 28 mesi sono sbarcati quasi 6000 MSNA, di cui 3136 – più della metà – nel 2018. Le regioni può accoglienti sono la Sicilia, l’Emilia Romagna, il Piemonte, la Lombardia e il Friuli. Questo senza contare tutti i ragazzi irreperibili, che solo l’anno scorso erano più di cinquemila. Ragazzi che vengono descritti come “un vissuto da anziano, un modo di pensare e di agire che spesso è da uomo, la fragilità di bambino”.
Qui per leggere il manuale di sopravvivenza.
Maria Flaminia Zacchilli(26 maggio 2020)
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