Ius soli e immigrazione: orientamenti e azioni dei Municipi a Roma /2

La mappatura degli orientamenti e delle azioni dei diversi Municipi di Roma su Ius soli e immigrazione continua con i Municipi III, IV, VI, XI e XII – Roma Est e Roma Ovest. Insieme a quelli pubblicati nel precedente articolo arriviamo così a 10 Municipi, dai rimanenti 5 non abbiamo, al momento, ricevuto risposta.

Queste le domande rivolte ai Presidenti dei Municipi di Roma:
1. Ius soli: qual è la sua opinione al riguardo? Considera il tema immigrazione un indicatore significativo per una politica di sviluppo sostenibile e solidale?
2. Quali sono le problematiche attuali legate all’immigrazione nel suo territorio? Come pensa di risolverle?
3. Il suo Municipio fa rete con altri Municipi e/o associazioni per affrontare le problematiche che riguardano l’immigrazione?

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III MUNICIPIO – PRESIDENTE GIOVANNI CAUDO (PD)

Ius soli e immigrazione

“Sullo ius soli il nostro Paese è in ritardo di anni. È inconcepibile che persone nate in Italia non si vedano riconosciuti gli stessi diritti degli altri cittadini.
Il nostro orientamento è stato chiaro sin dal momento dell’insediamento della giunta municipale, il 12 luglio 2018, quando decidemmo di affiggere sulla facciata del Municipio lo striscione “Porti aperti”, rendendo pubblica la convinzione della centralità che l’immigrazione ha e deve avere nella politica: tema dai risvolti sicuramente umanitari ma soprattutto culturali, perché l’incontro con culture diverse, sul terreno concreto di obiettivi comuni, è senz’altro un fattore di crescita della collettività e di reciproco arricchimento. Convinzione, del resto, coerente con la nostra storia: la civitas romana era la confluenza di tante genti e culture, che vivevano tutte sotto la stessa legge.
Il mancato governo dell’immigrazione ha portato i cittadini a chiudersi nella diffidenza e a considerare lo straniero come nemico; mentre processi epocali complessi come i movimenti migratori richiedono di essere governati da una politica lungimirante ispirata da valori. Ciò richiederà un grande sforzo culturale.
Con questa visione abbiamo messo in campo azioni e iniziative diverse; una di quelle più recenti è stata “Ponte di corpi”: il 3 marzo a Piazza Sempione, con un sit-in e una piccola mostra fotografica, abbiamo voluto prendere posizione contro le violenze e i respingimenti di migranti lungo la rotta balcanica”.

Problematiche e azioni concrete

Scuola – “Tante sono le iniziative nelle scuole del territorio. Tra queste, nell’Istituto Comprensivo di Fidene, che ha un alto numero di ragazzi immigrati, abbiamo organizzato direttamente come Municipio la bellissima lezione del professore Tomaso Montanari su Caravaggio che ha visto una larghissima partecipazione. Nella stessa scuola abbiamo finanziato l’allestimento di murales che raccontano i viaggi dei migranti; per le donne del Bangladesh, i cui figli frequentano la scuola, abbiamo attivato dei corsi di italiano.
Cultura – Per attivare la partecipazione dei cittadini alla vita del territorio e non solo, dal 2018 abbiamo dato vita a un movimento, “Grande come una città”: un luogo di confronto e soprattutto di formazione; uno dei gruppi tematici si occupa dei fenomeni migratori.
Lavoro – Abbiamo spostato al piano terra della sede del Municipio il Centro Orientamento Lavoro, proprio per renderlo facilmente accessibile ai cittadini, e stiamo costruendo possibilità concrete di formazione e accompagnamento al lavoro insieme alla Cooperativa Parsec, che ha anche un’azienda agricola.
Accoglienza – Abbiamo ottenuto in comodato d’uso un ex immobile di Farmacap in via Gentiloni, Val Melaina, che abbiamo adibito a centro di accoglienza per i senza dimora,
tra cui molti immigrati sgomberati dal Baobab. Il Centro, nato nel 2018 per l’emergenza freddo, ha continuato a funzionare ogni giorno, assicurando ricovero e pasti, con risorse del Municipio, in collaborazione con la Cooperativa sociale Mediterraneo. Sono accadute cose straordinarie al centro negli ultimi due anni: due persone che avevano perso tutto sono riuscite a trovare lavoro e ripreso in mano la loro vita.
Nel territorio è attivo Well@home, progetto di accoglienza diffusa di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale della rete SAI, con ente gestore la Coop. Idea Prisma 82.
Un grande problema di difficile soluzione con le sole risorse del Municipio è quello della sistemazione dei tanti irregolari e anche dei Rom e Sinti, che, dopo essere stati sgomberati dai loro insediamenti, non hanno una collocazione; con la conseguenza che, per esempio, lungo l’Aniene, c’è un’umanità invisibile, a volte anche violenta. E questo è il risultato della politica degli sgomberi, un modo sbagliato di gestire corpi e persone, che crea un danno enorme in termini di esasperazione della popolazione”.

Fare rete con Terzo settore e Istituzioni locali

“Non c’è un coordinamento strutturato dei Municipi, quindi cerchiamo di collaborare di volta in volta su questioni specifiche, come è successo per Baobab Experience. Con il Terzo settore, invece, lavoriamo stabilmente nella realizzazione di programmi per l’integrazione, come detto sopra. In ogni caso guardiamo con attenzione alle buone pratiche di altre realtà; per esempio, sul modello del Comune di Ravenna, stiamo lavorando alla realizzazione di un progetto sulla promozione di una cultura dell’accoglienza, di contrasto a discriminazioni e disagio sociale, con la creazione di un Albo delle famiglie accoglienti”.

IV MUNICIPIO – ROBERTA DELLA CASA, COLLABORATRICE DELLA SINDACA (M5S)

Ius soli e immigrazione

“L’immigrazione è un fenomeno molto presente a Roma e sicuramente anche sul nostro territorio: noi siamo il ‘Municipio della stazione Tiburtina’, quindi ci sono diversi arrivi di persone provenienti da altri Paesi. Io credo che l’integrazione debba essere tale a 360°, quindi tutte le attività sociali che noi rivolgiamo all’esterno puntano alla valorizzazione delle differenze, sia culturali che fisiche”.

Problematiche e azioni concrete

“Sicuramente siamo stati un Municipio vittima di discriminazione legata a gruppi di estrema destra. Periodicamente ci sono state delle contestazioni, per quanto riguarda per esempio gli insediamenti alla stazione Tiburtina. Ci sono stati anche dei forti attacchi quando questa amministrazione ha consegnato un appartamento a una famiglia di etnia Rom. Famiglia che era regolarmente in graduatoria e regolarmente sul territorio italiano. Certi ‘gruppi’ ogni tanto alzano il tono, e da questo punto di vista sicuramente noi ci opponiamo. Abbiamo fatto di tutto, per esempio, per far sì che questa famiglia si stabilisse in quel condominio. Questo perché le persone che si comportano correttamente devono avere tutte pari diritti, a prescindere dalla nazionalità.
Nel Municipio IV fenomeni di discriminazione purtroppo ci sono, ma sono fenomeni che ci danno, se così posso dire, “ancor più forza”: sappiamo di dover combattere con ancor più incisività per fare in modo che le differenze, qualora ci siano, non vengano vissute come tali. Nelle nostre scuole ci sono bambini e ragazzi di diverse etnie: loro non hanno pregiudizi e non vedono differenze. Noi adulti dovremmo imparare da loro, tornando a pensare come i bambini, quindi a non vederci più diversi l’uno dall’altro, ma a considerarci tutti come parte di una grande comunità”.

Cultura e sport – “Questa amministrazione ha messo in campo una serie di progetti che
hanno coinvolto bambini, ragazzi e adulti di varie nazionalità. Ad esempio, prima della pandemia, abbiamo realizzato un progetto sportivo dove ragazzi di varie nazionalità si sono sfidati in una competizione di basket. Abbiamo anche organizzato un progetto presso Villa Farinacci, circa due anni fa, dove abbiamo coinvolto diverse comunità presenti sul territorio con degli intrattenimenti culturali, in cui ciascuna di loro ha potuto esprimere le proprie esperienze. Io credo che l’integrazione sia riuscire a valorizzare le differenze e non considerarle, invece, come un limite: la nostra politica è sempre andata in questa direzione”.

Fare rete con Terzo settore e Istituzioni locali

“Devo dire che una vera e propria rete non è costituita. Però noi collaboriamo con tutte le realtà presenti sul territorio, in base alle loro esigenze e alle loro attività siamo sempre pronti a stare sul territorio insieme e compatti. Quindi, per l’intento comune siamo in grado di unirci nel momento in cui serve”.

VI MUNICIPIO – PRESIDENTE ROBERTO ROMANELLA (M5S)

Ius soli e immigrazione

“Trovo che non sia il momento per affrontare lo Ius soli, adesso l’obiettivo è uscire dal covid. Forse Letta ne ha parlato per captatio benevolentiae. Mi preoccupa che si venga in un Paese a far nascere i figli solo per ottenere la cittadinanza e che non ci sia uno scambio culturale consistente”.

Problematiche e azioni concrete

Abitare – “Nel territorio del VI Municipio ci sono alcuni insediamenti di dimensioni diverse, da un paio di baracche a oltre la dozzina, si tratta di accampamenti abusivi di persone prevalentemente di origine Rom, provenienti dall’Est Europa, uomini e donne, non mi risulta ci siano bambini. Il fatto che si tratti di cittadini UE complica i possibili interventi. Si tratta di insediamenti estemporanei, sgombrati ripetutamente, l’ultimo intervento risale a questa estate. Dipendiamo dalla Bossi-Fini, gli stranieri vengono portati in questura, identificati e schedati; ad alcuni è stato dato il foglio di via, ma è uno strumento che lascia il tempo che trova. L’alternativa potrebbe essere un tentativo di integrazione attraverso il passaggio dalle baracche agli appartamenti, almeno le famiglie, ma è un percorso lungo. Più che agli stranieri ci siamo dedicati ad altre emergenze: il 40% delle case popolari è nel nostro territorio, con tutte le problematiche connesse, questo ci ha portato altrove rispetto all’accoglienza”.
Accoglienza – “Nel territorio ci sono diversi centri: il CAS di via della Riserva Nuova, quello di via dell’Usignolo. Dopo l’estate ci sono stati problemi perché alcuni migranti sono risultati positivi al covid e mal tolleravano la quarantena, c’è stata una vera rivolta ed è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine”.
Servizi – “Per favorire la diffusione di informazioni abbiamo diversi sportelli informativi sul territorio e, soprattutto, con l’Università di Tor Vergata è stato realizzato un opuscolo in diverse lingue per fornire le notizie di base utili su scuola, documenti, salute”.
Comunità – “Con le diverse comunità – il 17,6% degli abitanti del VI Municipio sono stranieri (n.d.r.) – non abbiamo avuto grossi contatti, si sono rivolti a noi abbastanza raramente. Tempo fa alcuni rappresentanti della comunità romena sono venuti con il loro pope a chiederci uno spazio per le funzioni religiose, ma nel Municipio non abbiamo spazi agibili. In passato i Nigeriani avevano preso contatto con Francesca Filipponi, già assessore alle Politiche Sociali durante il mio mandato, che si è dimessa anche da vice presidente del Municipio per ‘divergenze operative’. Con la comunità del Bangladesh ci fu collaborazione in seguito ai rischi dovuti per il rientro dal Bangladesh con falsi test negativi, abbiamo istituito nei corridoi del Municipio un punto per fare i tamponi e la comunità ha risposto positivamente. Veniamo invitati a qualche festa di comunità, non in tempi di covid ovviamente, ricordo in passato un invito da parte dei peruviani”.

Fare rete con Terzo settore e Istituzioni locali

“Non ci sono state richieste di scambio o collaborazione né con i Municipi limitrofi né con le Associazioni, forse non c’è stata l’esigenza.
Quanto all’associazionismo di categoria: un po’ di tempo fa ho avuto qualche protesta dei commercianti di frutta nei confronti dei rivenditori bangladesi che hanno orari di apertura più prolungati del normale”.

XI MUNICIPIO – MARIO TORELLI, COLLABORATORE DELLA SINDACA (M5S) 

Immigrazione e sviluppo

“Il problema adesso è il lavoro. Questo è però un problema generale: anche gli italiani cercano lavoro. Pertanto la politica sul lavoro va affrontata a livello nazionale. Il Municipio, invece, è un ente locale territoriale. Certo, il Municipio XI fa tutto il necessario e tutto quello che è nelle sue possibilità; tuttavia, non può rispondere a delle esigenze che ormai sono croniche e che possono essere risolte solo con leggi ad hoc sullo sviluppo, la crescita economica e il lavoro”.

Problematiche e azioni concrete

“In senso generale problemi su questa tematica non ce ne sono, perché il territorio del Municipio è interessato, più che altro, da una immigrazione di cittadini originari del Bangladesh e della Cina che lavorano in esercizi commerciali.
Il Municipio XI accoglie tutti quelli che hanno necessità, per esempio nel mandare i figli a scuola, senza discriminazioni legate al Paese di origine”.

  • Scuola Giovani Cultura – “Le nostre iniziative sono per tutti i ragazzi del Municipio. I centri di aggregazione giovanile sono aperti a tutti, a prescindere dal Paese di origine. Quello che voglio dire è che l’integrazione consiste proprio nello ‘stare insieme’. Dedicare attività a solo una parte dei giovani produrrebbe, invece, l’effetto opposto”.

Fare rete con Terzo settore e Istituzioni locali

“Fino ad adesso non ci sono state necessità così impellenti da creare una ‘rete’. Certo, facciamo rete con le associazioni che si rapportano con il nostro Municipio. La Consulta del Volontariato serve proprio a collegare la pubblica amministrazione e le associazioni di volontariato che ne vogliono far parte”.

MUNICIPIO XII – PRESIDENTE SILVIA CRESCIMANNO (M5S)

Ius soli e immigrazione

“Il tema dello Ius soli è estremamente complesso e certamente attuale e ritengo sia necessario affrontarlo con urgenza nelle sedi competenti. Va evitato però che diventi terreno di uno scontro ideologico, come purtroppo sembra stia succedendo. Per quanto mi concerne ritengo che ogni iniziativa che vada nella direzione di una maggiore integrazione delle persone straniere, che vivono da anni in Italia, sia da incoraggiare. Inoltre una delle vie per raggiungere l’obiettivo è quella di valorizzare, in particolare, i percorsi scolastici collegandone il compimento all’acquisizione della cittadinanza”.

Problematiche e azioni concrete

“Gli stranieri nel Municipio XII sono pari all’11,5% della popolazione, sotto la media della città che è il 13,4%. Le nazionalità più presenti sono quelle europee comunitarie ed asiatiche, che rappresentano, insieme, quasi i 2/3 della popolazione straniera. Queste comunità vivono, in prevalenza, nella zona Colli Portuensi, Monteverde, Gianicolense e risultano ben integrate, come dimostra il fatto che, nel nostro territorio, non vi sono stati problemi ed episodi di razzismo o rifiuto analoghi a quelli vissuti in altre aree della città”.

  • Assistenza – “La crisi economica determinatasi in seguito all’emergenza Covid 19 ha toccato anche le comunità straniere generando un notevole flusso di richieste, soprattutto di assistenza alimentare, a cui è stata data una pronta risposta grazie al grande lavoro del Servizio Sociale e del volontariato. Stanno emergendo poi alcune problematiche legate ai senza fissa dimora di nazionalità straniera, a cui si sta provando a dare risposta con l’Unità di Strada Municipale. Si scontano però difficoltà burocratiche e legislative legate soprattutto alla residenza anagrafica fittizia, condizione necessaria per poter poi attivare tutta una serie di servizi. E su questo il Municipio si sta attivando con tutti i soggetti coinvolti: ASL, Volontariato, Forze di Polizia. I servizi sociali municipali non hanno specifica competenza sul settore immigrazione che è centralizzato presso il Dipartimento Politiche Sociali del Comune, dove esistono vari sportelli dedicati alla popolazione migrante che offrono ascolto e orientamento ai cittadini stranieri, richiedenti asilo e rifugiati ed accoglienza presso i centri gestiti dall’ufficio immigrazione di Roma Capitale”.
  • Scuola e famiglia – “Ci sono stati e ci sono interventi di supporto per stranieri per l’accompagnamento all’iscrizione scolastica e, ove richiesto, un aiuto concreto per la rilevazione delle disponibilità anche in ambiti scolastici non prossimi alla residenza della famiglia. Anche in questo caso la competenza è del Dipartimento, quindi a livello cittadino, non esiste un vero e proprio sportello municipale ‘Immigrazione’. Ciò detto, nell’attivazione di ogni servizio e, in particolare, quelli dedicati alle famiglie e ai minori, ci siamo sempre premurati di considerare le esigenze degli stranieri. All’interno dei locali del Municipio abbiamo un Centro Famiglia nel quale è presente un mediatore, così come è presente questo tipo di professionalità nell’ambito del progetto legato alla legge 285/97, in favore dei minori, che si svolge in tutte le scuole del territorio dove esistono servizi dedicati proprio a favorire l’inclusione e l’integrazione e a dare supporto anche didattico oltre che psicologico”.
  • Accoglienza – “All’inizio della consiliatura, a giugno 2016, era stata allestita, presso il centro C.R.I., una tendopoli per la prima accoglienza di persone immigrate provenienti da paesi africani. L’impatto con il territorio è stato sicuramente di novità e stupore, poiché mai prima di allora si era verificata la presenza di strutture di questo tipo nel Municipio. Nonostante alcune iniziali difficoltà e proteste soprattutto da parte di alcune forze politiche, la situazione è andata man mano stabilizzandosi Una seconda struttura è stata aperta nei mesi successivi al confine con il Municipio XIII. Entrambe sono però chiuse da tempo”.

Fare rete con Terzo Settore e Istituzioni locali

“Quando erano attive le strutture di accoglienza per migranti, delle quali abbiamo parlato, abbiamo assistito a eventi e iniziative spontanee portate avanti dalla cittadinanza per favorire l’inclusione, come ad esempio il coinvolgimento degli ospiti della struttura nelle attività volontaristiche di pulizia di giardini pubblici. Inoltre, dopo l’apertura della struttura di accoglienza al confine con il Municipio XIII, è stata affrontata la situazione dai due Municipi  in maniera congiunta, anche attraverso visite di controllo. Attualmente, il Servizio Sociale del Municipio collabora stabilmente con le Associazioni di volontariato che operano sul territorio per affrontare le diverse problematiche sociali e, quindi, anche per iniziative che favoriscano l’inclusione e l’integrazione. Esistono anche associazioni realizzate da stranieri: a Monteverde è presente un’Associazione culturale islamica, ricordo inoltre iniziative organizzate dalle comunità straniere del territorio, come ad esempio una giornata dedicata alla donazione del sangue ad opera della comunità Sikh a Massimina”.

(Roma, 6 aprile 2021)

Interviste realizzate da:
Luciana Scarcia
Nicoletta del Pesco
Vincenzo Lombardo
Fotografie: Gma

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