TeatROmania – Emersioni sceniche

La Sala della musica

Prende il via giovedì 15 e prosegue fino a domenica 18 settembre presso l’Accademia di Romania – finanziatrice oltre che ospite dell’evento – la seconda edizione della rassegna teatrale Emersioni sceniche, minifestival organizzato dall’associazione culturale Telluris, con sede in Toscana, in collaborazione con il Forum degli intellettuali romeni d’Italia – Firi – con l’obiettivo di stimolare lo scambio interculturale italo-rumeno.

Se nel 2010 si era puntato molto su musiche e danze tradizionali, ora il discorso si è spostato sulla drammaturgia focalizzandosi sul tema del potere e delle reazioni dell’uomo nei confronti del sistema dominante. “Lo scorso anno abbiamo avuto un buon successo sia di pubblico che mediatico, con articoli su Corriere della Sera e Messaggero, nonostante ci fossimo mossi in ritardo a livello promozionale. Per questa edizione abbiamo lavorato più a fondo per far emergere le piccole realtà locali rumene, sconosciute in Italia, ma che hanno ricevuto anche riconoscimenti internazionali” afferma Letteria Giuffrè, direttrice artistica della Telluris. Due le compagnie italiane impegnate, Progetto Miniera e la stessa Telluris, tre quelle rumene, il Teatrul de Nord, mai uscito dai confini nazionali, Teatrul Bacovia e Teatrul Ariel. “Noi porteremo in scena – prosegue la Giuffrè – un testo di Matei Vişniec, originariamente un monologo che prendeva di mira la dittatura comunista, riadattato a un ‘trimonologo’ comico ma amaro sul rapporto che ha oggi l’uomo con il potere, rappresentato dai media. Il testo non ha avuto bisogno di molti adattamenti”.

La Rotonda

L’altra compagnia italiana, Progetto Miniera, leggerà Sorescu, nell’apertura della rassegna prevista  per le 20 nella Biblioteca. A seguire, alle 21.15 alla Rotonda, unico spazio esterno usato per il festival, “Il Buffone del re”, collage satirico tra il testo shakespeariano e quello di Victor Eftimiu, autore del Novecento. Di Alina Nelega, autrice di respiro internazionale, verranno rappresentati Amalia respira profondamente,  spaccato al femminile sotto la dittatura comunista e Hess, una distorsione dei 10 comandamenti visti durante la dittatura nazista.

Fondamentale è stato il lavoro di raccordo e di traduzione dei testi del partner organizzativo Firi, associazione con sede a Roma ma con membri sparsi in tutta Italia, che ha aiutato a trovare compagnie e lavori validi che avessero come target il pubblico italiano.  “Da quando ci siamo costituiti, circa due anni fa” dichiara Horia Cicortas, presidente del Firi, “abbiamo avuto stretti rapporti con l’Accademia di Romania, attiva non solo nella produzione ma anche nell’ospitare eventi, come in questo caso”. L’idea del festival – aggiunge la Giuffrè – è venuta da viaggi in Romania, paese d’origine di mio marito. Abbiamo visto una realtà teatrale a tratti molto profonda, in seguito all’uscita dalla dominazione comunista e dall’appiattimento sulla Russia, anche se a volte sembra che il regime sia crollato da pochissimo, non da venti anni. Volevamo far emergere delle eccellenze sconosciute nel panorama italiano.”

L'allestimento della Biblioteca

Nel futuro continuerà questa sinergia: nella prossima primavera sarà la Telluris a spostarsi in Romania per partecipare a  festival internazionali come il Fara Barriere (trad. Senza Frontiere), dove porterà in prima assoluta La colonna infinita di Mircea Eliade monologo con Tazio Torrina , ieri cicerone per un’ora negli accoglienti spazi dell’Accademia.

Gabriele Santoro
(15 settembre 2011)