Come può il mancato possesso del codice fiscale influire sulla vita scolastica di un’alunna regolarmente iscritta in una scuola pubblica?
Molte famiglie di origine straniera scarsamente integrate e in condizioni socio-economiche svantaggiose scontano gravi difficoltà nell’accesso ai servizi pubblici e sociali, spesso causate da una scarsa conoscenza di iter burocratici da compiere e diritti riconosciuti. Quello del mancato accesso ai servizi è un problema che ha ripercussioni importanti anche nella vita scolastica dei figli. Il progetto Italy School Bus di Piuculture odv in collaborazione con il II Municipio mira a promuovere una sinergia tra servizi sociali e servizi educativi nelle scuole del II Municipio, facendo emergere in molti casi situazioni di criticità destinate a rimanere altrimenti sommerse.
Nessun sostegno scolastico senza codice fiscale
Ramona, nome di fantasia, è un’alunna di 11 anni che frequenta la prima media in una delle scuole del II Municipio. Vive a Roma insieme alla madre e da tre anni frequenta regolarmente la scuola. Nell’ultimo anno è stata riconosciuta portatrice di alcuni bisogni educativi speciali, che le darebbero diritto, in base alla Legge 104/92, all’assegnazione di un’insegnante di sostegno. Per beneficiare del sostegno scolastico, tuttavia, è richiesto il parere da parte di un’apposita commissione medica facente capo alla propria ASL di appartenenza. Ma senza il possesso del codice fiscale – e quindi della tessera sanitaria – non è possibile usufruire dei servizi offerti dalla ASL e dal Sistema Sanitario Nazionale.
Si viene a configurare così un caso emblematico per cui, pur non essendo il possesso del codice fiscale un requisito per l’iscrizione scolastica, il suo mancato possesso finisce per influire in maniera determinante sul godimento di un diritto fondamentale nella vita scolastica di un alunno: il riconoscimento di un bisogno educativo speciale e quindi l’attuazione di un piano educativo individuale (PEI).
Cos’è e come richiedere il rilascio del codice fiscale
Il codice fiscale è un codice di 16 cifre rilasciato dall’Agenzia delle Entrate ed è importante per avere accesso a molti servizi o compiere alcune operazioni, tra cui:
- iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale
- concludere contratti
- richiedere prestazioni sociali
- aprire un’attività lavorativa autonoma
Anche i cittadini stranieri, sia in possesso di regolare permesso di soggiorno che in attesa di un suo rilascio, possono richiederlo. Se si tratta di minorenni stranieri, invece, è il genitore che può far richiesta di attribuzione del codice fiscale.
Ci sono diverse modalità attraverso cui richiedere il rilascio del codice fiscale:
- allo Sportello Unico Immigrazione della Prefettura, per i cittadini stranieri che entrano in Italia per lavoro o ricongiungimento familiare;
- alla Questura, per i cittadini stranieri che richiedono rilascio di un permesso senza precedenti visti;
- compilando un modulo dell’Agenzia delle Entrate, per i cittadini regolarmente soggiornanti ma sprovvisti di codice fiscale.
Al momento di richiedere il codice fiscale bisogna portare con sé un documento di riconoscimento che, a seconda dei casi, può essere:
- passaporto valido con visto di ingresso;
- attestazione di identità diplomatica o consolare in Italia del proprio Paese di origine;
- permesso di soggiorno;
- carta d’identità.
Silvia Proietti
(27 gennaio 2021)
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