Nell’ambito del progetto ABC della Cittadinanza 2024, Piuculture quest’anno ha accolto due nuovi civilisti: Francesco Mancini e Alessandro Masseroni.
È ormai trascorso il primo mese di servizio civile e i due volontari hanno avuto un assaggio dell’esperienza che li accompagnerà da qui fino al prossimo anno.
Innanzitutto, per chi non lo sapesse, cos’è il servizio civile e cosa riguarda?
Il servizio civile è nato con la legge 772 del 1972 come alternativa alla leva militare obbligatoria ed è un periodo di volontariato retribuito durante il quale i giovani possono impegnarsi in progetti di vario tipo che spaziano dall’assistenza sociale alla protezione civile, dall’educazione alla tutela del patrimonio storico e artistico.
Il bando di quest’anno si è chiuso a febbraio e i volontari sono entrati in servizio attivo a fine giugno.
Chi sono i due volontari?
Francesco Mancini è un ragazzo simpatico e gentile, qualità che lo rendono un ottimo compagno di lavoro. La famiglia e gli amici sono il suo punto di riferimento, insieme alla sua squadra di calcio favorita, la Roma. Nel tempo libero coltiva i suoi interessi, che spaziano dal calcio al teatro. Dopo aver visto il bando per il servizio civile, ha scelto di lavorare per Piuculture, associazione con cui ha avuto esperienze proficue partecipando ai loro laboratori. La sua scelta di fare volontariato deriva dal desiderio di tenersi impegnato e di contribuire attivamente alla comunità.
Alessandro Masseroni è un ragazzo introverso e riflessivo. Interessato alla scrittura ideografica e alla cultura asiatica, ha frequentato la facoltà di Lingue orientali alla Sapienza dove si è laureato in lingua cinese. Ha conosciuto Piuculture leggendo articoli sul cinema e, appena ha saputo del bando per il servizio civile, non ha esitato a candidarsi per cogliere l’opportunità di lavorare per il giornale. Volenteroso e coscienzioso, apprezza le tematiche che la linea editoriale di Piuculture porta avanti e ha deciso di contribuire.
I loro primi passi e le loro aspettative
Il primo mese è stato dedicato principalmente alle formazioni al Centro Astalli, ossia incontri e dibattiti su temi legati all’ambito in cui si troveranno a operare: nel caso di Francesco e Alessandro, la tutela e la promozione dei diritti dei migranti.
Nonostante il caldo estivo, a Roma particolarmente rovente, il gruppo di civilisti era consistente e non è mancata l’occasione di fare amicizia con altri ragazzi e ragazze.
Il progetto prevede 45 ore di formazione generale e 72 ore di formazione specifica che alcuni potrebbero ritenere interminabili ma sono accompagnate da molteplici attività di gruppo che tengono alta l’attenzione e l’interesse.
“È passato solo un mese ma sembra essere volato. Sono contento che abbiamo creato un gruppo unito e siamo usciti insieme anche al di fuori dalle ore della formazione” dice Francesco che si aspetta di passare altri momenti simili anche nel corso dei prossimi mesi. Alessandro, dal canto suo, è soddisfatto perché essere un volontario gli consente di vivere e avere un impatto diretto nel contesto dei migranti. Impressionante, ai suoi occhi, è stato ascoltare le loro storie riguardanti i viaggi che intraprendono, nel corso dei quali subiscono torture, abusi e altri tipi di maltrattamenti. Per lui, scrivere articoli sarà un modo per gettare luce su questi fatti.
I due volontari fanno ormai parte attiva all’interno della redazione e sono pronti a continuare il percorso. Fiduciosi nel futuro, pubblicano questo articolo, il primo di una lunga serie, si spera.
Francesco Mancini & Alessandro Masseroni
(09 agosto 2024)
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