Dossier Idos Immigrazione. dai dati accoglienza in calo

Il “Dossier statistico Immigrazione 2024” è stato presentato martedì 29 ottobre al Teatro Orione di Roma dal Centro Studi e Ricerche IDOS e contemporaneamente nelle Regioni e nelle Provincie autonome. Il Dossier è stato realizzato grazie al sostegno dell’Otto per mille della Tavola Valdese e dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, oltre che di una serie di strutture pubbliche e private, nazionali e regionali.
I dati e le analisi fornite dal Dossier sono volte a decostruire le errate rappresentazioni, ma anche la comprensione distorta, del fenomeno delle migrazioni così da trasmetterne un’immagine corretta sia alla politica che alla società civile.

Dossier statistico Immigrazione: credenti e migranti

“Nel nostro modo di vivere e credere nella fede cristiana si intreccia moltissimo la dimensione del credente con quella del cittadino” spiega Alessandra Trotta, diacona e moderatora della Tavola Valdese “e quindi un dossier statistico sull’immigrazione, come quello che viene presentato oggi, ha molto a che fare con chi crede. Infatti”, spiega Trotta “i fondi che i cittadini assegnano all’Otto per mille della Chiesa Valdese sono destinati a progetti come il Dossier “che hanno finalità culturali, sociali e umanitarie, caratteristiche imprescindibili delle attività che finanziamo” e che il Dossier incarna con coerenza.

Dossier statistico Immigrazione: la ricchezza dell’altro

Nel suo articolato editoriale Luca Di Sciullo, Presidente del Centro studi e ricerche Idos, precisa che “si investe sempre meno nell’integrazione e sempre di più in politiche repressive, per non dire vessatorie” guidati da xenofobia e dall’inefficienza che stanno alla base dell’intero impianto normativo.
“La situazione non è diversa per le politiche migratorie che perseguiamo a livello internazionale. Sono sessantamila i morti annegati nel Mediterraneo in dieci anni ugualmente distribuiti tra accertati e non” oltre ai tanti migranti abbandonati nel deserto, ma tutti questi morti “non sono bastati per revocare il memorandum di intesa e gli accordi scellerati che abbiamo fatto con i dittatori autocrati”.
E, citando Le città invisibili di Italo Calvino, Di Sciullo spiega che  “Il nostro compito è rintracciare le oasi di salvezza e di cercare di ripartire” e queste oasi “sono già qui in mezzo a noi come una realtà dinamica della società” precisa, riferendosi alle nuove generazioni di cittadini stranieri “che sono le dirette depositarie dei vissuti dei migranti” e con le quali va riallacciato un legame di fratellanza “per una missione civile condivisa che rompa con la barbarie giuridica” affinchè le leggi siano scritte “assumendo lo sguardo degli oppressi e non degli oppressori.” In conclusione Di Sciullo auspica che “la questione sociale e persino l’identità nazionale vengono rinsaldate accogliendo quanto di bello e di bene è disseminato in ogni portato culturale altro.”

Violenze e ricatti nel viaggio dei migranti

Importante il messaggio video di Nawal Soufi. La giovane donna italo-marocchina è la coordinatrice delle chiamate di soccorso dalle imbarcazioni nel Mediterraneo e, recentemente, fa il monitoraggio anche dei flussi terrestri.  Nawal Soufi racconta le reali atroci difficoltà e le mafie che controllano la tratta, nonché il suo sforzo di denuncia e supporto ai migranti anche a coloro che attraversano la rotta balcanica.  “Ci sono due realtà parallele, quelle che i migranti raccontano arrivati a destinazione davanti alle telecamere, e ci sono le storie che non possono essere raccontate perchè si può essere ricattabili. Quando si viene rapiti da una gang, i rapitori riescono a sapere chi sei, da dove vieni, dove sta la tua famiglia e chi sono i tuoi familiari.”

Dossier statistico Immigrazione: la migrazione femminile

Quella della migrazione femminile è una questione che spesso non viene considerata a dovere, una realtà che è solitamente associata ed inclusa nella migrazione generale ma che molto spesso dovrebbe essere trattata a parte.
Sonia Lima Morais ,scrittrice presidente dell’associazione donne capoverdiane, ente nato nel 1988 con l’intento di far uscire le ragazze dalla condizione di solitudine che vivono ed aiutarle con la burocrazia per il ricongiungimento familiare.
Le donne migranti in Italia sono Il 51% del totale, ben 2,5 milioni, per la maggior parte con identità legislative sospese, Il 35% dei permessi che gli sono stati rilasciati è per il ricongiungimento familiare, mentre il 20% per motivi lavorativi.”
Poi sottolinea che la migrazione capoverdiana ha origini antiche “Le prime donne migranti sono arrivate in Italia negli anni ‘60 del ‘900, allora le comunità che arrivavano erano quella filippina, quella brasiliana, quella eritrea e quella capoverdiana”
Sonia Lima Morais spiega la scarsa considerazione che la società riserva alle donne migranti “Nelle migrazioni le donne sono viste come dei corpi da lavoro,” sono la classe più soggetta al fenomeno dell’etnicizzazione del lavoro, ovvero associare a determinate etnie alcuni tipi di impiego. Chi sono le donne immigrate? Sono donne di cui non si conosce più il nome. Nel loro paese erano identificate grazie all’appartenenza ad un gruppo, qui da noi non sono altro se non un etnia ‘la mia domestica portoghese, la mia pulitrice filippina,’ donne di nessun luogo, che non hanno una storia, il passato è rimasto nel paese d’origine, occorre ricominciare una nuova esistenza. La loro è una vita in transito”

Dossier statistico Immigrazione: i numeri

Nel 2023 il numero dei migranti globali ha superato i 300 milioni, il 3,6% della popolazione globale.

Criticità:

  • 733milioni di persone soffrono la fame o l’insicurezza alimentare.
  • I conflitti in corso hanno ragiunto il numero più alto dal 1946, contriubuendo alla crescita dei migranti forzati, 8,9 milioni in più rispetto al 2022 per un totale di 117,3 milioni.

La risposta a questi numeri dalla maggior parte dei paesi, compresa l’Italia è l’aumento delle misure di esternalizzazione delle frontiere, costringendo i migranti a rotte sempre più pericolose, Solo nel Mediterraneo i morti accertati sono stati 2500.
Gli attraversamenti irregolari delle frontiere UE sono stati di 385.771

Domande di Asilo e permessi di soggiorno:
Delle complessive 1.130.345 domande di asilo presentate in UE nel 2023 il 24% appartiene a minorenni.
Sui 157mila sbarcati in in Italia le domande di asilo sono state oltre 130 mila, rispetto alle 72mila del 2022.
Mentre i titolari di permessi di soggiorno sono 3,607milioni, con soltanto 199 mila nuovi permessi rilasciati nell’ultimo anno, 20mila in meno rispetto al 2022.

Italia: composizione della popolazione:

Nel 2023 gli italiani sono quasi 59 milioni di italiani e la popolazione straniera ammonta ad oltre 5 milioni, il 9% del totale, registrando un aumento dello 0,3% rispetto all’anno precedente.
La prima comunità per numero di residenti in Italia è quella Romena, seguita dalle comunità provenienti da Albania e dal Marocco.

Una mattinata ricca di spunti e riflessioni che ancora una volta mette in discussione le manovre repressive messe in atto dai nostri governi negli ultimi anni “dove c’è tanta crudeltà crescente” come ricorda in chiusura Paolo de Nardis, Presidenti dell’Istituto di Studi Politici San Pio V.

Lorenzo Pugliese

(03/11/2024)

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