Narrare i paradossi dell’Argentina a cavallo tra i due secoli attraverso l’immaginario gotico: Mariana Enriquez supera il realismo magico latinoamericano e si avvicina alle sorelle Brontë e a Mary Shelley, ma in chiave punk. Al pubblico di InQuiete, il festival di scrittrici che ogni anno la libreria Tuba organizza al cinema Avorio al Pigneto, Enriquez presenta la sua ultima raccolta di racconti dal titolo I pericoli di fumare a letto, edito in Italia da Marsilio. Ne parla con Chiara Valerio, responsabile della sezione narrativa della casa editrice veneziana che pubblica la Enriquez, e da quest’anno direttrice editoriale di Più libri più liberi.
Nell’immaginario di Mariana Enriquez, il Rio de la Plata si confonde con la brughiera scozzese: tra le pagine de I pericoli di fumare a letto, ultima raccolta di racconti di Enriquez uscita quest’anno in Italia, ricorre la figura del fantasma. Fantasma che, come riconosce l’autrice, rimanda chiaramente agli anni della dittatura di Videla e al dramma dei desaparecidos. Anni che l’autrice, classe ’73, ha vissuto durante l’infanzia, e che riemergono come filo conduttore dei suoi racconti: «Decisi di cominciare a scrivere libri del terrore a trent’anni, già da adulta – racconta a Chiara Valerio – perché i libri del terrore sono quelli che meglio si avvicinano alla realtà. Perché la realtà è terrore, e fa paura». Come osserva Chiara Valerio, i fantasmi di Mariana Enriquez non oltrepassano i muri, ma sono materiali e anzi portano con sé una “memoria del corpo”: per Mariana Enriquez questa corporalità deriva proprio dal terrore militarista della dittatura degli anni ’70.
Nei racconti di Mariana Enriquez riaffiora anche il tema della povertà, e del deterioramento della classe media argentina. Da lì nasce una riflessione sulla locura, la tendenza del cittadino medio a votare a destra spesso contro i propri stessi interessi, perché i partiti progressisti non sono in grado di dare risposte concrete ai timori comuni. E in effetti, le crisi economiche che hanno sconvolto la società argentina a partire dalla fine degli anni ’90 hanno in qualche modo anticipato l’affermazione dei nuovi movimenti nazionalisti e populisti che è poi avvenuta anche in Europa.
Ne I pericoli di fumare a letto, Enriquez riflette anche sul rapporto con la morte, un tema che secondo la stessa autrice si ricollega a due chiavi di lettura. Da un lato il dramma delle dittature del 900 e da ultimo il narcoterrorismo che tuttora sconvolge l’America latina determinano una convivenza costante con la morte e la violenza; dall’altro, la cultura latinoamericana è caratterizzata da un rapporto particolare con la morte, diverso da quello che ricorre in Italia e in Europa. Questo deriva direttamente dalla fusione tra elementi del culto cattolico e tratti ereditati dalle civiltà precolombiane.
I racconti di Mariana Enriquez diventano quindi una riflessione a 360 gradi sull’America latina e sull’Argentina contemporanea. Sulla necessità di fare i conti con il passato dittatoriale, impossibile da colmare visto che il dramma dei desaparecidos impedisce di lasciarsi alle spalle il ‘900. Ma anche sul dramma della crisi economica, dell’inflazione e dell’impoverimento. Tutto questo si ritrova nei racconti del terrore della raccolta I pericoli di fumare a letto.
Carlo Comensoli
(30 ottobre 2023)
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