Guida per richiedenti protezione internazionale in Italia

La protezione internazionale è riconosciuta allo straniero che nel suo Paese non può esercitare le libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana” dice l’art.10 della nostra Costituzione. Si tratta di un insieme di diritti fondamentali riconosciuti dall’Italia agli stranieri. Chi la ottiene, ha lo status di rifugiato.
La Commissione nazionale per il diritto di asilo con UNHCR ha realizzato una guida in 14 lingue a partire dall’italiano che spiega come ottenere la protezione internazionale.
La guida è disponibile anche in:
  • inglese
  • francese
  • spagnolo
  • arabo
  • bengali
  • amarico
  • curdo kurmanji
  • farsi
  • russo
  • somalo
  • tigrino
  • ucraino
  • urdu

Chi può richiedere la protezione internazionale

Che cos’è la protezione internazionale?

La protezione internazionale è un insieme di diritti fondamentali riconosciuti dall’Italia agli stranieri. Chi la ottiene avrà lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria.

  • Il rifugiato è chi deve fuggire dal Paese di origine per paura di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica e appartenenza ad un determinato gruppo sociale.
  • Lo status di protezione sussidiaria è per le persone che, anche se non sono rifugiate, corrono il rischio di subire nel Paese di origine un grave danno: condanna a morte, tortura, trattamento inumano e minaccia alla vita.
Chi può richiedere la protezione internazionale?
Puoi fare richiesta di protezione internazionale se:
  • non sei un cittadino dell’Unione Europea e non puoi tornare nel tuo Paese di origine perché hai paura di essere perseguitato o rischi di subire un danno grave.
  • non hai nessuna cittadinanza e hai paura di essere perseguitato o rischi di subire un danno grave nel caso in cui tornassi nel Paese dove vivevi.
Puoi fare richiesta di protezione internazionale se:
  • non sei un cittadino dell’Unione Europea e non puoi tornare nel tuo Paese di origine perché hai paura di essere perseguitato o rischi di subire un danno grave.
  • non hai nessuna cittadinanza e hai paura di essere perseguitato o rischi di subire un danno grave nel caso in cui tornassi nel Paese dove vivevi.
  • non hai nessuna cittadinanza e hai paura di essere perseguitato o rischi di subire un danno grave nel caso in cui tornassi nel Paese dove vivevi.

Protezione internazionele: quando e dove presentarla

Quando devo presentare la domanda di protezione internazionale?
Presenta la tua domanda il prima possibile.
Dove posso presentare la domanda di protezione internazionale?
Puoi presentare la tua domanda al momento dell’arrivo in Italia alla Polizia di Frontiera o, se già sei in Italia, alla Questura – Ufficio Immigrazione di Polizia più vicina a te.

UNHCR, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati

    • Puoi presentare richiesta di protezione internazionale anche se sei in un carcere o in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (C.P.R.).
    • La domanda è individuale: ogni persona adulta deve presentare la domanda personalmente. Se hai figli minorenni in Italia avvisa le Autorità della loro presenza: in questo modo la tua domanda sarà valida anche per loro.
    • Se hai meno di 18 anni e sei da solo in Italia, puoi presentare subito la tua domanda di protezione internazionale con l’assistenza della persona responsabile del centro dove ti trovi.

Ci sono costi per presentare la domanda?
No, la domanda di protezione internazionale è gratuita.

In che paese verrà valutata la domanda?

Il Paese che valuterà la tua domanda di protezione internazionale è stabilito dal Regolamento Dublino. Il Regolamento Dublino è un atto legislativo dell’Unione Europea.
Il Paese che valuterà la tua domanda di protezione internazionale è il primo Paese europeo in cui sei entrato per esempio l’Italia. Se continui il tuo viaggio chiedendo protezione internazionale in un altro Stato europeo, potresti essere trasferito in Italia.

Ricongiungimento famigliare: come avviene?

Se hai familiari in un altro Stato dell’Unione Europea e vuoi ricongiungerti con loro, parlane con:
  • il personale del centro di accoglienza in cui ti trovi.
  • con un operatore legale.
  • direttamente con la Polizia.
Farai un colloquio riservato con i funzionari di Polizia, nella tua lingua o in una lingua a te comprensibile. Nel colloquio è importante dare tutte le informazioni utili, in particolare sulla presenza di tuoi familiari in altri Stati dell’Unione Europea, e mostrare i documenti che hai. Potrai raggiungere legalmente i tuoi familiari nel Paese in cui vivono e continuare in quello Stato la tua procedura se:
  • sei maggiorenne, puoi raggiungere legalmente tuo figlio minorenne o tuo marito o tua moglie se sono rifugiati, titolari di protezione sussidiaria o richiedenti asilo nello Stato in cui si trovano.
  • sei in gravidanza, maternità recente, malattia grave, grave disabilità o età avanzata. Puoi ricongiungerti con i tuoi figli, tuoi fratelli o sorelle o un tuo genitore se tu dipendi dalla sua/loro assistenza o uno o più di loro dipende dalla tua assistenza.
  • sei un minore non accompagnato e hai dei parenti in un altro Paese europeo. Non partire da solo e non lasciare il centro in cui vivi. Informa gli operatori del centro, o il tutore, o la Polizia del fatto che vuoi raggiungere i tuoi parenti. Potrai partire con i documenti e, attraverso un viaggio sicuro, raggiungere legalmente tua madre, tuo padre o altro adulto legalmente responsabile per te oppure tuo fratello o tua sorella o i tuoi zii o nonni che possano occuparsi di te. Il parente che vuoi raggiungere deve essere regolarmente soggiornante nel Paese in cui vive. Inoltre, se sei un minore non accompagnato, la tua domanda può essere esaminata nel Paese in cui ti trovi.

Come presentare la domanda di protezione internazionale?

Per fare richiesta di protezione internazionale devi seguire questa procedura:
  • 1)  IDENTIFICAZIONE: dopo dichiarato che vuoi la protezione internazionale, la Polizia ti identifica. Questo significa che registrerà i tuoi dati anagrafici: nome, cognome, data, luogo di nascita, nazionalità. Poi ti scatterà alcune fotografie. Se hai 14 anni o più di 14 anni, le Autorità prendereranno anche le impronte digitali, cioè una fotografia alle tue dita. Per fare queste cose serve al massimo 1 mese. Dopo questo periodo, se la Polizia non ha ancora accertato la tua identità e cittadinanza, potresti essere trasferito in un Centro di Permanenza per i Rimpatri, dove potresti rimanere per un periodo massimo di 4 mesi.
  • 2)  FORMALIZZAZIONE DELLA DOMANDA: è la compilazione di un modulo chiamato Modello C3. La Polizia ti fa alcune domande sulla tua identità e condizione personale: nome, cognome, data e luogo di nascita, nazionalità, dove abiti, numero di telefono, titolo di studio, lavoro, religione, lingue conosciute, sulla tua famiglia e sul viaggio che hai fatto per arrivare in Italia. La polizia ti chiede anche di raccontare brevemente i motivi per cui hai lasciato il tuo Paese e il perché non puoi tornarci. Se vuoi, puoi anche consegnare un documento scritto (in italiano o in altra lingua) in cui spieghi la tua storia. Se non parli italiano hai diritto adessere assistito da un interprete.
Inoltre, se:
  • hai meno di 18 anni
  • sei una donna, e in particolare se sei in stato di gravidanza
  • hai qualche grave patologia
  • sei un genitore solo con figli minorenni
  • sei diversamente abile
  • hai bisogno di un sostegno psicologico, sei sopravvissuto a tortura, a violenza fisica, psicologica o sessuale o a violenze per il tuo orientamento sessuale o la tua identità di genere, sei vittima di tratta, sei vittima di mutilazioni genitali femminili.
Parlarne con la Polizia, con il personale del centro di accoglienza in cui sei ospite, con una associazione di tutela dei richiedenti asilo o con il tuo avvocato. In questi casi, potresti avere il diritto di:
  • essere ospitato in strutture dedicate, per esempio centri per minorenni o strutture protette per persone a rischio di sfruttamento sessuale
  • essere seguito ed aiutato da personale esperto di supporto, cioè dottore, psicologo o assistente sociale
  • ottenere un esame prioritario della tua domanda.
Ricorda: il modello C3 sarà firmato da te, dal funzionario di Polizia e dall’interprete che ti ha assistito e nel caso tu abbia meno di 18 anni, dal tuo tutore o dal responsabile del centro in cui sei accolto. Riceverai una copia del modello firmato e dei documenti che hai presentato.

La domanda di protezione è stata accettata?

Il risultato della tua domanda di protezione internazionale ti verrà detto da un operatore del centro in cui ti trovi oppure riceverai una lettera con la comunicazione a casa, all’indirizzo che hai dato.
 

Indirizzi e numeri utili da contattare?

• Numeri di Emergenza gratuiti, attivi tutti i giorni per 24 ore al giorno con personale specializzato multilingue
112 —> Numero unico di emergenza: Pubblica sicurezza, Vigili del Fuoco, Pronto Soccorso
118 —> Emergenza sanitaria
• UNHCR, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
Via Leopardi 24,00185 Roma
Web: https://www.unhcr.it | mail: itaroprotection@unhcr.org
Contatti: https://www.unhcr.it/chi- siamo/contatti
• OIM, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni
Ufficio Ritorno Volontario Assistito e Reintegrazione Via Nomentana 201, 00161 Roma
Tel. +39 064416091 – Numero verde: 800 004 006
Web: http://www.italy.iom.int | mail: ritorno@iom.int
• Numero verde Anti Tratta
Dipartimento Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri
Numero verde: 800 290 290 Funziona 24 ore al giorno, tutti i giorni dell’anno, anonimo con personale specializzato multilingue.
• Numero nazionale antiviolenza e stalking
Dipartimento Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri
Telefono: 1522
Funziona 24 ore al giorno, tutti i giorni dell’anno, gratuito, con personale specializzato in protezione contro la violenza sessuale e di genere.
Nada El Khattab
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