“Le Musiciste. Compositrici ed interpreti, culture a confronto” è la giornata di studio, giunta alla VI edizione, che si terrà mercoledì 11 maggio dalle 10 alle 17 presso il Dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre.
“L’idea di valorizzare i percorsi artistici femminili in particolare nella musica emerge nel lavoro portato avanti negli anni dal gruppo promotore dell’iniziativa. Musicologi, sociologi, pedagogisti che nel loro percorso di studiosi hanno approfondito diversi aspetti della storia delle donne compositrici e musiciste” racconta Milena Gammaitoni, docente di Sociologia Generale a Roma Tre, ideatrice dell’iniziativa. “Molte donne sono state, nei secoli, protagoniste della società musicale del loro tempo, ma non sono presenti nella storiografia musicale. Il problema di fondo è che ci troviamo in un sistema molto patriarcale. Nel ‘900 si sono fatti dei passi avanti con Teresa Procaccini, compositrice, che ha diretto il conservatorio di Foggia ed è stata docente di quello di Santa Cecilia a Roma o Emilia Gubitosi, molto attiva tra le due guerre, compositrice e docente al Conservatorio di Napoli. Ma le donne continuano a trovare difficoltà a entrare nella manualistica musicale, probabilmente perché i testi principali sono scritti da uomini” continua Milena Gammaitoni. “Un riconoscimento che tarda ad arrivare in Italia mentre negli Stati Uniti sono più avanti e compositrici come Francesca Caccini, attiva fra ‘500 e ‘600, sono riconosciute”. Nella divulgazione della produzione delle compositrici un ruolo importante dal 2021 lo svolge la casa editrice SEdM che ha inaugurato una collana Musiche e compositrici. Storia e storie curata da Luca Aversano, Milena Gammaitoni e Orietta Caianiello.
“Le Musiciste”: la presenza femminile in arte e scienza e i femminicidi
“É importante in un mondo nel quale aumentano i femminicidi conoscere la storia delle donne, riconoscere la loro presenza nelle arti e nelle scienze, lo è sia per gli uomini che per le donne,” spiega Milena Gammaitoni, “se una donna è forte della sua identità storica ha la capacità di affermarsi e di fuggire all’uomo abusante”. In questa direzione, una funzione pedagogica ha la mostra “Le Musiciste” allestita nei corridoi dell’Università dall’Associazione Toponomastica Femminile con le immagini, le storie le musiche delle compositrici.
“Le Musiciste” edizione 2022: apertura al mondo
“Le Musiciste” edizione 2022 ha come focus l’apertura alle altre culture, in particolare a quelle asiatiche e mediorientali. A quella afghana con l’intervento di Edmondo Grassi, che racconta un paese dove la musica è bandita e dove soprattutto le donne compositrici e direttrici d’orchestra non possono esibirsi. Ma anche uno sguardo all’Europa con l’irlandese Kay McCarthy e l’arpista e compositrice Shahnaz Mosam, con la tedesca Sylvia Haering, musicista e compositrice, che ha utilizzato la musica nell’accoglienza dei profughi in Germania e ha messo a punto un metodo che utilizza le canzoni per l’apprendimento della lingua.
“Le Musiciste” edizione 2022: l’Ucraina
Anche l’Ucraina e la guerra entrano nel programma della giornata “mi è venuto istintivo, allo scoppiare della guerra cercare le musiciste ucraine viventi, tra loro la compositrice Victoria Poleva, fuggita in Polonia. Era impossibile non dare voce a loro e alla loro musica come messaggera di pace. La musica non si può distruggere perché resta scritta sugli spartiti ed è tramandata attraverso la memoria orale. Ha funzione di memoria”.
“Le Musiciste. Compositrici ed interpreti, culture a confronto”: il programma
Link per partecipare: Link identifier #identifier__155781-3 https://bit.ly/3MzAKMBLink identifier #identifier__155781 https://bit.ly/3MzAKMBLink identifier #identifier__15578 https://bit.ly/3MzAKMB
Nicoletta del Pesco
(9 maggio 2022)
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